Paolo Medici. Sinestesie

Paolo Medici, Sinestesia, 2017, cm.70 x 100, frottage su carta intelata
Dal 16 Settembre 2017 al 15 Ottobre 2017
Revere | Mantova
Luogo: Museo del Po - Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Castello 12
La sala Luca Fancelli, al quarto piano del Palazzo Ducale di Revere che ospita il Museo del Po, intitolata all'architetto che lo progettò, con capriate originali della fine del quattrocento è la location dove si terrà dal 16 settembre al 15 ottobre la mostra personale di Paolo Medici dal titolo “ sinestesie “.
L'artista romano, ma di adozione bolognese espone 50 opere a frottage per questa mostra organizzata dalla Pro Loco di Revere in collaborazione con Luciana Gandini che presenta l'artista, con un testo critico in catalogo.
Per Paolo Medici, pittore della vita moderna, colui che sulle basi della storia dell’arte ha fondato la ricercatezza delle sue opere, “ La buona arte per essere apprezzata in quanto tale, deve essere tanto bella da trattenere l’attenzione dello spettatore “.
La sua ricerca colloquia con l’uomo, scruta attraverso l’accentramento delle figure le note psicologiche e introspettive dello stesso. Figure androgine, terse e sognanti, o ritratti il cui urlo muto prende forma attraverso il vuoto accentuando il mistero degli sguardi penetranti, immobilizzando i protagonisti dell’opera.
Con metodi tradizionali della narrazione , l'abilità tecnica, le rappresentazioni accurate della realtà, la bellezza, le composizioni equilibrate, l'illuminazione drammatica e, soprattutto, i soggetti che si riferiscono ed esprimono l'umanità condivisa del genere umano, il lavoro di questo artista contemporaneo è diventato rappresentante di un veloce cambiamento nel mondo dell'arte.
Questa capacità di cogliere la verità dell’anima non poteva essere trasmessa se non attraverso la tecnica fine ed elaborata del frottage, un procedimento consistente nello strofinare dei pastelli a cera su un foglio sovrapposto ad una superficie non liscia, in modo da ottenerne un’impronta. Dipinti dunque, che uniscono in un’unica esperienza la vista ed il tatto, per cui quei corpi sinuosi, quei colli allungati, memori della pittura manierista e di Modigliani, diventano ora e per sempre SINESTESIE.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
-
Dal 14 febbraio 2025 al 06 aprile 2025 Torino | CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Henri Cartier-Bresson e l’Italia / Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990
-
Dal 11 febbraio 2025 al 18 maggio 2025 Roma | Musei Capitolini
I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione
-
Dal 04 febbraio 2025 al 23 aprile 2025 Roma | Parco archeologico del Colosseo - Curia Iulia
Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie
-
Dal 05 febbraio 2025 al 07 settembre 2025 Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo