George Hoyningen-Huene. Glamour e avanguardia
Dal 21 Gennaio 2025 al 18 Maggio 2025
Milano
Luogo: Palazzo Reale
Indirizzo: Piazza Duomo 12
Orari: Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 –19:30 | Giovedì 10:00 –22:30 | Lunedì chiuso Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Curatori: Susanna Brown
Enti promotori:
- Comune di Milano – Cultura
Costo del biglietto: Open € 17,00 | Intero € 15,00 | Ridotto € 13,00 - 10,00 | Scuole € 6,00 Esclusa prevendita. Audioguida inclusa
Sito ufficiale: http://www.mostrageorgehh.it
Dal 21 gennaio al 18 maggio 2025, apre a Palazzo Reale di Milano “George Hoyningen-Huene. Glamour e avanguardia”, una mostra promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e CMS.Cultura in collaborazione con l’Archivio George Hoyningen-Huene (Stoccolma, Svezia) per celebrare a 125 anni dalla nascita uno dei pionieri della fotografia di moda.
Curata da Susanna Brown, per oltre dodici anni curatrice del Victoria & Albert Museum di Londra, la mostra – prima assoluta in Italia - si compone di oltre 100 fotografie, distribuite in 10 sezioni, con stampe al platino che esaltano lo stile elegante e sobrio del fotografo, oltre a sottolineare il suo uso innovativo delle tecniche di stampa e le influenze artistiche che ne segnarono il lavoro.
"Nel 1968, Huene lasciò in eredità il suo archivio al caro amico Horst P. Horst, che negli anni '80, a partire dai negativi, iniziò a realizzare stampe al platino-palladio per musei e collezionisti - racconta la curatrice. Queste stampe hanno una superficie lussureggiante e opaca e sono apprezzate per la loro raffinata qualità e la ricca gamma tonale. La mostra presenta molte delle stampe realizzate sotto la guida di Horst, insieme a nuove stampe al platino-palladio create dal 2020 negli archivi della George Hoyningen-Huene Estate".
L’esposizione ripercorre tematicamente la carriera di George Hoyningen-Huene (San Pietroburgo 1900 – Los Angeles 1968), figlio di un’americana e di un barone estone, che dopo la rivoluzione d’ottobre lascia la Russia e scappa con la famiglia a Londra, prima di trasferirsi nel 1920 a Parigi, dove entra a far parte della cerchia ristretta di Man Ray, con il quale collabora attivamente, e frequenta alcuni artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso, Paul Eluard e Jean Cocteau.
Definito da Richard Avedon "un genio, il maestro di tutti noi", grazie ai ritratti e le composizioni fotografiche - tra le più sorprendenti del ventesimo secolo - George Hoyningen-Huene è tra i primi negli anni ‘20 e ‘30 a catturare lo stile delle case di moda haute couture di Parigi, tra cui Chanel, Balenciaga, Schiaparelli e il gioielliere Cartier. In particolare, come capo fotografo di Vogue Francia, carica che ricoprì dal 1926 al 1936, Hoyningen-Huene si impose come uno degli autori di punta del panorama del tempo, realizzando con spirito innovativo servizi caratterizzati da un’estetica influenzata dall’arte classica e dal Surrealismo.
LE SEZIONI
La mostra prende avvio da una prima sala introduttiva, che presenta fotografie con annotazioni a mano e dati per catalogazioni. Segue la sezione Parigi e la performance, con foto che testimoniano il vivace contesto culturale dell’epoca, tra cui quelle scattate ai Ballets Russes di Diaghilev, a Serge Lifar e Olga Spessivtzeva che danzano con i costumi disegnati da Giorgio De Chirico, o a Josephine Baker e Jean Barry che ballano al ritmo del jazz.
Costumi raccoglie una serie di foto che raccontano la moda del tempo, come Divers, che immortala i fotografi Horst P. Horst e Lee Miller di spalle in uno dei più iconici scatti di moda nel XX secolo, scelto da Anna Wintour tra i suoi cinque preferiti della lunga storia di Vogue. Una piccola sezione è dedicata ai Viaggi che Hoyningen-Huene realizzò tra Tunisia, Algeria, Egitto e Grecia, in cui realizzò le fotografie poi confluite in cinque libri: African Mirage, the Record of a Journey; Hellas (1943); Egitto (1943); Patrimonio messicano (1946); e Baalbek/Palmyra (1946).
Corpi avvolti da drappeggi e scolpiti dalla luce in pose quasi scultoree sono al centro de L’ispirazione classica, sezione che testimonia la fascinazione del fotografo per la bellezza ideale e le proporzioni perfette dell’arte classica, che ripropone in scatti dove il gioco di chiaroscuri contribuisce alla creazione di un’atmosfera senza tempo. Star e Modelle raccoglie le opere che hanno consacrato l’autore tra i più importanti professionisti del suo tempo, quelle dedicate alle sue muse più celebri, come Agneta Fischer e Lee Miller, poi divenuta anche lei fotografa.
Hoyningen-Huene guardò al Surrealismo tanto da trasportarne alcuni elementi nel suo lavoro, come le composizioni insolite, la manipolazione della realtà e le atmosfere sospese e oniriche, rendendo dei semplici ritratti di moda delle autentiche opere d'arte visiva. Un’integrazione raccontata nella sezione Surrealismo tra Schiaparelli e Chanel, soffermandosi in particolare sulla collaborazione con le due case di moda, di cui riuscì a cogliere le anime contrastanti: da un lato l’audacia artistica e sperimentale di Schiaparelli, dall’altro la modernità sobria e rivoluzionaria di Chanel.
Il corpo maschile, soggetto interpretato spesso attraverso un’illuminazione a luce diffusa e una cura esasperata della composizione, che facevano sembrare gli scatti in studio realizzati en plen air, è anche il titolo della sezione che segna il passaggio di testimone a Vogue tra lui e Horst, quando Hoyningen-Huene nel 1936 si trasferisce a New York a capo della redazione di Harper’s Bazaar. Dieci anni dopo, nel 1946, è a Hollywood, dove raggiunge gli amici Man Ray e Max Ernst e si afferma come ritrattista dei divi.
Ingrid Bergman, Charlie Chaplin, Greta Garbo, Ava Gardner, Katharine Hepburn sono solo alcune delle star che Huene ha immortalato e che in mostra sono raccolte nell’ultima sezione Hollywood, paradiso del cinema dove l’artista collaborò anche con George Cukor al suo primo film in Technicolor: A Star is Born (1954), con Judy Garland.
Nel 2020 l’archivio Hoyningen-Huene viene acquisito da Tommy e Åsa Rönngren e spostato a Stoccolma, in Svezia. Il George Hoyningen-Huene Estate si occupa dello studio, conservazione, valorizzazione e promozione delle opere di questo straordinario autore.
La mostra si arricchisce di un ampio catalogo a cura di Susanna Brown edito dalla casa editrice Thames & Hudson e distribuito in Italia da Moebius edizioni.
Radio Monte Carlo è radio ufficiale della mostra.
Curata da Susanna Brown, per oltre dodici anni curatrice del Victoria & Albert Museum di Londra, la mostra – prima assoluta in Italia - si compone di oltre 100 fotografie, distribuite in 10 sezioni, con stampe al platino che esaltano lo stile elegante e sobrio del fotografo, oltre a sottolineare il suo uso innovativo delle tecniche di stampa e le influenze artistiche che ne segnarono il lavoro.
"Nel 1968, Huene lasciò in eredità il suo archivio al caro amico Horst P. Horst, che negli anni '80, a partire dai negativi, iniziò a realizzare stampe al platino-palladio per musei e collezionisti - racconta la curatrice. Queste stampe hanno una superficie lussureggiante e opaca e sono apprezzate per la loro raffinata qualità e la ricca gamma tonale. La mostra presenta molte delle stampe realizzate sotto la guida di Horst, insieme a nuove stampe al platino-palladio create dal 2020 negli archivi della George Hoyningen-Huene Estate".
L’esposizione ripercorre tematicamente la carriera di George Hoyningen-Huene (San Pietroburgo 1900 – Los Angeles 1968), figlio di un’americana e di un barone estone, che dopo la rivoluzione d’ottobre lascia la Russia e scappa con la famiglia a Londra, prima di trasferirsi nel 1920 a Parigi, dove entra a far parte della cerchia ristretta di Man Ray, con il quale collabora attivamente, e frequenta alcuni artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso, Paul Eluard e Jean Cocteau.
Definito da Richard Avedon "un genio, il maestro di tutti noi", grazie ai ritratti e le composizioni fotografiche - tra le più sorprendenti del ventesimo secolo - George Hoyningen-Huene è tra i primi negli anni ‘20 e ‘30 a catturare lo stile delle case di moda haute couture di Parigi, tra cui Chanel, Balenciaga, Schiaparelli e il gioielliere Cartier. In particolare, come capo fotografo di Vogue Francia, carica che ricoprì dal 1926 al 1936, Hoyningen-Huene si impose come uno degli autori di punta del panorama del tempo, realizzando con spirito innovativo servizi caratterizzati da un’estetica influenzata dall’arte classica e dal Surrealismo.
LE SEZIONI
La mostra prende avvio da una prima sala introduttiva, che presenta fotografie con annotazioni a mano e dati per catalogazioni. Segue la sezione Parigi e la performance, con foto che testimoniano il vivace contesto culturale dell’epoca, tra cui quelle scattate ai Ballets Russes di Diaghilev, a Serge Lifar e Olga Spessivtzeva che danzano con i costumi disegnati da Giorgio De Chirico, o a Josephine Baker e Jean Barry che ballano al ritmo del jazz.
Costumi raccoglie una serie di foto che raccontano la moda del tempo, come Divers, che immortala i fotografi Horst P. Horst e Lee Miller di spalle in uno dei più iconici scatti di moda nel XX secolo, scelto da Anna Wintour tra i suoi cinque preferiti della lunga storia di Vogue. Una piccola sezione è dedicata ai Viaggi che Hoyningen-Huene realizzò tra Tunisia, Algeria, Egitto e Grecia, in cui realizzò le fotografie poi confluite in cinque libri: African Mirage, the Record of a Journey; Hellas (1943); Egitto (1943); Patrimonio messicano (1946); e Baalbek/Palmyra (1946).
Corpi avvolti da drappeggi e scolpiti dalla luce in pose quasi scultoree sono al centro de L’ispirazione classica, sezione che testimonia la fascinazione del fotografo per la bellezza ideale e le proporzioni perfette dell’arte classica, che ripropone in scatti dove il gioco di chiaroscuri contribuisce alla creazione di un’atmosfera senza tempo. Star e Modelle raccoglie le opere che hanno consacrato l’autore tra i più importanti professionisti del suo tempo, quelle dedicate alle sue muse più celebri, come Agneta Fischer e Lee Miller, poi divenuta anche lei fotografa.
Hoyningen-Huene guardò al Surrealismo tanto da trasportarne alcuni elementi nel suo lavoro, come le composizioni insolite, la manipolazione della realtà e le atmosfere sospese e oniriche, rendendo dei semplici ritratti di moda delle autentiche opere d'arte visiva. Un’integrazione raccontata nella sezione Surrealismo tra Schiaparelli e Chanel, soffermandosi in particolare sulla collaborazione con le due case di moda, di cui riuscì a cogliere le anime contrastanti: da un lato l’audacia artistica e sperimentale di Schiaparelli, dall’altro la modernità sobria e rivoluzionaria di Chanel.
Il corpo maschile, soggetto interpretato spesso attraverso un’illuminazione a luce diffusa e una cura esasperata della composizione, che facevano sembrare gli scatti in studio realizzati en plen air, è anche il titolo della sezione che segna il passaggio di testimone a Vogue tra lui e Horst, quando Hoyningen-Huene nel 1936 si trasferisce a New York a capo della redazione di Harper’s Bazaar. Dieci anni dopo, nel 1946, è a Hollywood, dove raggiunge gli amici Man Ray e Max Ernst e si afferma come ritrattista dei divi.
Ingrid Bergman, Charlie Chaplin, Greta Garbo, Ava Gardner, Katharine Hepburn sono solo alcune delle star che Huene ha immortalato e che in mostra sono raccolte nell’ultima sezione Hollywood, paradiso del cinema dove l’artista collaborò anche con George Cukor al suo primo film in Technicolor: A Star is Born (1954), con Judy Garland.
Nel 2020 l’archivio Hoyningen-Huene viene acquisito da Tommy e Åsa Rönngren e spostato a Stoccolma, in Svezia. Il George Hoyningen-Huene Estate si occupa dello studio, conservazione, valorizzazione e promozione delle opere di questo straordinario autore.
La mostra si arricchisce di un ampio catalogo a cura di Susanna Brown edito dalla casa editrice Thames & Hudson e distribuito in Italia da Moebius edizioni.
Radio Monte Carlo è radio ufficiale della mostra.
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