Agron Hoti. Mani Mani Mani
Dal 09 Marzo 2023 al 30 Marzo 2023
Milano
Luogo: Milano e Cortina d'Ampezzo
Indirizzo: Sedi varie
E-Mail info: info@criscontinicontemporary.com
Sito ufficiale: http://www.criscontinicontemporary.com
Due città, 30 opere e un unico filo conduttore: l’omaggio dell’artista Agron Hoti al grande critico Philippe Daverio.
Cris Contini Contemporary riporta a Milano il pittore albanese che con le sue tele aveva conquistato il famoso critico d’arte che nel 2018 gli aveva dedicato una mostra nella sua prestigiosa biblioteca.
Contemporary&Co. propone a Cortina d’Ampezzo - subito dopo Milano - altre opere appartenenti allo stesso progetto, in contemporanea con Cortinametraggio, primo e più importante Festival di corti in Italia in programma dal 21 al 26 marzo.
A unire la rassegna, giunta alla sua 18esima edizione, e Hoti un evento speciale in galleria durante il quale Le personalità del mondo del cinema e dello spettacolo ospiti di Cortinametraggio interagiranno con l’artista in una performance live unica nel suo genere.
‘La mostra a Il Salotto di Milano è un ritorno a Milano e un ricordo dell’incontro con Philippe Daverio. - dichiara Agron Hoti - Un incontro che mi suscita ancora emozione e commozione. Ho scelto di mantenere il titolo dell’esposizione del 2018, ideato proprio dal critico, perché desidero dare continuità ad un progetto artistico che a lui piaceva molto. La sua passione mi ha spinto a dedicarmi con ancora più entusiasmo a personaggi che hanno avuto un ruolo autorevole nella storia.
Grazie a Contemporary&Co. ho l’occasione di portare le mie opere nella splendida cornice di Cortina d’Ampezzo, in una regione che mi ha accolto nel 2001’.
L’artista elabora un’immagine fotografica stampata su alluminio aggiungendo una parte astratta in acrilico. Nascono così dittici di personaggi noti, appartenenti al mondo del cinema, della letteratura, dell’arte, della scienza e della storia. I ritratti, tra cui quello di Samuel Beckett e di Winston Churchill, sono arricchiti da dettagli colorati: la mano e una banda laterale, che diventano espressione prevalente dell’opera. Un Pantheon contemporaneo che celebra donne e uomini che con ‘le loro mani’ hanno dato un contributo positivo nelle loro attività. Il segno astratto colorato, della stessa cromia della mano, è simbolo di libertà, di nuova vita, un invito a tenere vivo nella memoria il loro ricordo.
‘In parallelo alle pulsioni magmatiche dei suoi getti istintivi di colore e di materia Hoti pone con ordine una serie di ritratti, di simboli della memoria umana. - dichiarava Philippe Daverio - E di questi simboli, che altro non sono che le riproduzioni fotografiche dei protagonisti della vita collettiva, estrae un elemento particolare e specifico che diventa il vero punto d’attenzione: la mano. Ogni ritratto diventa psicologico ed è la mano del soggetto, posta come unico elemento di rilievo, a rivelarne di volta in volta l’identità, l’anima, il senso segreto. Ecco che i dialoghi fra astrazione e realtà, fra cosmo e memoria specifica, va a formare un teatro dove i personaggi narrano non solo la loro singola personalità ma, ben oltre ancora, il mondo al quale sono appartenuti. E quindi un pittore astratto o figurativo? La questione è totalmente priva d’interesse perché Agron Hoti pone l’argomento in una ben altra dimensione ed è in verità il regista d’una rinnovata edizione della Comedie Humaine.’
Le mostre di Milano e Cortina sono l’occasione per proporre una selezione di inediti e di opere storiche. A Milano l’attenzione è rivolta a personaggi delle più importanti metropoli italiane che in queste città sono nati o hanno ottenuto i loro successi. Carla Fracci, Gino Bramieri, Margherita Hack, Alberto Sordi e Totò sono solo alcuni dei protagonisti delle nuove opere dell’artista. Non poteva mancare Philippe Daverio, cittadino milanese, ex-Assessore alla Cultura della città lombarda ed estimatore del pittore e Gina Lollobrigida recentemente scomparsa. A Cortina il protagonista è il mondo dello spettacolo con i suoi colori e le sue mille sfaccettature, con Audrey Hepburn affiancata da Jackie Kennedy, regina del jet set internazionale.
Agron Hoti inizia la sua carriera artistica durante gli studi al liceo classico. All’età di 14 anni partecipa già alla sua prima mostra, ricevendo due premi (scultura e olio su tela). Pur avendo vinto il concorso per entrare nella scuola d’arte di Tirana, viene poi squalificato per motivi politici a causa del periodo comunista che il suo paese natale stava attraversando. Dopo la caduta del muro di Berlino, come tanti suoi connazionali, Agron Hoti, in cinque giorni e tra numerose difficoltà, attraversa il confine della Grecia e arriva ad Atene nel gennaio del 1992. Nella capitale ellenica, l’artista apre il suo primo studio e per dieci anni lavora a sculture e icone bizantine.
Nel 2001 attraversa il canale di Otranto con un motoscafo clandestino e arriva in Italia, stabilendosi a Verona, dove tuttora può vantare uno studio d’arte e una galleria in una delle zone più belle della città scaligera.
Nel corso degli anni Agron Hoti ha esposto le sue opere a Torino, Milano e Venezia, affermandosi anche a livello internazionale con una serie di mostre a New York, Parigi, Shanghai, Casablanca e Tel Aviv. Ha lavorato con Philippe Daverio a Milano prima della sua scomparsa e ha ricevuto l’omaggio in patria della galleria nazionale di Tirana, oltre ad essere l’unico artista straniero che espone un’opera all’interno del parlamento tedesco. Tre sono le installazioni colossali che hanno confermato il successo di Agron Hoti a livello nazionale ed internazionale: ECLISSI (VERONA, 2020), EXXTRA (ROMA, 2019) e VELOCITÀ (DUBAI, 2021).
Nel 2019 la corte centrale del Foro Italico a Roma è diventata per la prima volta una gigantesca tela grazie al progetto "EXXTRA” in occasione della partita “La notte dei Re”. Agron hoti ha realizzato un'opera d'arte di 800 metri quadrati e, subito dopo la partita, la tela è stata suddivisa in singoli quadri che sono stati venduti durante uno speciale evento VIP organizzato da Christie's, dove il ricavato è stato devoluto in beneficenza.
A giugno 2020, nella splendida cornice dell'arena di Verona, si è svolta la manifestazione artistica 'Eclissi'. in questo metaforico lockdown rappresentato proprio dall'eclisse, cinema, pittura e musica si sono uniti con una performance live dell'artista albanese che ha fatto da sfondo al djset di Benny Benassi. Agron Hoti ha steso sulla sabbia dell'arena un'enorme tela quadrata bianca, che è stata poi ricoperta di nero per ottenere una sfera al centro che fungesse da contrasto, un chiaro riferimento all'eclissi. L’artista è poi intervenuto con l’energia dei suoi gesti e la potenza del colore, creando un'opera artistica con una dimensione complessiva di circa 400 mq, dalla quale sono stati successivamente ricavati circa 140 pezzi singoli.
Ultima fatica è Velocità, opera che ha fatto il suo debutto a marzo 2021 durante Art Dubai, in collaborazione con Skydive Dubai e XDubai. La gigantesca opera ispirata al paracadutismo e composta da circa 14 pezzi, era in mostra all'interno di The Lodge, nuovo caffè incentrato sul lifestyle nel cuore di Dubai, e progettato per essere una casa per gli amanti dell'arte e degli oggetti da collezione di nicchia. Hoti ha provato lui stesso l’esperienza del paracadutismo e ha voluto rappresentare in Velocità la scarica di adrenalina, le emozioni e la percezione della velocità agli occhi di un artista.
MILANO
09 - 24 Marzo 2023 a Il Salotto di Milano
Vernissage 9 Marzo 19:00-21:00 su invito
CORTINA
24 - 30 Marzo 2023 alla galleria Contemporary&Co. di Cortina d'Ampezzo Vernissage 24 Marzo ore 17:00
Live performance ore 17:30
Cris Contini Contemporary riporta a Milano il pittore albanese che con le sue tele aveva conquistato il famoso critico d’arte che nel 2018 gli aveva dedicato una mostra nella sua prestigiosa biblioteca.
Contemporary&Co. propone a Cortina d’Ampezzo - subito dopo Milano - altre opere appartenenti allo stesso progetto, in contemporanea con Cortinametraggio, primo e più importante Festival di corti in Italia in programma dal 21 al 26 marzo.
A unire la rassegna, giunta alla sua 18esima edizione, e Hoti un evento speciale in galleria durante il quale Le personalità del mondo del cinema e dello spettacolo ospiti di Cortinametraggio interagiranno con l’artista in una performance live unica nel suo genere.
‘La mostra a Il Salotto di Milano è un ritorno a Milano e un ricordo dell’incontro con Philippe Daverio. - dichiara Agron Hoti - Un incontro che mi suscita ancora emozione e commozione. Ho scelto di mantenere il titolo dell’esposizione del 2018, ideato proprio dal critico, perché desidero dare continuità ad un progetto artistico che a lui piaceva molto. La sua passione mi ha spinto a dedicarmi con ancora più entusiasmo a personaggi che hanno avuto un ruolo autorevole nella storia.
Grazie a Contemporary&Co. ho l’occasione di portare le mie opere nella splendida cornice di Cortina d’Ampezzo, in una regione che mi ha accolto nel 2001’.
L’artista elabora un’immagine fotografica stampata su alluminio aggiungendo una parte astratta in acrilico. Nascono così dittici di personaggi noti, appartenenti al mondo del cinema, della letteratura, dell’arte, della scienza e della storia. I ritratti, tra cui quello di Samuel Beckett e di Winston Churchill, sono arricchiti da dettagli colorati: la mano e una banda laterale, che diventano espressione prevalente dell’opera. Un Pantheon contemporaneo che celebra donne e uomini che con ‘le loro mani’ hanno dato un contributo positivo nelle loro attività. Il segno astratto colorato, della stessa cromia della mano, è simbolo di libertà, di nuova vita, un invito a tenere vivo nella memoria il loro ricordo.
‘In parallelo alle pulsioni magmatiche dei suoi getti istintivi di colore e di materia Hoti pone con ordine una serie di ritratti, di simboli della memoria umana. - dichiarava Philippe Daverio - E di questi simboli, che altro non sono che le riproduzioni fotografiche dei protagonisti della vita collettiva, estrae un elemento particolare e specifico che diventa il vero punto d’attenzione: la mano. Ogni ritratto diventa psicologico ed è la mano del soggetto, posta come unico elemento di rilievo, a rivelarne di volta in volta l’identità, l’anima, il senso segreto. Ecco che i dialoghi fra astrazione e realtà, fra cosmo e memoria specifica, va a formare un teatro dove i personaggi narrano non solo la loro singola personalità ma, ben oltre ancora, il mondo al quale sono appartenuti. E quindi un pittore astratto o figurativo? La questione è totalmente priva d’interesse perché Agron Hoti pone l’argomento in una ben altra dimensione ed è in verità il regista d’una rinnovata edizione della Comedie Humaine.’
Le mostre di Milano e Cortina sono l’occasione per proporre una selezione di inediti e di opere storiche. A Milano l’attenzione è rivolta a personaggi delle più importanti metropoli italiane che in queste città sono nati o hanno ottenuto i loro successi. Carla Fracci, Gino Bramieri, Margherita Hack, Alberto Sordi e Totò sono solo alcuni dei protagonisti delle nuove opere dell’artista. Non poteva mancare Philippe Daverio, cittadino milanese, ex-Assessore alla Cultura della città lombarda ed estimatore del pittore e Gina Lollobrigida recentemente scomparsa. A Cortina il protagonista è il mondo dello spettacolo con i suoi colori e le sue mille sfaccettature, con Audrey Hepburn affiancata da Jackie Kennedy, regina del jet set internazionale.
Agron Hoti inizia la sua carriera artistica durante gli studi al liceo classico. All’età di 14 anni partecipa già alla sua prima mostra, ricevendo due premi (scultura e olio su tela). Pur avendo vinto il concorso per entrare nella scuola d’arte di Tirana, viene poi squalificato per motivi politici a causa del periodo comunista che il suo paese natale stava attraversando. Dopo la caduta del muro di Berlino, come tanti suoi connazionali, Agron Hoti, in cinque giorni e tra numerose difficoltà, attraversa il confine della Grecia e arriva ad Atene nel gennaio del 1992. Nella capitale ellenica, l’artista apre il suo primo studio e per dieci anni lavora a sculture e icone bizantine.
Nel 2001 attraversa il canale di Otranto con un motoscafo clandestino e arriva in Italia, stabilendosi a Verona, dove tuttora può vantare uno studio d’arte e una galleria in una delle zone più belle della città scaligera.
Nel corso degli anni Agron Hoti ha esposto le sue opere a Torino, Milano e Venezia, affermandosi anche a livello internazionale con una serie di mostre a New York, Parigi, Shanghai, Casablanca e Tel Aviv. Ha lavorato con Philippe Daverio a Milano prima della sua scomparsa e ha ricevuto l’omaggio in patria della galleria nazionale di Tirana, oltre ad essere l’unico artista straniero che espone un’opera all’interno del parlamento tedesco. Tre sono le installazioni colossali che hanno confermato il successo di Agron Hoti a livello nazionale ed internazionale: ECLISSI (VERONA, 2020), EXXTRA (ROMA, 2019) e VELOCITÀ (DUBAI, 2021).
Nel 2019 la corte centrale del Foro Italico a Roma è diventata per la prima volta una gigantesca tela grazie al progetto "EXXTRA” in occasione della partita “La notte dei Re”. Agron hoti ha realizzato un'opera d'arte di 800 metri quadrati e, subito dopo la partita, la tela è stata suddivisa in singoli quadri che sono stati venduti durante uno speciale evento VIP organizzato da Christie's, dove il ricavato è stato devoluto in beneficenza.
A giugno 2020, nella splendida cornice dell'arena di Verona, si è svolta la manifestazione artistica 'Eclissi'. in questo metaforico lockdown rappresentato proprio dall'eclisse, cinema, pittura e musica si sono uniti con una performance live dell'artista albanese che ha fatto da sfondo al djset di Benny Benassi. Agron Hoti ha steso sulla sabbia dell'arena un'enorme tela quadrata bianca, che è stata poi ricoperta di nero per ottenere una sfera al centro che fungesse da contrasto, un chiaro riferimento all'eclissi. L’artista è poi intervenuto con l’energia dei suoi gesti e la potenza del colore, creando un'opera artistica con una dimensione complessiva di circa 400 mq, dalla quale sono stati successivamente ricavati circa 140 pezzi singoli.
Ultima fatica è Velocità, opera che ha fatto il suo debutto a marzo 2021 durante Art Dubai, in collaborazione con Skydive Dubai e XDubai. La gigantesca opera ispirata al paracadutismo e composta da circa 14 pezzi, era in mostra all'interno di The Lodge, nuovo caffè incentrato sul lifestyle nel cuore di Dubai, e progettato per essere una casa per gli amanti dell'arte e degli oggetti da collezione di nicchia. Hoti ha provato lui stesso l’esperienza del paracadutismo e ha voluto rappresentare in Velocità la scarica di adrenalina, le emozioni e la percezione della velocità agli occhi di un artista.
MILANO
09 - 24 Marzo 2023 a Il Salotto di Milano
Vernissage 9 Marzo 19:00-21:00 su invito
CORTINA
24 - 30 Marzo 2023 alla galleria Contemporary&Co. di Cortina d'Ampezzo Vernissage 24 Marzo ore 17:00
Live performance ore 17:30
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