SISTEMA!
Dal 04 Luglio 2021 al 25 Luglio 2021
Lodi
Luogo: Spazio 21
Indirizzo: Via San Fereolo 24
Curatori: Francesca Grossi
Lo Spazio 21 di Lodi presenta, da domenica 4 a domenica 25 luglio 2021, la mostra SISTEMA!, collettiva che riunisce le opere degli artisti Silvia Berry, Giulio Locatelli, Vittoria Mazzonis, Vittoria Viale, curata da Francesca Grossi.
SISTEMA! è la restituzione espositiva di un ciclo di talk che si svolgeranno presso Spazio 21. Questi incontri hanno l’obiettivo di creare un’esperienza formativa per il gruppo di artisti emergenti, attraverso lo studio d’archivio del lavoro di Giuliano Mauri (Lodi Vecchio, 1938 – Lodi, 2009) e Pierpaolo Curti (Lodi, 1972), due maestri del contemporaneo, entrambi di origini lodigiane.
La mostra intende promuovere una riflessione sul territorio, inteso come ambiente, natura, origine e provenienza. Le opere verranno realizzate direttamente all’interno dello Spazio 21 ottenendo così dei lavori site-specific.
Obbligati a vivere in una situazione di chiusura, ci siamo trovati guardare in maniera differente gli spazi che caratterizzavano la nostra quotidianità. Il periodo storico attuale ha portato gli artisti a immaginare un nuovo concetto di ambiente, una via di fuga dalla realtà. Un ecosistema inedito all’interno di uno spazio chiuso. Creare un interno per potersi esternare. Gli artisti sentono la necessità di realizzare opere che entrano in relazione le une con le altre, niente è a sé, tutto crea una linea coerente che trasporterà lo spettatore in una dimensione quasi surreale.
Vittoria Viale interagisce nello spazio su più fronti sino a contaminare la struttura dell’ambiente e la fruizione delle opere degli altri artisti. Lavora con la luminosità dello spazio e pone la sua attenzione sul concetto di Costruzione tramite l’installazione e il disegno. All’interno dell’ecosistema verranno trasportati una serie di materiali che l’artista ha raccolto e conservato nel corso degli ultimi mesi. Successivamente verranno installati in modo tale da garantire loro una nuova forma e funzione.
Il lavoro di Giulio Locatelli prevede un’installazione site-specific all’ingresso dello spazio. Consiste nella realizzazione di un grande foglio di carta lavorata a mano sul pavimento. Il lavoro emerge direttamente da esso in stretta sintonia con le linee che caratterizzano il suolo calpestabile. Il colore del pigmento nero si intreccia con la superficie umida segnata dalla lavorazione delle mani dell’artista. L’immagine che emerge è quella di un grande giardino, un luogo di riflessione e azione in continuo mutamento. La carta si asciugherà durante il periodo espositivo cambiando così la sua natura e aggrappandosi al suolo ospitante.
Il lavoro di Silvia Berry si articola sull’idea di spazio virtuale e il valore che ha assunto in questo periodo di lockdown. L’artista si concentra sul concetto di simulazione della realtà creando un progetto impossibile. Riproduce le planimetrie del luogo espositivo e costruisce come un architetto le sue visioni immaginarie dello Spazio 21, in connessione con il lavoro degli altri artisti. Il risultato è una struttura tridimensionale digitale che supera in ogni modo le leggi fisiche e naturali.
Vittoria Mazzonis decide di interagire con lo spazio in due modi differenti. Il primo intervento consiste nell’installazione di una scrivania, dotata di sedia, su cui vengono posizionati due libri d’artista. Vittoria indaga attraverso quest’opera il concetto del Perdersi e lo fa mediante due tipi di ricerche: una antropologica e l’altra fotografica. L’intento è quello di regalare del tempo allo spettatore, permettendogli di mettersi comodo e perdersi nella duplice narrazione che gli viene proposta. Stimola la riflessione dello spettatore sulla necessità di prendersi del tempo per fruire l’arte, realizzando un archivio di momenti, immagini, luoghi e persone.
Il secondo intervento è di tipo sonoro: l’artista presenta un’istallazione composta da una serie di speaker che diffondono nello spazio i suoni registrati presso la laguna veneta e stimolati dall’incontro tra le acque e uno strumento di ferro e bambù costruito da lei stessa. L'audio riempie lo spazio e accompagna lo spettatore all’interno dell’ecosistema.
Dal mese di settembre 2021, Silvia Berry, Giulio Locatelli, Vittoria Mazzonis e Vittoria Viale saranno protagonisti di un palinsesto espositivo che li vedrà avvicendarsi presso il nuovo spazio espositivo a vetrina Platea | Palazzo Galeano, in Corso Umberto 50, a Lodi.11
Gli artisti
VITTORIA VIALE
Vittoria Viale è nata nel 1998 a Sanremo (IM). Nel 2020 si laurea in arti visive alla NABA, Milano. La sua pratica artistica è inizialmente orientata verso la figurazione, ma negli anni si è evoluta in una rinnovata attenzione per lo spazio nelle sue implicazioni espressive e comunicative. Strumenti privilegiati della sua pratica sono diventati quindi il disegno, legato sempre a una componente fisica e performativa, l'installazione e la registrazione fotografica.
GIULIO LOCATELLI
Giulio Locatelli è nato nel 1993 a Bergamo, dove attualmente vive e lavora. Nel 2015 consegue il diploma di primo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e nel 2017 ottiene il diploma di secondo livello in Pittura presso la medesima Accademia. Nel 2018 Giulio Locatelli tiene la sua prima personale presso la Galleria Ghiggini Arte. La ricerca di Giulio Locatelli è orientata al mondo del tessile, con particolare attenzione al filo, inteso come strumento sia d’analisi sia di realizzazione. Inizialmente manipolato attraverso il rituale della cucitura, il filo trova spazio in una nuova dimensione scultorea, evocando forme calcaree date dal sedimento evocato attraverso la sovrapposizione di registri di ordito.
SILVIA BERRY
Silvia Francis Berry, nata e cresciuta a Lodi, è una giovane artista di origini italo-inglesi che ha seguito studi d’arte da sempre e ha conseguito la laurea alla NABA nel 2021. La sua opera è caratterizzata da uno spiccato approccio artigianale che si declina in più forme e materiali, tutte contraddistinte da uno spirito giocoso, ironico, volutamente ingenuo.
VITTORIA MAZZONIS
Vittoria Mazzonis è nata a Torino nel 1997. Laureata in Pittura e Arti Visive presso la NABA, Milano, attualmente studia allo Iuav di Venezia. La sua opera è fortemente influenzata dal pensiero filosofico e dalla letteratura. La sua ricerca prende avvio dal concetto di identità, intesa come origine, luogo di appartenenza. Si esprime attraverso l’uso della fotografia, l’installazione scultorea e l’utilizzo di elementi naturali, sempre presenti nei suoi lavori, insieme a molteplici riferimenti autobiografici.
La curatrice
Francesca Grossi nasce a Lodi nel 1998. Si laurea in Pittura e Arti Visive presso la NABA, Milano, dove gradualmente si avvicina al mondo della curatela. Attualmente ricopre il ruolo di coordinatrice delle esposizioni di artisti emergenti all’interno del progetto Platea | Palazzo Galeano.
SISTEMA! è la restituzione espositiva di un ciclo di talk che si svolgeranno presso Spazio 21. Questi incontri hanno l’obiettivo di creare un’esperienza formativa per il gruppo di artisti emergenti, attraverso lo studio d’archivio del lavoro di Giuliano Mauri (Lodi Vecchio, 1938 – Lodi, 2009) e Pierpaolo Curti (Lodi, 1972), due maestri del contemporaneo, entrambi di origini lodigiane.
La mostra intende promuovere una riflessione sul territorio, inteso come ambiente, natura, origine e provenienza. Le opere verranno realizzate direttamente all’interno dello Spazio 21 ottenendo così dei lavori site-specific.
Obbligati a vivere in una situazione di chiusura, ci siamo trovati guardare in maniera differente gli spazi che caratterizzavano la nostra quotidianità. Il periodo storico attuale ha portato gli artisti a immaginare un nuovo concetto di ambiente, una via di fuga dalla realtà. Un ecosistema inedito all’interno di uno spazio chiuso. Creare un interno per potersi esternare. Gli artisti sentono la necessità di realizzare opere che entrano in relazione le une con le altre, niente è a sé, tutto crea una linea coerente che trasporterà lo spettatore in una dimensione quasi surreale.
Vittoria Viale interagisce nello spazio su più fronti sino a contaminare la struttura dell’ambiente e la fruizione delle opere degli altri artisti. Lavora con la luminosità dello spazio e pone la sua attenzione sul concetto di Costruzione tramite l’installazione e il disegno. All’interno dell’ecosistema verranno trasportati una serie di materiali che l’artista ha raccolto e conservato nel corso degli ultimi mesi. Successivamente verranno installati in modo tale da garantire loro una nuova forma e funzione.
Il lavoro di Giulio Locatelli prevede un’installazione site-specific all’ingresso dello spazio. Consiste nella realizzazione di un grande foglio di carta lavorata a mano sul pavimento. Il lavoro emerge direttamente da esso in stretta sintonia con le linee che caratterizzano il suolo calpestabile. Il colore del pigmento nero si intreccia con la superficie umida segnata dalla lavorazione delle mani dell’artista. L’immagine che emerge è quella di un grande giardino, un luogo di riflessione e azione in continuo mutamento. La carta si asciugherà durante il periodo espositivo cambiando così la sua natura e aggrappandosi al suolo ospitante.
Il lavoro di Silvia Berry si articola sull’idea di spazio virtuale e il valore che ha assunto in questo periodo di lockdown. L’artista si concentra sul concetto di simulazione della realtà creando un progetto impossibile. Riproduce le planimetrie del luogo espositivo e costruisce come un architetto le sue visioni immaginarie dello Spazio 21, in connessione con il lavoro degli altri artisti. Il risultato è una struttura tridimensionale digitale che supera in ogni modo le leggi fisiche e naturali.
Vittoria Mazzonis decide di interagire con lo spazio in due modi differenti. Il primo intervento consiste nell’installazione di una scrivania, dotata di sedia, su cui vengono posizionati due libri d’artista. Vittoria indaga attraverso quest’opera il concetto del Perdersi e lo fa mediante due tipi di ricerche: una antropologica e l’altra fotografica. L’intento è quello di regalare del tempo allo spettatore, permettendogli di mettersi comodo e perdersi nella duplice narrazione che gli viene proposta. Stimola la riflessione dello spettatore sulla necessità di prendersi del tempo per fruire l’arte, realizzando un archivio di momenti, immagini, luoghi e persone.
Il secondo intervento è di tipo sonoro: l’artista presenta un’istallazione composta da una serie di speaker che diffondono nello spazio i suoni registrati presso la laguna veneta e stimolati dall’incontro tra le acque e uno strumento di ferro e bambù costruito da lei stessa. L'audio riempie lo spazio e accompagna lo spettatore all’interno dell’ecosistema.
Dal mese di settembre 2021, Silvia Berry, Giulio Locatelli, Vittoria Mazzonis e Vittoria Viale saranno protagonisti di un palinsesto espositivo che li vedrà avvicendarsi presso il nuovo spazio espositivo a vetrina Platea | Palazzo Galeano, in Corso Umberto 50, a Lodi.11
Gli artisti
VITTORIA VIALE
Vittoria Viale è nata nel 1998 a Sanremo (IM). Nel 2020 si laurea in arti visive alla NABA, Milano. La sua pratica artistica è inizialmente orientata verso la figurazione, ma negli anni si è evoluta in una rinnovata attenzione per lo spazio nelle sue implicazioni espressive e comunicative. Strumenti privilegiati della sua pratica sono diventati quindi il disegno, legato sempre a una componente fisica e performativa, l'installazione e la registrazione fotografica.
GIULIO LOCATELLI
Giulio Locatelli è nato nel 1993 a Bergamo, dove attualmente vive e lavora. Nel 2015 consegue il diploma di primo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e nel 2017 ottiene il diploma di secondo livello in Pittura presso la medesima Accademia. Nel 2018 Giulio Locatelli tiene la sua prima personale presso la Galleria Ghiggini Arte. La ricerca di Giulio Locatelli è orientata al mondo del tessile, con particolare attenzione al filo, inteso come strumento sia d’analisi sia di realizzazione. Inizialmente manipolato attraverso il rituale della cucitura, il filo trova spazio in una nuova dimensione scultorea, evocando forme calcaree date dal sedimento evocato attraverso la sovrapposizione di registri di ordito.
SILVIA BERRY
Silvia Francis Berry, nata e cresciuta a Lodi, è una giovane artista di origini italo-inglesi che ha seguito studi d’arte da sempre e ha conseguito la laurea alla NABA nel 2021. La sua opera è caratterizzata da uno spiccato approccio artigianale che si declina in più forme e materiali, tutte contraddistinte da uno spirito giocoso, ironico, volutamente ingenuo.
VITTORIA MAZZONIS
Vittoria Mazzonis è nata a Torino nel 1997. Laureata in Pittura e Arti Visive presso la NABA, Milano, attualmente studia allo Iuav di Venezia. La sua opera è fortemente influenzata dal pensiero filosofico e dalla letteratura. La sua ricerca prende avvio dal concetto di identità, intesa come origine, luogo di appartenenza. Si esprime attraverso l’uso della fotografia, l’installazione scultorea e l’utilizzo di elementi naturali, sempre presenti nei suoi lavori, insieme a molteplici riferimenti autobiografici.
La curatrice
Francesca Grossi nasce a Lodi nel 1998. Si laurea in Pittura e Arti Visive presso la NABA, Milano, dove gradualmente si avvicina al mondo della curatela. Attualmente ricopre il ruolo di coordinatrice delle esposizioni di artisti emergenti all’interno del progetto Platea | Palazzo Galeano.
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