Giovanni Hanninen. MixCity
Dal 06 Marzo 2014 al 18 Marzo 2014
Milano
Luogo: Urban Center
Indirizzo: galleria Vittorio Emanuele II, 11/12
Telefono per informazioni: +39 02 88456555
E-Mail info: urbancenter@comune.milano.it
Sito ufficiale: http://www.comune.milano.it
Bicocca a Milano, Islands Brygge a Copenhagen, HafenCity ad Amburgo: tre grandi progetti di trasformazione urbana, in tre grandi città europee, tre diversi modi di riconvertire aree industriali dismesse o zone portuali in nuovi quartieri.
Non si tratta solo di progetti d’architettura di cui leggere disegno e forme, si tratta di nuovi spazi urbani che è importante osservare concretamente per poter formulare ipotesi circa le metamorfosi della città contemporanea e le sfide cui l’urbanistica e il governo della città sono chiamati a fare fronte.
La mostra allestita presso l’Urban Center illustra i luoghi della ricerca attraverso testi, resoconti e le fotografie di Giovanni Hänninen: il quartiere di Bicocca, un caso pionieristico a Milano e in Europa di riconversione di una grande industria in quartiere universitario, residenziale e terziario; l’ambito di Islands Brygge a Copenhagen esito della trasformazione di una porzione di città in cui hanno a lungo convissuto residenze popolari e attività produttive ad alto rischio; il nuovo quartiere di HafenCity ad Amburgo, progettato nel cuore della città, a seguito della rilocalizzazione delle attività portuali, con l’obiettivo di marcare un forte cambiamento di immagine e il futuro della città anseatica.
A progetti ultimati, a cose fatte, la ricerca ha esplorato le dinamiche di trasformazione delle aree e di costruzione dei quartieri, con particolare attenzione ai modi in cui si combinano una varietà di funzioni, popolazioni e usi.
Se nel secolo scorso la separazione tra funzioni (industria, residenza, terziario, spazi verdi) era assunta come un moderno principio di organizzazione della città, oggi sembra emergere un interesse crescente per quei progetti in cui lo spazio della città, del quartiere, dell’abitazione è uno spazio composito e multifunzione, in cui accadono contemporaneamente cose diverse.
Una tendenza, questa, che nel contesto europeo è da mettere in relazione con un rinnovato interesse verso scelte abitative che privilegiano aree urbane dense e centrali. Infatti, mentre negli scorsi decenni molte grandi città, come Milano, hanno perso abitanti a favore dei territori più esterni, meno densi e con diverse qualità ambientali, si assiste ora a un’inversione di tendenza le cui forme e i cui effetti è utile cominciare a studiare.
Mettere sotto osservazione grandi aree di recente trasformazione consente di osservare in modo ravvicinato non solo caratteri dell’impianto urbanistico e del disegno urbano, ma anche i modi di organizzazione spaziale, sociale ed economica che vi si dispiegano. E ha significato, nel caso della ricerca qui condotta, mettere alla prova l’appello al mix funzionale, che tanto spesso connota le operazioni recenti di trasformazione urbana, entro contesti specifici ma paradigmatici, individuarne i caratteri, le implicazioni, l’incompiutezza e insieme le potenzialità.
Se è evidente infatti quali siano alcuni limiti e fragilità di una pianificazione dello spazio urbano centrata sullo zoning, la sfida oggi è quella di misurarsi non tanto con la semplice allocazione formale di una varietà di funzioni diverse, ma con il funzionamento e le effettive pratiche d’uso nello spazio urbano.
La ricerca - condotta da un gruppo multidisciplinare di urbanisti, sociologi ed esperti di politiche urbane con un taglio comparativo a Milano, Copenhagen e Amburgo – su impulso del Ministero francese du Logement et de l’Égalité des Territoires, ha preso in considerazione gli esiti concreti, la configurazione spaziale e le pratiche d’uso di progetti urbani concepiti negli anni ’80 e ’90 e oggi in buona parte compiuti.
La mostra attraverso testi e immagini presenta gli esiti di tale ricerca al pubblico.
Due seminari, in apertura e chiusura, propongono al dibattito pubblico una discussione sui temi in gioco nei progetti di trasformazione che connotano tre grandi città europee.
Dopo la sede di Milano – Urban Center, è previsto l’allestimento della mostra a Copenhagen e ad Amburgo.
Coordinamento: Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano
Gruppo di ricerca: DAStU Politecnico di Milano (Massimo Bricocoli, Paola Savoldi, Francesco Curci, Giovanni Hänninen); HafenCity Universität Hamburg (Ingrid Breckner, Nima Dafateri); Center for Urban Planning, Royal Danish Academy of Fine Arts, Copenhagen (Jens Kvoring, Katrine Østergaard Bang, Bruno Tournai).
Fotografie: Giovanni Hänninen
Cura fotografica: Stefania Molteni, Allestimento: Michael Vincent Uy, Sound: Gavriel Pardi
Giovedì 6 marzo 2014 inaugurazione ore 18 seminario di apertura, ore 16-19
Introducono Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, DASTU Politecnico di Milano Coordina Ota de Leonardis Università di Milano Bicocca Intervengono François Ménard, Plan Urbanisme Construction Architecture, Ministère de l’Egalité des Territoires et du Logement Simona Collarini, Direttore Settore Pianificazione Urbanistica Generale, Comune di Milano Stefania Molteni, Curatore Pier Carlo Palermo, Politecnico di Milano Ilaria Valente, Preside Scuola di Architettura e Società, Politecnico di Milano Laura Verdelli, Polytech, Tours
Martedì 18 marzo 2014 seminario di chiusura, ore 16-19
Introducono Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, DASTU Politecnico di Milano Coordina Gabriele Pasqui, Direttore DAStU, Politecnico di Milano Intervengono Ada Lucia De Cesaris, Assessore all’urbanistica, Comune di Milano Cristina Bianchetti, Politecnico di Torino Ingrid Breckner, HafenCity Universitaet, Hamburg Jens Kvorning, Royal Danish Academy of Fine Arts, Center for Urban Planning, Copenhagen Anna Detheridge, Connecting Cultures Germàn Fuenmayor, Studio Piùarch, Milano Luis Basabe Montalvo, ETSAM, Universidad Politécnica de Madrid Roberta Cucca, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano Luca Gaeta, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano
Non si tratta solo di progetti d’architettura di cui leggere disegno e forme, si tratta di nuovi spazi urbani che è importante osservare concretamente per poter formulare ipotesi circa le metamorfosi della città contemporanea e le sfide cui l’urbanistica e il governo della città sono chiamati a fare fronte.
La mostra allestita presso l’Urban Center illustra i luoghi della ricerca attraverso testi, resoconti e le fotografie di Giovanni Hänninen: il quartiere di Bicocca, un caso pionieristico a Milano e in Europa di riconversione di una grande industria in quartiere universitario, residenziale e terziario; l’ambito di Islands Brygge a Copenhagen esito della trasformazione di una porzione di città in cui hanno a lungo convissuto residenze popolari e attività produttive ad alto rischio; il nuovo quartiere di HafenCity ad Amburgo, progettato nel cuore della città, a seguito della rilocalizzazione delle attività portuali, con l’obiettivo di marcare un forte cambiamento di immagine e il futuro della città anseatica.
A progetti ultimati, a cose fatte, la ricerca ha esplorato le dinamiche di trasformazione delle aree e di costruzione dei quartieri, con particolare attenzione ai modi in cui si combinano una varietà di funzioni, popolazioni e usi.
Se nel secolo scorso la separazione tra funzioni (industria, residenza, terziario, spazi verdi) era assunta come un moderno principio di organizzazione della città, oggi sembra emergere un interesse crescente per quei progetti in cui lo spazio della città, del quartiere, dell’abitazione è uno spazio composito e multifunzione, in cui accadono contemporaneamente cose diverse.
Una tendenza, questa, che nel contesto europeo è da mettere in relazione con un rinnovato interesse verso scelte abitative che privilegiano aree urbane dense e centrali. Infatti, mentre negli scorsi decenni molte grandi città, come Milano, hanno perso abitanti a favore dei territori più esterni, meno densi e con diverse qualità ambientali, si assiste ora a un’inversione di tendenza le cui forme e i cui effetti è utile cominciare a studiare.
Mettere sotto osservazione grandi aree di recente trasformazione consente di osservare in modo ravvicinato non solo caratteri dell’impianto urbanistico e del disegno urbano, ma anche i modi di organizzazione spaziale, sociale ed economica che vi si dispiegano. E ha significato, nel caso della ricerca qui condotta, mettere alla prova l’appello al mix funzionale, che tanto spesso connota le operazioni recenti di trasformazione urbana, entro contesti specifici ma paradigmatici, individuarne i caratteri, le implicazioni, l’incompiutezza e insieme le potenzialità.
Se è evidente infatti quali siano alcuni limiti e fragilità di una pianificazione dello spazio urbano centrata sullo zoning, la sfida oggi è quella di misurarsi non tanto con la semplice allocazione formale di una varietà di funzioni diverse, ma con il funzionamento e le effettive pratiche d’uso nello spazio urbano.
La ricerca - condotta da un gruppo multidisciplinare di urbanisti, sociologi ed esperti di politiche urbane con un taglio comparativo a Milano, Copenhagen e Amburgo – su impulso del Ministero francese du Logement et de l’Égalité des Territoires, ha preso in considerazione gli esiti concreti, la configurazione spaziale e le pratiche d’uso di progetti urbani concepiti negli anni ’80 e ’90 e oggi in buona parte compiuti.
La mostra attraverso testi e immagini presenta gli esiti di tale ricerca al pubblico.
Due seminari, in apertura e chiusura, propongono al dibattito pubblico una discussione sui temi in gioco nei progetti di trasformazione che connotano tre grandi città europee.
Dopo la sede di Milano – Urban Center, è previsto l’allestimento della mostra a Copenhagen e ad Amburgo.
Coordinamento: Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano
Gruppo di ricerca: DAStU Politecnico di Milano (Massimo Bricocoli, Paola Savoldi, Francesco Curci, Giovanni Hänninen); HafenCity Universität Hamburg (Ingrid Breckner, Nima Dafateri); Center for Urban Planning, Royal Danish Academy of Fine Arts, Copenhagen (Jens Kvoring, Katrine Østergaard Bang, Bruno Tournai).
Fotografie: Giovanni Hänninen
Cura fotografica: Stefania Molteni, Allestimento: Michael Vincent Uy, Sound: Gavriel Pardi
Giovedì 6 marzo 2014 inaugurazione ore 18 seminario di apertura, ore 16-19
Introducono Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, DASTU Politecnico di Milano Coordina Ota de Leonardis Università di Milano Bicocca Intervengono François Ménard, Plan Urbanisme Construction Architecture, Ministère de l’Egalité des Territoires et du Logement Simona Collarini, Direttore Settore Pianificazione Urbanistica Generale, Comune di Milano Stefania Molteni, Curatore Pier Carlo Palermo, Politecnico di Milano Ilaria Valente, Preside Scuola di Architettura e Società, Politecnico di Milano Laura Verdelli, Polytech, Tours
Martedì 18 marzo 2014 seminario di chiusura, ore 16-19
Introducono Massimo Bricocoli e Paola Savoldi, DASTU Politecnico di Milano Coordina Gabriele Pasqui, Direttore DAStU, Politecnico di Milano Intervengono Ada Lucia De Cesaris, Assessore all’urbanistica, Comune di Milano Cristina Bianchetti, Politecnico di Torino Ingrid Breckner, HafenCity Universitaet, Hamburg Jens Kvorning, Royal Danish Academy of Fine Arts, Center for Urban Planning, Copenhagen Anna Detheridge, Connecting Cultures Germàn Fuenmayor, Studio Piùarch, Milano Luis Basabe Montalvo, ETSAM, Universidad Politécnica de Madrid Roberta Cucca, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano Luca Gaeta, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano
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