Boldini
![Giovanni Boldini, En soirée, 1911 circa, olio su tela, 60x73,5 cm Giovanni Boldini, En soirée, 1911 circa, olio su tela, 60x73,5 cm](http://www.arte.it/foto/600x450/b9/38645-06_-_Giovanni_Boldini_1.jpg)
Giovanni Boldini, En soirée, 1911 circa, olio su tela, 60x73,5 cm
Dal 23 Ottobre 2015 al 20 Dicembre 2015
Milano
Luogo: Galleria Bottegantica
Indirizzo: via Manzoni 45
Orari: da martedì alla domenica 10-13 / 15-19
Curatori: Enzo Savoia, Stefano Bosi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 62695489
E-Mail info: milano@bottegantica.net
Sito ufficiale: http://www.bottegantica.com/
Dal 23 ottobre al 20 dicembre 2015, la Galleria Bottegantica di Milano ospita una mostra dedicata a Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) tra i maggiori esponenti della pittura italiana e internazionale, colui che seppe interpretare i sogni di un mondo in bilico fra Otto e Novecento.
Curata da Enzo Savoia e Stefano Bosi, l’esposizione ripercorrerà le tappe fondamentali della carriera del pittore ferrarese attraverso la selezione di quaranta capolavori – alcuni dei quali mai esposti in pubblico –, privilegiando opere eseguite a Parigi tra il 1871 e il 1920 circa, il periodo della sua piena maturità creativa e stilistica.
Il percorso presenterà opere importanti, come il nucleo di quadri eseguiti per il mercante Adolphe Goupil dove a prevalere sono soggetti garbati o allusivi, ambientati fra un Settecento galante, esotismi orientaleggianti e una eccitante contemporaneità. Da questa miscela prende vita una serie di lavori, densi di materia e di colore, dove protagoniste sono dame abbigliate alla moda del tempo, dall’ingenuità maliziosa e carica di sottintesi, moderne interpreti di una femminilità vivace, spesso ritratte sullo sfondo di paesaggi rigogliosi. A posare qui è Berthe, la graziosa modella e amante di Boldini per quasi un decennio, la cui fisionomia aggraziata torna con frequenza nei quadri del periodo.
Di altrettanto interesse sono le “impressioni” paesaggistiche della campagna francese e le affascinanti vedute della Ville lumière, caratterizzate da un “realismo” singolare in cui l’artista ferrarese dimostra di padroneggiare sia il piccolo che il grande formato, basando ogni sua creazione sullo studio attento del vero. Esemplari sono il Cortile di fattoria (1884) e Una passeggiata pomeridiana (1884) dove la vita dei dintorni parigini abbaglia lo sguardo del pubblico e lo trascina lontano alla scoperta di un palpitare intenso e suggestivo.
La mostra approfondirà, inoltre, l’evoluzione dello stile di Boldini nel genere del ritratto, dalle effigi ufficiali, a quelle che raffigurano amici e colleghi. È la produzione dove meglio risalta la sintonia di sguardo e di cuore fra Boldini e artisti a lui contemporanei, quali Degas, Manet, Sargent e Helleu: di quest’ultimo la mostra accoglierà il raffinato pastello Nu couché che sarà messo in dialogo con una nutrita serie di disegni di Boldini, fra cui spiccano quelli dedicati alla giovane e bella Eugènie Legrip, soprannominata la “divina”. A partire dagli anni Novanta dell’Ottocento, sulle sue tele prende vita una galleria di personaggi illustri, di donne soprattutto, interpreti di una femminilità sempre più indipendente. Ritratti come quelli della contessa Gabrielle de Rasty, di Lady Nanne Schrader o di M.me Lacroix imprigionano il fascino del bel mondo parigino: un mondo interpretato e colto nella sua verità da quelle pennellate veloci, scattanti, decise, che hanno fatto di Boldini uno dei ritrattisti più ricercati e amati dalle dame di fin de siècle, che fecero scrivere al critico Thiébault-Sisson nel 1896: “nell’arte scabrosa di accentuare, per l’imprevisto di una movenza, per la posa inaspettata, talvolta azzardata, la grazia e la nota seducente delle sue modelle Boldini non conosce rivali”.
Accompagna la mostra un catalogo Bottegantica.
Curata da Enzo Savoia e Stefano Bosi, l’esposizione ripercorrerà le tappe fondamentali della carriera del pittore ferrarese attraverso la selezione di quaranta capolavori – alcuni dei quali mai esposti in pubblico –, privilegiando opere eseguite a Parigi tra il 1871 e il 1920 circa, il periodo della sua piena maturità creativa e stilistica.
Il percorso presenterà opere importanti, come il nucleo di quadri eseguiti per il mercante Adolphe Goupil dove a prevalere sono soggetti garbati o allusivi, ambientati fra un Settecento galante, esotismi orientaleggianti e una eccitante contemporaneità. Da questa miscela prende vita una serie di lavori, densi di materia e di colore, dove protagoniste sono dame abbigliate alla moda del tempo, dall’ingenuità maliziosa e carica di sottintesi, moderne interpreti di una femminilità vivace, spesso ritratte sullo sfondo di paesaggi rigogliosi. A posare qui è Berthe, la graziosa modella e amante di Boldini per quasi un decennio, la cui fisionomia aggraziata torna con frequenza nei quadri del periodo.
Di altrettanto interesse sono le “impressioni” paesaggistiche della campagna francese e le affascinanti vedute della Ville lumière, caratterizzate da un “realismo” singolare in cui l’artista ferrarese dimostra di padroneggiare sia il piccolo che il grande formato, basando ogni sua creazione sullo studio attento del vero. Esemplari sono il Cortile di fattoria (1884) e Una passeggiata pomeridiana (1884) dove la vita dei dintorni parigini abbaglia lo sguardo del pubblico e lo trascina lontano alla scoperta di un palpitare intenso e suggestivo.
La mostra approfondirà, inoltre, l’evoluzione dello stile di Boldini nel genere del ritratto, dalle effigi ufficiali, a quelle che raffigurano amici e colleghi. È la produzione dove meglio risalta la sintonia di sguardo e di cuore fra Boldini e artisti a lui contemporanei, quali Degas, Manet, Sargent e Helleu: di quest’ultimo la mostra accoglierà il raffinato pastello Nu couché che sarà messo in dialogo con una nutrita serie di disegni di Boldini, fra cui spiccano quelli dedicati alla giovane e bella Eugènie Legrip, soprannominata la “divina”. A partire dagli anni Novanta dell’Ottocento, sulle sue tele prende vita una galleria di personaggi illustri, di donne soprattutto, interpreti di una femminilità sempre più indipendente. Ritratti come quelli della contessa Gabrielle de Rasty, di Lady Nanne Schrader o di M.me Lacroix imprigionano il fascino del bel mondo parigino: un mondo interpretato e colto nella sua verità da quelle pennellate veloci, scattanti, decise, che hanno fatto di Boldini uno dei ritrattisti più ricercati e amati dalle dame di fin de siècle, che fecero scrivere al critico Thiébault-Sisson nel 1896: “nell’arte scabrosa di accentuare, per l’imprevisto di una movenza, per la posa inaspettata, talvolta azzardata, la grazia e la nota seducente delle sue modelle Boldini non conosce rivali”.
Accompagna la mostra un catalogo Bottegantica.
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