Cuore e Vanitas l’indissolubile intreccio tra Eros e Thanatos

© Matteo Faben
Dal 15 Febbraio 2017 al 30 Giugno 2017
Milano
Luogo: Galleria Baroni
Indirizzo: via Madonnina 17
Orari: da martedì a sabato 15-19.30 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 02.804504
E-Mail info: galleriabaroni@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.galleriabaroni.it
Si inaugura mercoledì 15 febbraio alle ore 20.00 la mostra “Cuore e Vanitas” alla Galleria Baroni di Milano, con la presentazione alle 20.30 a cura del professor Baroni, che vede la partecipazione degli artisti selezionati per la parte contemporanea.
La mostra ripercorre nei secoli le espressioni artistiche di due intramontabili icone - il cuore e il teschio memento mori – giungendo fino ai giorni nostri. Sono esposte opere laiche e sacre antiche e moderne della collezione Baroni, con prestiti di Aliprandi Antichità, per un arco temporale che va dal XVII alla prima metà del XX secolo e spazia fra laico e religioso, dalle bottiglie per la manna di San Nicola a forma di cuore a raffigurazioni del cuore sacro, come quelle dipinte su targhe piatti in ceramica; dagli arredi - primo fra tutti la spettacolare specchiera veneziana dorata con rossi cuori laccati - ai dipinti, dagli stendardi e gli elemosinieri della confraternita della Buona Morte agli oggetti d’uso con teschi e cuori, fino a un’intera collezione di circa 100 teschi in materiali vari e di diverse epoche e funzioni. Convivono con gli oggetti d’epoca le opere contemporanee selezionate e ospitate da Galleria Baroni, come “Avanzo”, una vanitas irriverente di Bertozzi & Casoni; la “Diagnosi incerta” di Alessandro Papetti; il cranio in corda d’ispirazione etnica di Jim Skull; la sorprendente Ballerina dal cuore grande in vetroresine, alluminio e inox del pittore e scultore Claudio Colaone; infine una carrellata di cuori di materiali diversi, come quello in acciaio da La Fucina Di Efesto e poi in marmo, in bronzo, in ceramica (per la faentina Fos Ceramiche), opere che offrono ognuna una personale e originale lettura di questa icona. Fa capolino alle pareti la fotografia, con tre toccanti immagini-metafora di Emma Vitti.
Gli oggetti e le opere del passato, quelli moderni e i contemporanei mettono in evidenza la fascinazione esercitata da due icone che non possono “passare di moda”, poiché puntano dritto ai temi fondanti della vita umana: Eros, la forza vitale, l’energia creatrice, e Thanatos, la morte, fine e al tempo stesso conditio sine qua non di un nuovo inizio. Apparentemente contrapposti, essi sono in realtà due aspetti interdipendenti di un unico principio – il ciclo vita-morte - come suggerito dall’insolito connubio in mostra.
Inaugurazione 15 febbraio 2017 ore 20
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