Clemens Behr | Clockwise

Clemens Behr | lost draft, 2015 | mdf, chalk, paint | cm. 80 x 70 x30 (variable)
Dal 23 Settembre 2015 al 31 Ottobre 2015
Milano
Luogo: Loom Gallery
Indirizzo: via Marsala 7
Orari: da martedì a sabato 12 - 19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 87064323
E-Mail info: ask@loomgallery.com
Sito ufficiale: http://www.loomgallery.com/exhibitions/clockwise/
Loom Gallery presenta Clockwise, prima mostra personale del tedesco Clemens Behr.
Per l’ occasione verranno esposte una serie di nuove opere che offrono uno scorcio del profondo impegno dell’ artista con la trasformazione dello spazio nel quale si trova a interagire, in quanto dimensione manipolabile, mutevole e mai elemento sfuggente. La mostra è costituita da due dipinti di grande formato, quattro as- semblage a parete, collages tridimensionali e un’ installazione site-specific.
Le opere sono parte di una tematica centrale in continua evoluzione, che l’artista sviluppa in modo ap- profondito attraverso la commistione fisica e percettiva di materiali, espressioni visive e spazio circo- stante, tenendo in considerazione una serie di elementi diversi che consistono in riferimenti personali, storici e immaginari, per creare una riflessione sulla natura del tempo in relazione allo spazio.
Nonostante la giovane età, da quasi dieci anni Behr sperimenta la trasformazione delle opere d’arte in elementi a metà tra costruzione e decostruzione. Il percorso artistico di Clemens affonda le sue radici a metà strada tra i graffiti e la street skateboard culture, facendo riferimento all’esplorazione dell’archi- tettura urbana, che racchiude in sé le caratteristiche principali di entrambe le culture.
Behr propone lo spazio di lavoro scelto con le caratteristiche dei materiali che andrà a utilizzare, cre- ando una bozza preparatoria dell’opera, che verrà poi assemblata arrivando a un “prodotto finale”. Un semplice pezzo di carta crea un collage, così come altri materiali da costruzione affrontano un processo di “decostruzione” per poi essere riproposti dall’artista in quanto pezzi ormai astratti. Le opere infine arrivano ad essere dei dipinti tridimensionali o composizioni che si integrano perfettamente con lo spazio delll’ architettura circostante.
Clemens Behr nasce nel 1985 a Koblenz (Germania). Vive a Berlino, ma viaggia costantemente creando installazioni scultoree ispirate per spazi interni ed esterni. Le sue opere hanno fatto parte di numerose esposizioni, in particolare Museum of Sculptures, Glaskasten Marl (Germany, 2009), CCCB, Barcelona (Spain, 2010), Museumsquartier (Vienna, 2011), Akershus Kunstsenter (LillestrÃm / Norway, 2012), SEsc Pompeia (Sao Paulo, 2012), Haus am Lützowplatz, Berlin (Germany, 2014).
Per l’ occasione verranno esposte una serie di nuove opere che offrono uno scorcio del profondo impegno dell’ artista con la trasformazione dello spazio nel quale si trova a interagire, in quanto dimensione manipolabile, mutevole e mai elemento sfuggente. La mostra è costituita da due dipinti di grande formato, quattro as- semblage a parete, collages tridimensionali e un’ installazione site-specific.
Le opere sono parte di una tematica centrale in continua evoluzione, che l’artista sviluppa in modo ap- profondito attraverso la commistione fisica e percettiva di materiali, espressioni visive e spazio circo- stante, tenendo in considerazione una serie di elementi diversi che consistono in riferimenti personali, storici e immaginari, per creare una riflessione sulla natura del tempo in relazione allo spazio.
Nonostante la giovane età, da quasi dieci anni Behr sperimenta la trasformazione delle opere d’arte in elementi a metà tra costruzione e decostruzione. Il percorso artistico di Clemens affonda le sue radici a metà strada tra i graffiti e la street skateboard culture, facendo riferimento all’esplorazione dell’archi- tettura urbana, che racchiude in sé le caratteristiche principali di entrambe le culture.
Behr propone lo spazio di lavoro scelto con le caratteristiche dei materiali che andrà a utilizzare, cre- ando una bozza preparatoria dell’opera, che verrà poi assemblata arrivando a un “prodotto finale”. Un semplice pezzo di carta crea un collage, così come altri materiali da costruzione affrontano un processo di “decostruzione” per poi essere riproposti dall’artista in quanto pezzi ormai astratti. Le opere infine arrivano ad essere dei dipinti tridimensionali o composizioni che si integrano perfettamente con lo spazio delll’ architettura circostante.
Clemens Behr nasce nel 1985 a Koblenz (Germania). Vive a Berlino, ma viaggia costantemente creando installazioni scultoree ispirate per spazi interni ed esterni. Le sue opere hanno fatto parte di numerose esposizioni, in particolare Museum of Sculptures, Glaskasten Marl (Germany, 2009), CCCB, Barcelona (Spain, 2010), Museumsquartier (Vienna, 2011), Akershus Kunstsenter (LillestrÃm / Norway, 2012), SEsc Pompeia (Sao Paulo, 2012), Haus am Lützowplatz, Berlin (Germany, 2014).
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 22 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Forlì | Museo Civico San Domenico
Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie
-
Dal 21 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Rovigo | Palazzo Roverella
HAMMERSHØI e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l’Italia
-
Dal 21 febbraio 2025 al 27 aprile 2025 Roma | Palazzo Doria Pamphilj
Chiara Lecca. Dall’uovo alla dea nelle Stanze Segrete Doria Pamphilj
-
Dal 26 febbraio 2025 al 20 luglio 2025 Bologna | Palazzo Pallavicini
Jack Vettriano
-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale