Il ‘900 nelle raccolte civiche fiorentine
Dal 26 Maggio 2012 al 07 Aprile 2013
Viareggio | Lucca
Luogo: GAMC Lorenzo Viani
Indirizzo: piazza Mazzini
Orari: 1/09-30/06 da martedì a domenica 15.30-19.30; 1/7-31/8 da martedì a domenica 18-23
Costo del biglietto: intero € 3, ridotto € 1.50
E-Mail info: gamc@comune.viareggio.lu.it
Sito ufficiale: http://www.gamc.it
Il Comune di Viareggio, d’intesa con il Comune di Firenze, da sabato 26 maggio, alla GAMC “Lorenzo Viani” di Viareggio, presentauna mostra dedicata ai capolavori de Il ‘900 nelle raccolte civiche fiorentine, a cura di Alessandra Belluomini Pucci, direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, organizzata da Percorsi d’Arte.
Una selezione di ottanta opere, tra dipinti e sculture, facenti parte del corpus delle collezioni del Novecento custodite nei depositi dei Musei Civici fiorentini, generalmente poco note al grande pubblico perché esposte solo in singoli episodi o in sedi di rappresentanza, mentre il nucleo più rilevante risulta inaccessibile da quasi tre anni. Questo corpus, di oltre un migliaio di opere, è suddiviso in varie raccolte: MIAC (Museo Internazionale Arte Contemporanea), GAM (Galleria d’Arte Moderna), RAC (Raccolta Arte Contemporanea), Alberto della Ragione, Chini, dalle donazioni Cagli, Basaldella, Saetti e Salvadori.
“L’evento rappresenta, per le Amministrazioni di Viareggio e Firenze, una grande opportunità di collaborazione tesa a creare una rete di proficui scambi e relazioni tra realtà storico-artistiche di eccellenza – dichiara Ciro Costagliola, vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Viareggio –. Viareggio è sempre stata teatro di eventi significativi che hanno animato la scena artistica e letteraria, protagonista di spicco della vita culturale nazionale, e questa mostra rappresenta un segno di continuità e l’opportunità di riappropriarsi di un ruolo capofila, nel segno e nella tradizione di un passato ricco di memoria”.
Una storia, quella delle raccolte civiche fiorentine, strettamente legata alla figura e al ruolo del critico e storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, il quale, nei giorni immediatamente successivi all’alluvione del 4 novembre 1966, lanciò un appello agli artisti contemporanei più importanti, a nome del Comitato del Fondo Internazionale per Firenze, affinché donassero opere per la città, colpita così duramente dall’inondazione, per costituire il nucleo di un Museo Internazionale d’arte contemporanea “degno di Firenze” tale da essere “gli Uffizi dell’arte moderna”. Il suo invito ebbe uno straordinario successo e in pochi anni si venne a formare una consistente raccolta che ha continuato a crescere sino agli anni Settanta/Ottanta del secolo scorso, che annovera artisti quali, Domenico Rambelli, Fausto Pirandello, Mario Tozzi, Giuseppe Migneco, Corrado Cagli, Bruno Munari, Emilio Greco, Virgilio Guidi, Alberto Sughi, Lucio Fontana, Emilio Vedova, Primo Conti, Vinicio Berti e Pericle Fazzini, Giuseppe Santomaso,Alberto Viani.
Tra le raccolte delle collezioni fiorentine, quella di maggior interesse è sicuramente rappresentata dalla Raccolta Alberto Della Ragione. E Ragghianti ha avuto un ruolo importante nell’acquisizione della raccolta da parte dell’amministrazione fiorentina. La collezione comprende duecentoquarantuno opere di pittura e di scultura di artisti come Arturo Martini, Felice Casorati, Carlo Carrà, Gino Severini, Giorgio Morandi, Renato Guttuso, Gino Bonichi (Scipione), Renato Birolli, Giorgio De Chirico e Lucio Fontana, che bene rappresentano lo sviluppo dell’arte italiana del Novecento, dal Futurismo alla Metafisica, dal ritorno all’ordine di Valori Plastici e di Novecento al gruppo degli Italiani a Parigi, dalla Scuola Romana a Corrente, fino alle esperienze degli anni Cinquanta.
Circa trecentoquarantatre sono le opere per il Museo Internazione di Arte Contemporanea (MIAC), anche queste pervenute proprio grazie all’interessamento di Carlo Ludovico Raggianti con l’iniziativa Gli artisti per Firenze. Importanti e assai significative sono le donazioni di opere di Aldo Salvadori (1979), di Corrado Cagli (1976 e 1989), di Mirko Basaldella (1989), di Sepo (Severo Pozzati) (1981 e 1992) e di Bruno Saetti (1982), un altro importante gruppo di opere, che finora non ha trovato soluzioni espositive, sempre destinato al Museo Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze e oggi in deposito presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Il nucleo invece denominato come Raccolta di Arte Contemporanea (RAC) è formato da duecentoquarantasei opere.
La mostra, allestista seguendo un ordine cronologico, suggerisce un particolare percorso nell’arte italiana del Novecento di oltre sessant’anni, a partire dal 1913 per arrivare fino al 1978, attraverso dipinti e sculture di: Baccio Maria Bacci, Afro Basaldella, Mirko Basaldella, Vinicio Berti, Renato Birolli, Floriano Bodini, Gino Bonichi (Scipione), Antonio Bueno, Corrado Cagli, Ennio Calabria, Massimo Campigli, Domenico Cantatore, Arturo Carmassi, Carlo Carrà, Felice Casorati, Mauro Chessa, Galileo Chini, Pietro Consagra, Primo Conti, Antonio Corpora, Giovanni Costetti, Roberto Crippa, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Piero Dorazio, Agenore Fabbri, Enzo Faraoni, Pericle Fazzini, Ferruccio Ferrazzi, Salvatore Fiume, Lucio Fontana, Oscar Ghiglia, Emilio Greco, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Giovanni Korompay Carlo Levi, Moses Levy, Riccardo Licata, Osvaldo Licini, Mino Maccari, Alberto Magnelli, Mario Marcucci, Marino Marini, Arturo Martini, Carlo Mattioli, Giuseppe Migneco, Sante Monachesi, Giorgio Morandi, Ennio Morlotti, Fausto Pirandello, Domenico Purificato, Mario Radice, Domenico Rambelli, Mario Reggiani, Manlio Rho, Ottone Rosai, Bruno Saetti, Aldo Salvadori, Giuseppe Santomaso Aligi Sassu, Pio Semeghini, Sepo (Severo Pozzati), Gino Severini, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Alberto Sughi, Mario Tozzi, Ernesto Treccani, Giulio Turcato, Giuliano Vangi, Emilio Vedova, Lucio Venna, Luigi Veronesi, Alberto Viani, Giuseppe Viviani, Giuseppe Zigaina, Antonio Zancanaro.
Il catalogo, edito da Percorsi d’Arte, presenta le opere selezionate con i contributi di Alessandra Belluomini Pucci, Antonella Gioli, Gioela Massagli, Claudia Menichini, Giovanna Uzzani.
Il progetto costituisce una significativa e fattiva collaborazione con il Comune di Firenze che ha scelto la provincia di Lucca e, in particolare, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio come luogo privilegiato per presentare una sorta di anticipazione di quello che sarà il Museo del Novecento fiorentino.
Una selezione di ottanta opere, tra dipinti e sculture, facenti parte del corpus delle collezioni del Novecento custodite nei depositi dei Musei Civici fiorentini, generalmente poco note al grande pubblico perché esposte solo in singoli episodi o in sedi di rappresentanza, mentre il nucleo più rilevante risulta inaccessibile da quasi tre anni. Questo corpus, di oltre un migliaio di opere, è suddiviso in varie raccolte: MIAC (Museo Internazionale Arte Contemporanea), GAM (Galleria d’Arte Moderna), RAC (Raccolta Arte Contemporanea), Alberto della Ragione, Chini, dalle donazioni Cagli, Basaldella, Saetti e Salvadori.
“L’evento rappresenta, per le Amministrazioni di Viareggio e Firenze, una grande opportunità di collaborazione tesa a creare una rete di proficui scambi e relazioni tra realtà storico-artistiche di eccellenza – dichiara Ciro Costagliola, vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Viareggio –. Viareggio è sempre stata teatro di eventi significativi che hanno animato la scena artistica e letteraria, protagonista di spicco della vita culturale nazionale, e questa mostra rappresenta un segno di continuità e l’opportunità di riappropriarsi di un ruolo capofila, nel segno e nella tradizione di un passato ricco di memoria”.
Una storia, quella delle raccolte civiche fiorentine, strettamente legata alla figura e al ruolo del critico e storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, il quale, nei giorni immediatamente successivi all’alluvione del 4 novembre 1966, lanciò un appello agli artisti contemporanei più importanti, a nome del Comitato del Fondo Internazionale per Firenze, affinché donassero opere per la città, colpita così duramente dall’inondazione, per costituire il nucleo di un Museo Internazionale d’arte contemporanea “degno di Firenze” tale da essere “gli Uffizi dell’arte moderna”. Il suo invito ebbe uno straordinario successo e in pochi anni si venne a formare una consistente raccolta che ha continuato a crescere sino agli anni Settanta/Ottanta del secolo scorso, che annovera artisti quali, Domenico Rambelli, Fausto Pirandello, Mario Tozzi, Giuseppe Migneco, Corrado Cagli, Bruno Munari, Emilio Greco, Virgilio Guidi, Alberto Sughi, Lucio Fontana, Emilio Vedova, Primo Conti, Vinicio Berti e Pericle Fazzini, Giuseppe Santomaso,Alberto Viani.
Tra le raccolte delle collezioni fiorentine, quella di maggior interesse è sicuramente rappresentata dalla Raccolta Alberto Della Ragione. E Ragghianti ha avuto un ruolo importante nell’acquisizione della raccolta da parte dell’amministrazione fiorentina. La collezione comprende duecentoquarantuno opere di pittura e di scultura di artisti come Arturo Martini, Felice Casorati, Carlo Carrà, Gino Severini, Giorgio Morandi, Renato Guttuso, Gino Bonichi (Scipione), Renato Birolli, Giorgio De Chirico e Lucio Fontana, che bene rappresentano lo sviluppo dell’arte italiana del Novecento, dal Futurismo alla Metafisica, dal ritorno all’ordine di Valori Plastici e di Novecento al gruppo degli Italiani a Parigi, dalla Scuola Romana a Corrente, fino alle esperienze degli anni Cinquanta.
Circa trecentoquarantatre sono le opere per il Museo Internazione di Arte Contemporanea (MIAC), anche queste pervenute proprio grazie all’interessamento di Carlo Ludovico Raggianti con l’iniziativa Gli artisti per Firenze. Importanti e assai significative sono le donazioni di opere di Aldo Salvadori (1979), di Corrado Cagli (1976 e 1989), di Mirko Basaldella (1989), di Sepo (Severo Pozzati) (1981 e 1992) e di Bruno Saetti (1982), un altro importante gruppo di opere, che finora non ha trovato soluzioni espositive, sempre destinato al Museo Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze e oggi in deposito presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Il nucleo invece denominato come Raccolta di Arte Contemporanea (RAC) è formato da duecentoquarantasei opere.
La mostra, allestista seguendo un ordine cronologico, suggerisce un particolare percorso nell’arte italiana del Novecento di oltre sessant’anni, a partire dal 1913 per arrivare fino al 1978, attraverso dipinti e sculture di: Baccio Maria Bacci, Afro Basaldella, Mirko Basaldella, Vinicio Berti, Renato Birolli, Floriano Bodini, Gino Bonichi (Scipione), Antonio Bueno, Corrado Cagli, Ennio Calabria, Massimo Campigli, Domenico Cantatore, Arturo Carmassi, Carlo Carrà, Felice Casorati, Mauro Chessa, Galileo Chini, Pietro Consagra, Primo Conti, Antonio Corpora, Giovanni Costetti, Roberto Crippa, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Piero Dorazio, Agenore Fabbri, Enzo Faraoni, Pericle Fazzini, Ferruccio Ferrazzi, Salvatore Fiume, Lucio Fontana, Oscar Ghiglia, Emilio Greco, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Giovanni Korompay Carlo Levi, Moses Levy, Riccardo Licata, Osvaldo Licini, Mino Maccari, Alberto Magnelli, Mario Marcucci, Marino Marini, Arturo Martini, Carlo Mattioli, Giuseppe Migneco, Sante Monachesi, Giorgio Morandi, Ennio Morlotti, Fausto Pirandello, Domenico Purificato, Mario Radice, Domenico Rambelli, Mario Reggiani, Manlio Rho, Ottone Rosai, Bruno Saetti, Aldo Salvadori, Giuseppe Santomaso Aligi Sassu, Pio Semeghini, Sepo (Severo Pozzati), Gino Severini, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Alberto Sughi, Mario Tozzi, Ernesto Treccani, Giulio Turcato, Giuliano Vangi, Emilio Vedova, Lucio Venna, Luigi Veronesi, Alberto Viani, Giuseppe Viviani, Giuseppe Zigaina, Antonio Zancanaro.
Il catalogo, edito da Percorsi d’Arte, presenta le opere selezionate con i contributi di Alessandra Belluomini Pucci, Antonella Gioli, Gioela Massagli, Claudia Menichini, Giovanna Uzzani.
Il progetto costituisce una significativa e fattiva collaborazione con il Comune di Firenze che ha scelto la provincia di Lucca e, in particolare, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio come luogo privilegiato per presentare una sorta di anticipazione di quello che sarà il Museo del Novecento fiorentino.
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