Henri Beaufour. Expression

Henri Beaufour, Testa, 2022, marmo
Dal 28 Gennaio 2023 al 12 Marzo 2023
Forte dei Marmi | Lucca
Luogo: Forte Leopoldo I
Indirizzo: Piazza G. Garibaldi 8A
Orari: mercoledì 10-13; venerdì, sabato e domenica 10-13 / 15-19
Curatori: Valerio Dehò
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0584.280292
E-Mail info: forteinfo@comunefdm.it
Con circa sessante opere – tra piccole e medie sculture in marmo, bronzo e ceramica, affiancate a lavori su carta, dipinti e una selezione di grafiche – Henri Beaufour presenta la sua personale “Expression”, dal 29 gennaio al 12 marzo 2023, al Forte Leopoldo I di Forte dei Marmi.
Curata da Valerio Dehò e patrocinata dal Comune di Forte dei Marmi, la mostra restituisce l’idea dell’incessante produzione dell’artista francese che, dopo gli studi negli Stati Uniti e in Europa, si stabilisce a Pietrasanta per rimanere vicino alla materia fondamentale della scultura: il marmo.
Conosciuto soprattutto per la sua produzione scultorea, la mostra consente di scoprire anche i suoi lavori pittorici e i disegni, attività così importante per uno scultore, e per Beaufour in particolare che, in proposito, afferma: “La pratica del disegno mi permette di scegliere le forme della scultura che non è altro che un oggetto.”
L’esposizione accosta infatti la sua grande produzione di disegni, pitture e incisioni alle sculture generando un contrappunto visivo di grande intensità. Il lavoro dell’artista francese mette d’accordo, stilisticamente, sia il barocco che l’informale ma soprattutto l’espressionismo, inteso come capacità dell’autore di far emergere dalle forme la sua personalità.
Si delinea così una figura d’artista istintiva, capace di avere sempre una visione finale del lavoro ma anche di lasciarsi condurre da un continuo feedback con il lavoro stesso. Per chi le osserva, le sue opere sono una scoperta continua che guidano il pubblico in un percorso visionario in cui la materia e le forme sono portate al loro limite estremo.
Esempio ne sono le sue teste di animali, che fanno parte del percorso espositivo, che richiamano gli animali fantastici dell’arte romanica e medievale, e i suoi ritratti in marmo di volti umani deformati dalla tensione, anch’essi in mostra, che paiono sul punto di esplodere a causa di incontenibili emozioni.
A tal proposito, Valerio Dehò scrive: “Sembra che con poco sforzo ancora tutto possa esplodere in una energia incontrollata. Invece la potenza espressiva di Beaufour riesce sempre a cogliere il senso del limite, di quella misura che comporta un completo controllo del lavoro.”
Gran parte dell’opera di Henri Beaufour è dedicata ai ritratti, siano essi immaginari o restituzione di incontri e conoscenze. Per l’artista è sempre importante trovare il modo di esprimere quello che vede, ha visto o che appartiene alla sua immaginazione. Il suo è un operare all’interno della materia dove il disegno e la pittura riflettono la sua sensibilità di scultore nel manipolare la materia, rivelarla e farla uscire dal silenzio.
“Quella di Beaufour -scrive ancora il curatore- è una ricerca autonoma, ma la sua rigorosa poetica quanto più sembra richiamarsi alla tradizione tanto più acquista valore di singolarità e di originalità, con una forza ed energia che hanno pochi paragoni nel panorama attuale.”
Opening sabato 28 gennaio ore 17.30
Curata da Valerio Dehò e patrocinata dal Comune di Forte dei Marmi, la mostra restituisce l’idea dell’incessante produzione dell’artista francese che, dopo gli studi negli Stati Uniti e in Europa, si stabilisce a Pietrasanta per rimanere vicino alla materia fondamentale della scultura: il marmo.
Conosciuto soprattutto per la sua produzione scultorea, la mostra consente di scoprire anche i suoi lavori pittorici e i disegni, attività così importante per uno scultore, e per Beaufour in particolare che, in proposito, afferma: “La pratica del disegno mi permette di scegliere le forme della scultura che non è altro che un oggetto.”
L’esposizione accosta infatti la sua grande produzione di disegni, pitture e incisioni alle sculture generando un contrappunto visivo di grande intensità. Il lavoro dell’artista francese mette d’accordo, stilisticamente, sia il barocco che l’informale ma soprattutto l’espressionismo, inteso come capacità dell’autore di far emergere dalle forme la sua personalità.
Si delinea così una figura d’artista istintiva, capace di avere sempre una visione finale del lavoro ma anche di lasciarsi condurre da un continuo feedback con il lavoro stesso. Per chi le osserva, le sue opere sono una scoperta continua che guidano il pubblico in un percorso visionario in cui la materia e le forme sono portate al loro limite estremo.
Esempio ne sono le sue teste di animali, che fanno parte del percorso espositivo, che richiamano gli animali fantastici dell’arte romanica e medievale, e i suoi ritratti in marmo di volti umani deformati dalla tensione, anch’essi in mostra, che paiono sul punto di esplodere a causa di incontenibili emozioni.
A tal proposito, Valerio Dehò scrive: “Sembra che con poco sforzo ancora tutto possa esplodere in una energia incontrollata. Invece la potenza espressiva di Beaufour riesce sempre a cogliere il senso del limite, di quella misura che comporta un completo controllo del lavoro.”
Gran parte dell’opera di Henri Beaufour è dedicata ai ritratti, siano essi immaginari o restituzione di incontri e conoscenze. Per l’artista è sempre importante trovare il modo di esprimere quello che vede, ha visto o che appartiene alla sua immaginazione. Il suo è un operare all’interno della materia dove il disegno e la pittura riflettono la sua sensibilità di scultore nel manipolare la materia, rivelarla e farla uscire dal silenzio.
“Quella di Beaufour -scrive ancora il curatore- è una ricerca autonoma, ma la sua rigorosa poetica quanto più sembra richiamarsi alla tradizione tanto più acquista valore di singolarità e di originalità, con una forza ed energia che hanno pochi paragoni nel panorama attuale.”
Opening sabato 28 gennaio ore 17.30
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