Giotto in San Francesco

Dal 05 Ottobre 2014 al 06 Gennaio 2015
Lucca
Luogo: Chiesa di San Franceschetto
Indirizzo: piazzale Piazza San Francesco
Orari: da martedì a domenica 11-20; ingressi ogni 20 minuti; 9-11 riservato alle scuole previa prenotazione
Enti promotori:
- Città e Provincia di Lucca
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 3 (con età inferiore a 18 o superiore a 65 anni, studenti universitari, gruppi oltre 10 persone); gratuito scuole, giornalisti, guide accompagnatori gruppi, accompagnatori disabili
Telefono per informazioni: +39 329 6740444
E-Mail info: info@giottoinsanfrancesco.it
Sito ufficiale: http://www.giottoinsanfrancesco.it
Giotto in San Francesco è il titolo della mostra, che vede protagonista un’unica opera dell’allievo di Cimabue, in esposizione per due mesi, fino all’8 dicembre, nella Chiesa di San Franceschetto, annessa al complesso monumentale dedicato al Santo di Assisi.
L’operazione vuole essere il coronamento di un percorso artistico forte e radicato nell’area lucchese, dove pure esistono significative testimonianze della pittura antecedente alla rivoluzione operata da Giotto. La Madonna di San Giorgio alla Costa costituisce così una sorta di tassello mancante per la ricostruzione di un periodo artistico – quello medievale – che anche a Lucca conobbe episodi di grande vivacità e fulgore, come bene dimostrano le evidenze artistiche riferibili ai secoli XII e XIII presenti sul territorio.
Giotto, unanimemente riconosciuto come il primo grande iconografo del Santo di Assisi e come il più diretto interprete artistico della poetica di fede, vita e sensibilità dell’Assisiate, realizzò quest’opera,
databile intorno al 1295, negli anni della sua giovinezza.
Il capolavoro, proveniente dal Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze, rimase coinvolto nell’attentato di via dei Georgofili nella notte tra il 26 e 27 maggio del ‘93. In quell’occasione la Madonna fu trafitta da una miriade di schegge di vetro, iniziando un lunghissimo percorso di restauro, affidato all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
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