Villa Valmarana ai Nani
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- Artista: Baldassarre Longhena
- Dove: Villa Valmarana ai Nani
- Indirizzo: Stradella dei Nani 8
- E-Mail: info@villavalmarana.com
- Telefono: +39 0444 321803
- Apertura: Fino al 28 Febbraio 2015 la villa è aperta sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.30. Tutti gli altri giorni è aperta su richiesta.
Dal 28 febbraio 2015 la villa è aperta martedì e domenica: dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Chiuso il lunedì.
Dal 14 marzo 2015 la villa è aperta martedì e venerdì: dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Sabato e domenica: dalle 10 alle 18 . Chiuso il lunedì. - Costo: Singoli: € 10
Gruppi: (min. 15 persone): € 7
Studenti universitari & ragazzi (12-18 anni): € 7
Pacchetto FAMIGLIA 1 (due genitori + figlio 12-18 anni): € 25
Pacchetto FAMIGLIA 2 (due genitori + 2 figli 12-18 anni): € 28
Accesso gratuito per bambini sotto i 12 anni
Commissionata dal colto giurista Giovanni Maria Bertolo a Baldassarre Longhena, che la realizzò tra 1665 e 1670, la villa, che si trova sulle pendici del Monte Berico, venne trasformata nel 1736 da Francesco Muttoni per Giustino Valmarana, a cui deve il nome con cui è maggiormente nota.
L'appellativo “ai Nani”, invece, è determinato dalle statue di pietra che oggi decorano la recinzione ma un tempo sparse nel giardino, secondo la risistemazione dello stesso avvenuta nel 1785 per opera di Elena Garzadori.
Se la semplice facciata non ha particolari “acuti” architettonici, se si esclude il piccolo timpano sormontato da tre statue, è l'interno a determinare la fama della villa e della foresteria, che conservano affreschi di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico, realizzati nel 1757. I cicli illustrano i grandi poemi del passato (Iliade e Eneide) e dell'età moderna (Orlando furioso e Gerusalemme liberata).
L'appellativo “ai Nani”, invece, è determinato dalle statue di pietra che oggi decorano la recinzione ma un tempo sparse nel giardino, secondo la risistemazione dello stesso avvenuta nel 1785 per opera di Elena Garzadori.
Se la semplice facciata non ha particolari “acuti” architettonici, se si esclude il piccolo timpano sormontato da tre statue, è l'interno a determinare la fama della villa e della foresteria, che conservano affreschi di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico, realizzati nel 1757. I cicli illustrano i grandi poemi del passato (Iliade e Eneide) e dell'età moderna (Orlando furioso e Gerusalemme liberata).