Marco Calvani. Le vie dell’oltre
Dal 17 Febbraio 2015 al 15 Marzo 2015
Lucca
Luogo: Lu.C.C.A. Lounge&Underground
Indirizzo: via della Fratta 36
Orari: da martedì a domenica 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0583 492180
E-Mail info: info@luccamuseum.com
Sito ufficiale: http://www.luccamuseum.com/
Chiuso nello studio, avvolto nel silenzio e aperto all’ascolto dell’anima delle cose, il pittore pisano Marco Calvani cerca di dare voce all’essenziale attraverso il linguaggio della realtà e della natura. Nascono così le opere che presenta nella sua personale “Le vie dell’oltre” allestita nel Lu.C.C.A. Lounge&Underground dal 17 febbraio al 15 marzo 2015, aperta al pubblico con ingresso libero.L’inaugurazione alla presenza dell’artistasi terrà sabato 21 febbraio alle ore 17,30.
“Calvani – spiega Massimo Dell’Innocenti – è un uomo che ricerca la religiosità delle cose. Girovagando nel silenzio misterioso dello spazio che sta fra lui e il cavalletto, Calvani all'interno del suo studio di S. Anna sonda l'eterno mistero dell'uomo sulla terra, prosegue come i maestri passati a guardarci da dietro il vetro dipingendo con la serenità del viaggiatore, coltivando il mistero del perché ci si possa legare con lo spazio di un quadro e più ancora del perché l'uomo pittore possa dedicarsi tutta una vita per la sua costruzione”.
Persone o oggetti di uso familiare vengono riletti sotto ottiche altre, rimanendo pur sempre riconoscibili, per diventare ritratti psicologici di un mondo interiore. “Si rimane segretamente attratti dalla pittura di Calvani – prosegue Dell’Innocenti – perché appunto ci svela, nascondendo, quanto ancora sia possibile fare con gli strumenti tipici della pittura senza l'appoggio di null'altro”. La pittura di Calvani non vuole infatti stupire o impressionare il pubblico, ma far meditare su qualcosa di prezioso, invisibile ai nostri occhi, alla ricerca di verità più profonde.
Nato a Pisa nel 1970, risiede a San Casciano di Cascina (PI).
Dopo il Diploma di Maturità d'Arte Applicata nella sezione Arte del Vetro e del Cristallo all'Istituto d'Arte di Pisa, dal 1989 al 1993 prosegue gli studi all'Accademia di Belle Arti di Firenze, alla scuola di Pittura del professor Silvio Loffredo e successivamente in quella del professor Giancarlo Caldini. Segue sin dal 1990 il corso d'Incisione sotto la guida dei professori Alberto Manfredi e Amedeo Lanci.
Nel 1992, in occasione del bimillenario della morte di Orazio, illustra con quattro incisioni il libro Orazio, sette odi, traduzioni di P. Lecis. Nel 1995, in occasione del centenario del cinema, realizza un'incisione pubblicata, insieme a quelle di altri sette artisti, all'interno di una plaquette a tiratura limitata curata dallo scrittore e storico del cinema Leopoldo Paciscopi.
Nel 1997 tiene un corso di discipline pittoriche presso la scuola privata “Accademia del Giglio” di Firenze.
“Calvani – spiega Massimo Dell’Innocenti – è un uomo che ricerca la religiosità delle cose. Girovagando nel silenzio misterioso dello spazio che sta fra lui e il cavalletto, Calvani all'interno del suo studio di S. Anna sonda l'eterno mistero dell'uomo sulla terra, prosegue come i maestri passati a guardarci da dietro il vetro dipingendo con la serenità del viaggiatore, coltivando il mistero del perché ci si possa legare con lo spazio di un quadro e più ancora del perché l'uomo pittore possa dedicarsi tutta una vita per la sua costruzione”.
Persone o oggetti di uso familiare vengono riletti sotto ottiche altre, rimanendo pur sempre riconoscibili, per diventare ritratti psicologici di un mondo interiore. “Si rimane segretamente attratti dalla pittura di Calvani – prosegue Dell’Innocenti – perché appunto ci svela, nascondendo, quanto ancora sia possibile fare con gli strumenti tipici della pittura senza l'appoggio di null'altro”. La pittura di Calvani non vuole infatti stupire o impressionare il pubblico, ma far meditare su qualcosa di prezioso, invisibile ai nostri occhi, alla ricerca di verità più profonde.
Nato a Pisa nel 1970, risiede a San Casciano di Cascina (PI).
Dopo il Diploma di Maturità d'Arte Applicata nella sezione Arte del Vetro e del Cristallo all'Istituto d'Arte di Pisa, dal 1989 al 1993 prosegue gli studi all'Accademia di Belle Arti di Firenze, alla scuola di Pittura del professor Silvio Loffredo e successivamente in quella del professor Giancarlo Caldini. Segue sin dal 1990 il corso d'Incisione sotto la guida dei professori Alberto Manfredi e Amedeo Lanci.
Nel 1992, in occasione del bimillenario della morte di Orazio, illustra con quattro incisioni il libro Orazio, sette odi, traduzioni di P. Lecis. Nel 1995, in occasione del centenario del cinema, realizza un'incisione pubblicata, insieme a quelle di altri sette artisti, all'interno di una plaquette a tiratura limitata curata dallo scrittore e storico del cinema Leopoldo Paciscopi.
Nel 1997 tiene un corso di discipline pittoriche presso la scuola privata “Accademia del Giglio” di Firenze.
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