Marco Tamburro. New York
![Marco Tamburro, New York, Taormina Marco Tamburro, New York, Taormina](http://www.arte.it/foto/600x450/a6/12354-1348418667b.jpg)
Marco Tamburro, New York, Taormina
Dal 25 Settembre 2012 al 09 Ottobre 2012
Taormina | Messina
Luogo: Palazzo Duchi di Santo Stefano
Indirizzo: vico De Spuches 3
Curatori: Giuseppe Stagnitta
Telefono per informazioni: +39 0942 620129
Sito ufficiale: http://www.fondazionemazzullo.it
Inaugura a Taormina, nella splendida location Palazzo Duchi di Santo Stefano sita in vicolo De Spuches, la mostra personale dell’artista Marco Tamburro dal titolo “New York”.
Il prestigioso evento artistico è organizzato dalla Fondazione Mazzullo e curato da Giuseppe Stagnitta si concluderà il 9 ottobre 2012. Saranno presentate 30 opere dell’artista documentate da un importante catalogo con i testi di Luca Beatrice e Giuseppe Stagnitta.
“New York” sintetizza con un solo termine tutta la poetica ed il vissuto sia artistico che esistenziale dell’artista Marco Tamburro. Nei suoi quadri, infatti, racconta la perdita dei valori della società cosiddetta civilizzata. Veloce. Vuota. Bugiarda. Racconta la società dell’individualismo, della frenesia, dell’incomunicabilità. Società falsa. Lontana da se stessa, che appiattisce le individualità. Estraniata dai propri reali bisogni. Alienata. La società del caos. New York.
Con la sua opera Tamburro da una parte rappresenta con forza il proprio tempo e dall’altra chiede alle persone di fermarsi, di ritrovare il proprio tempo (il miotempo), di ascoltare i propri veri bisogni, di rifuggire ai bisogni utilitaristici e funzionali alla sopravvivenza di un sistema economico ormai corroso da se stesso.
In un sistema in cui la cultura e l’arte sono come la coca-cola, beni di consumo da divulgare, Marco Tamburro vive con ostinazione questo rapporto di purezza con il pennello, rapporto di sfida nel continuo rappresentarsi sulla tela. Vederlo dipingere è sempre un’esperienza. È come se combattesse con tutta la sua fisicità la guerra della vita, è come se stesse sciabolando contro il nemico, contro se stesso, contro il sistema/tela con tutte le sue forze.
E nel caos metropolitano (rappresentato da “New York”), delle macchine che corrono, trova uno spiraglio di tranquillità, che scruta guardando dentro le finestre in una continua ricerca di intimità, “la metropoli, dice, contiene anche la vita”.
Si ringraziano la Galleria Spagnoli di Firenze, l’albergo Metropole di Taormina e Francesco Santisi.
Il prestigioso evento artistico è organizzato dalla Fondazione Mazzullo e curato da Giuseppe Stagnitta si concluderà il 9 ottobre 2012. Saranno presentate 30 opere dell’artista documentate da un importante catalogo con i testi di Luca Beatrice e Giuseppe Stagnitta.
“New York” sintetizza con un solo termine tutta la poetica ed il vissuto sia artistico che esistenziale dell’artista Marco Tamburro. Nei suoi quadri, infatti, racconta la perdita dei valori della società cosiddetta civilizzata. Veloce. Vuota. Bugiarda. Racconta la società dell’individualismo, della frenesia, dell’incomunicabilità. Società falsa. Lontana da se stessa, che appiattisce le individualità. Estraniata dai propri reali bisogni. Alienata. La società del caos. New York.
Con la sua opera Tamburro da una parte rappresenta con forza il proprio tempo e dall’altra chiede alle persone di fermarsi, di ritrovare il proprio tempo (il miotempo), di ascoltare i propri veri bisogni, di rifuggire ai bisogni utilitaristici e funzionali alla sopravvivenza di un sistema economico ormai corroso da se stesso.
In un sistema in cui la cultura e l’arte sono come la coca-cola, beni di consumo da divulgare, Marco Tamburro vive con ostinazione questo rapporto di purezza con il pennello, rapporto di sfida nel continuo rappresentarsi sulla tela. Vederlo dipingere è sempre un’esperienza. È come se combattesse con tutta la sua fisicità la guerra della vita, è come se stesse sciabolando contro il nemico, contro se stesso, contro il sistema/tela con tutte le sue forze.
E nel caos metropolitano (rappresentato da “New York”), delle macchine che corrono, trova uno spiraglio di tranquillità, che scruta guardando dentro le finestre in una continua ricerca di intimità, “la metropoli, dice, contiene anche la vita”.
Si ringraziano la Galleria Spagnoli di Firenze, l’albergo Metropole di Taormina e Francesco Santisi.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence
-
Dal 21 giugno 2024 al 15 settembre 2024 Roma | Galleria Borghese
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria
-
Dal 20 giugno 2024 al 06 ottobre 2024 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna