Athos Collura. Crash! Ogni sogno infranto. Atto II
Dal 10 Giugno 2014 al 18 Luglio 2014
Milano
Luogo: Spazio Soderini - Provincia di Milano
Indirizzo: via Strozzi angolo via Soderini
Orari: da lunedì a venerdì 11-19
Enti promotori:
- Provincia di Milano
- Comune di Pavia
- Musei Civici di Pavia
Telefono per informazioni: +39 02 77406864 / 4453
E-Mail info: p.merisio@provincia.milano.it
Sito ufficiale: http://www.provincia.milano.it/cultura
Si tiene dall’ 11 giugno al 18 luglio 2014, presso lo Spazio Soderini della Provincia di Milano, in Via Strozzi angolo Via Soderini, Milano, la mostra di Athos Collura “Crash! Ogni sogno infranto. Atto II”.
E’ un’ampia antologica, già allestita presso i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, che raccoglie circa ottanta dipinti e alcune installazioni realizzate nell’arco di cinquant’anni e che testimoniano il percorso creativo dell’artista tra pittura, scenografia e installazioni.
Nato a Grotte (Agrigento) nel 1940, figlio d’arte, Collura, dopo gli studi artistici e la collaborazione con il Piccolo Teatro di Palermo, nel 1961 si trasferisce a Milano, dove entra in contatto con l’ambiente della nuova figurazione.
La mostra vede la ricostruzione, dopo oltre quarant’anni, della “Stanza dei pavoni”, una camera da sogno interamente dipinta (soffitto e pavimento compresi) nel periodo psichedelico, una decorazione onirica di onde e motivi fitomorfi, nelle gamme cromatiche degli azzurri, dei viola e dei verdi realizzati con colori fluorescenti esaltati dalle luci delle lampade di Wood.
E’ anche l’occasione per rivedere installazioni come "Le Vertigini del labirinto” (realizzato per la Piazzetta di Capri nel 1998), altro suggestivo luogo di spaesamento e di enigmatica realtà virtuale, la serie di dipinti dei cicli "Controliberty", "Interno/Esterno", “Desengaño” e “Confini”, che testimoniano la sua disincantata ricerca di una imagerie suggestiva e sempre accattivante, ma anche espressiva di profonde riflessioni sull’uomo contemporaneo e sulle sue nevrosi e angosce esistenziali.
L’ultima produzione di Collura è principalmente dedicata al tema della mercificazione della bellezza e dell’arte: il codice a barre ha invaso qualunque oggetto, sottraendogli valore e dandogli un prezzo, ha deturpato la natura e il paesaggio mediterraneo e ha persino “annullato” l’autoritratto di profilo dell’artista, il quale in occasione dell'inaugurazione pavese nel 2013 di questa rassegna - la prima realizzata in un ambito museale – ha presentato una performance dissacratoria con cui ha messo fine alla fortunata serie dei "Visual Codex". Quale sarà la nuova ricerca?
“La mostra di Athos Collura che la Provincia di Milano ospita nel rinnovato Spazio di Via Soderini - sottolineano il Presidente della Provincia di Milano e il Vice Presidente/Assessore alla Cultura - offre a ciascuno di noi l'opportunità di riflettere su due elementi perennemente legati tra loro: l'arte e la contemporaneità. Un binomio che si è rafforzato soprattutto nel corso del ventesimo secolo, quando le forme artistiche e le rappresentazioni pittoriche, o di altro genere, si sono spesso legate a movimenti culturali o sociali. L'arte è da sempre strettamente legata alla modernità e alle sue evoluzioni. “
Il catalogo è edito da Bandecchi e Vivaldi Editori, di Pontedera, con testi di Philippe Daverio, Sylvano Bussotti, Jacqueline Ceresoli, Susanna Zatti e Rolando Bellini.
E’ un’ampia antologica, già allestita presso i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, che raccoglie circa ottanta dipinti e alcune installazioni realizzate nell’arco di cinquant’anni e che testimoniano il percorso creativo dell’artista tra pittura, scenografia e installazioni.
Nato a Grotte (Agrigento) nel 1940, figlio d’arte, Collura, dopo gli studi artistici e la collaborazione con il Piccolo Teatro di Palermo, nel 1961 si trasferisce a Milano, dove entra in contatto con l’ambiente della nuova figurazione.
La mostra vede la ricostruzione, dopo oltre quarant’anni, della “Stanza dei pavoni”, una camera da sogno interamente dipinta (soffitto e pavimento compresi) nel periodo psichedelico, una decorazione onirica di onde e motivi fitomorfi, nelle gamme cromatiche degli azzurri, dei viola e dei verdi realizzati con colori fluorescenti esaltati dalle luci delle lampade di Wood.
E’ anche l’occasione per rivedere installazioni come "Le Vertigini del labirinto” (realizzato per la Piazzetta di Capri nel 1998), altro suggestivo luogo di spaesamento e di enigmatica realtà virtuale, la serie di dipinti dei cicli "Controliberty", "Interno/Esterno", “Desengaño” e “Confini”, che testimoniano la sua disincantata ricerca di una imagerie suggestiva e sempre accattivante, ma anche espressiva di profonde riflessioni sull’uomo contemporaneo e sulle sue nevrosi e angosce esistenziali.
L’ultima produzione di Collura è principalmente dedicata al tema della mercificazione della bellezza e dell’arte: il codice a barre ha invaso qualunque oggetto, sottraendogli valore e dandogli un prezzo, ha deturpato la natura e il paesaggio mediterraneo e ha persino “annullato” l’autoritratto di profilo dell’artista, il quale in occasione dell'inaugurazione pavese nel 2013 di questa rassegna - la prima realizzata in un ambito museale – ha presentato una performance dissacratoria con cui ha messo fine alla fortunata serie dei "Visual Codex". Quale sarà la nuova ricerca?
“La mostra di Athos Collura che la Provincia di Milano ospita nel rinnovato Spazio di Via Soderini - sottolineano il Presidente della Provincia di Milano e il Vice Presidente/Assessore alla Cultura - offre a ciascuno di noi l'opportunità di riflettere su due elementi perennemente legati tra loro: l'arte e la contemporaneità. Un binomio che si è rafforzato soprattutto nel corso del ventesimo secolo, quando le forme artistiche e le rappresentazioni pittoriche, o di altro genere, si sono spesso legate a movimenti culturali o sociali. L'arte è da sempre strettamente legata alla modernità e alle sue evoluzioni. “
Il catalogo è edito da Bandecchi e Vivaldi Editori, di Pontedera, con testi di Philippe Daverio, Sylvano Bussotti, Jacqueline Ceresoli, Susanna Zatti e Rolando Bellini.
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