FRIDA KAHLO. Oltre il mito
Dal 01 Febbraio 2018 al 03 Giugno 2018
Milano
Luogo: MUDEC - Museo delle Culture di milano
Indirizzo: Via Tortona 56
Orari: Lunedì 14.30-19.30; Martedì, Mercoledì, Venerdì 9.30-19.30; Giovedì 9.30-22.30; Sabato e Domenica 9-22.30. La biglietteria chiude un’ora prima
Curatori: Diego Sileo
Enti promotori:
- 24Ore Cultura - Gruppo 24ORE
- Comune di Milano
Costo del biglietto: Intero € 13, ridotto € 11
Sito ufficiale: http://www.mudec.it/
Il MUDEC Museo delle Culture di Milano presenta la mostra-evento sull’artista messicana più famosa e acclamata al mondo. “Frida Kahlo. Oltre il mito” è un progetto espositivo frutto di sei anni di studi e ricerche, che si propone di delineare una nuova chiave di lettura attorno alla figura dell’artista, evitando ricostruzioni forzate, interpretazioni sistematiche o letture biografiche troppo comode, e con la registrazione di inediti e sorprendenti materiali d’archivio. La mostra riunirà in un’unica sede espositiva per la prima volta in Italia e dopo quindici anni dall’ultima volta tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, e con la partecipazione di autorevoli musei internazionali che presteranno alcuni dei capolavori dell’artista messicana mai visti nel nostro Paese (tra i quali, il Phoenix Art Museum, il Madison Museum of Contemporary Art e la Buffalo Albright-Knox Art Gallery).
LA MOSTRA
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, e curata da Diego Sileo, Frida Kahlo. Oltre il mito porterà in Italia più di cento opere tra dipinti (una cinquantina), disegni e fotografie.
“Per quanto possa sembrare paradossale, è proprio il gran numero di eventi espositivi dedicati a Frida Kahlo che ha portato ad ideare questo nuovo progetto”, spiega il curatore della mostra, “perché - contrariamente a quanto appare - la leggenda che si è creata attorno alla vita dell’artista è spesso servita solo ad offuscare l’effettiva conoscenza della sua poetica.” Fino adoggi la maggior parte delle mostre su Frida Kahlo si sono limitate ad analizzare, con una certa morbosità, i suoi oscuri traumi familiari, la sua tormentata relazione con Diego Rivera, il suo desiderio frustrato di essere madre, e la sua tragica lotta contro la malattia. “Nel migliore dei casi la sua pittura è stata interpretata come un semplice riflesso delle sue vicissitudini personali o, nell’ambito di una sorta di psicoanalisi amatoriale, come un sintomo dei suoi conflitti e disequilibri interni. L’opera si è vista quindi radicalmente rimpiazzata dalla vita e l’artista irrimediabilmente ingoiata dal mito.”
Frida Kahlo. Oltre il mito, in mostra al MUDEC dal 1° febbraio 2018, intende andare oltre tale visione semplicistica della relazione tra la vita e l’opera dell’artista messicana, dimostrando che per un’analisi seria e approfondita della sua poetica è necessario spingersi al di là degli angusti limiti di una biografia e andare oltre quel mito consolidato e alimentato dalle mode degli ultimi decenni. L’appuntamento milanese evidenzierà come Frida Kahlo nasconda ancora molti segreti e racconterà, attraverso fonti e documenti inediti svelati nel 2007 dall’archivio ritrovato di Casa Azul (dimora dell’artista a Città del Messico), nuove chiavi di lettura della sua produzione.
Dalle indagini realizzate in Messico in prima persona dal curatore sono emersi alcuni temi e tematiche principali - come l’espressione della sofferenza vitale, la ricerca cosciente dell’Io, l’affermazione della “messicanità”, la sua leggendaria forma di resilienza - che permetteranno ai visitatori di percepire la coerenza profonda che esiste, molto più in là delle sue apparenti contraddizioni, nell’opera di Frida Kahlo. Gli stessi temi si rifletteranno nel progetto d’allestimento della mostra, che si svilupperà - secondo un criterio analitico delle opere - attraverso cinque sezioni: Politica, Donna, Violenza, Natura e Morte.
IL CURATORE e il COMITATO SCIENTIFICO.
Diego Sileo. Teorico, storico d’arte, e curatore del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. Ha conseguito la specializzazione in arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano e il dottorato in arte contemporanea latinoamericana presso l’Università degli Studi di Udine. Studioso dei processi della creazione estetica in Sudamerica, ha frequentato corsi di specializzazione presso l’Università di Città del Messico e l’Università di Buenos Aires, e nel 2010 ha fatto parte, come unico membro europeo, del progetto di ricerca sul nuovo archivio di Frida Kahlo e Diego Rivera del Museo Frida Kahlo di Città del Messico. Le sue ricerche hanno contribuito a rendere nota in Italia l’opera di artisti quali Remedios Varo, Leonora Carrington, María Izquierdo, David Alfaro Siqueiros, José Clemente Orozco e Diego Rivera. Ha partecipato a numerosi convegni italiani e internazionali come relatore su tematiche e problematiche dell’arte contemporanea latinoamericana. È autore delle prime monografie italiane di Remedios Varo (2007), Abel Azcona (2015) e Carlos Martiel (2016) e ha al suo attivo diversi saggi per riviste di settore e per cataloghi di mostre.
Hayden Herrera. Storica dell’arte e scrittrice. Ha tenuto conferenze e curato mostre sull’arte sudamericana, ha insegnato alla New York University, ed è stata premiata con una borsa di studio Guggenheim. Ha scritto numerosi articoli e recensioni (Art in America, Art Forum, Connoisseur, e The New York Times) e diverse biografie di artisti. Dal suo acclamato e pluripremiato Frida. Una biografia di Frida Kahlo nel 2002 è stato tratto l’omonimo film diretto da Julie Taymor e con Salma Hayek nel ruolo della protagonista.
Juan Rafael Coronel Rivera. Nipote di Diego Rivera, è poeta, fotografo, scrittore, saggista, critico e storico dell'arte, curatore, etnologo ed editore. Ha fondato nel 1987 la Kahlo-Coronel Fotogaleria, la prima galleria fotografica del Messico. La sua collezione di ceramica popolare messicana, che comprende più di 15.000 pezzi del XVI secolo fino ad oggi, è la più vasta del mondo. Ha curato oltre 100 mostre per gallerie d'arte, musei e biennali, e ha scritto 71 pubblicazioni.
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