Paola Scialpi. 0.15
Dal 23 Giugno 2022 al 30 Giugno 2022
Lecce
Luogo: Biblioteca Bernardini
Indirizzo: Piazzetta Carducci
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 20.00
E-Mail info: paolascialpi@gmail.com
Sito ufficiale: http://paolascialpi.blogspot.com
La Regione Puglia, il Polo Biblio – Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Piil Cultura, Provincia di Lecce, Città di Lecce danno il patrocinio e presentano 0.15 una mostra di Paola Scialpi, dal 23 al 30 giugno 2022 a Lecce negli spazi della Biblioteca Bernardini a Lecce.
Apertura 23 giugno 2022, alle ore 19.00.
In catalogo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) interventi di Antonio Errico, Lucio Galante, Pietro Marino, Maurizio Nocera. In questa mostra Paola Scialpi si rivolge (eliminando il rosso dai suoi lavori, elemento che ha contraddistinto la produzione dell’artista negli ultimi anni) alla sensibilità pura nell'Arte. Eliminate forma e sostanza della Natura che ormai non offre alcun interesse, esiste ed emerge prepotente la forza dell’essenziale. Il quid, la cosalità degli oggetti in sé non hanno significanti e significati. L'arte è solo pura senza il peso della rappresentazione e del rappresentare.
“Forse lo smarrimento è la prima forma di comprensione dell’arte, la forma essenziale, quella che consente poi ogni altra forma” (Antonio Errico)
“Ciò che è sicuro è che Paola ha cercato nell’arte, cioè nel modo che le è proprio , la risposta ai problemi del vivere” (Lucio Galante)
“Insofferente anche al rigore castigato delle geometrie pure per inseguire fantasmi, evocare inquietudini non esternabili, tracce di fuga verso mondi ignoti” (Pietro Marino)
“L’oggetto in sé non significa nulla, l’arte perviene col suprematismo all’espressione pura, senza rappresentazione” (Maurizio Nocera)
Paola Scialpi - Docente di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Lecce,ha al suo attivo più di quaranta anni di attività artistica. Ha collaborato, mettendo a disposizione le sue competenze, con il “Centro di disturbi alimentari” della ASL di Lecce. Per due anni consecutivi ha tenuto corsi di pittura per detenuti e detenute nel carcere Borgo San Nicola di Lecce. Ha collaborato con il prof. Luigi Perrone dell’ Università del Salento scrivendo un saggio per favorire l’intercultura dal titolo “La linea e il colore simboli universali del linguaggio visuale”. Sempre per l’intercultura, dopo il grande sbarco d’immigrati dall’Albania, nel 2000 ha realizzato una mostra dal titolo “Cerniere” che simboleggiava l’unione e l’accoglienza tra culture. Da sempre la sua pittura parla della donna (prostituzione, violenza, emarginazione conseguenze derivanti da guerre e povertà). Prima dell’undici settembre (assalto alle torri gemelle a New York) ha realizzato undici Crocifissioni esposte successivamente, con il permesso del Vaticano, nella Basilica di Santa Croce a Lecce. La mostra “Countdown”, nel 2002, realizzata anche con il patrocinio del Senato, settore dei Diritti Umani, denunciava con dipinti, fotografie e testimonianze scritte gli orrori della guerra in Iraq. Alcune sue opere erano presenti a Nassiriya mentre si consumava la strage dei nostri carabinieri il 12 novembre 2003. Ha collaborato con Amnesty International ed Emergency di Gino Strada donando opere per fini umanitari. La mostra “Anime di carta” del 2012 è stata dedicata alle donne che subiscono violenza la cui anima si deforma come un foglio di carta stropicciato. La mostra del 2014 “Nero Cavo” ha visto la collaborazione di Stefano Donno con la sua raccolta di poesie e dell’orafo Gianni De Benedittis in collaborazione con la Maison Gattinoni e del Regista Ferzan Ozpetek. Le sue opere sono state esposte in varie città italiane e all’estero (tra cui nel Museo di Ankara in Turchia e alla Broadway Gallery di New York). Tra il 2016 e il 2018 si è dedicata alla realizzazione di libri d’artista, affiancando le sue immagini alle poesie di autori internazionali tra cui il poeta indiano premio nobel Rabindranath Tagore del quale è grande appassionata.
Apertura 23 giugno 2022, alle ore 19.00.
In catalogo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) interventi di Antonio Errico, Lucio Galante, Pietro Marino, Maurizio Nocera. In questa mostra Paola Scialpi si rivolge (eliminando il rosso dai suoi lavori, elemento che ha contraddistinto la produzione dell’artista negli ultimi anni) alla sensibilità pura nell'Arte. Eliminate forma e sostanza della Natura che ormai non offre alcun interesse, esiste ed emerge prepotente la forza dell’essenziale. Il quid, la cosalità degli oggetti in sé non hanno significanti e significati. L'arte è solo pura senza il peso della rappresentazione e del rappresentare.
“Forse lo smarrimento è la prima forma di comprensione dell’arte, la forma essenziale, quella che consente poi ogni altra forma” (Antonio Errico)
“Ciò che è sicuro è che Paola ha cercato nell’arte, cioè nel modo che le è proprio , la risposta ai problemi del vivere” (Lucio Galante)
“Insofferente anche al rigore castigato delle geometrie pure per inseguire fantasmi, evocare inquietudini non esternabili, tracce di fuga verso mondi ignoti” (Pietro Marino)
“L’oggetto in sé non significa nulla, l’arte perviene col suprematismo all’espressione pura, senza rappresentazione” (Maurizio Nocera)
Paola Scialpi - Docente di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Lecce,ha al suo attivo più di quaranta anni di attività artistica. Ha collaborato, mettendo a disposizione le sue competenze, con il “Centro di disturbi alimentari” della ASL di Lecce. Per due anni consecutivi ha tenuto corsi di pittura per detenuti e detenute nel carcere Borgo San Nicola di Lecce. Ha collaborato con il prof. Luigi Perrone dell’ Università del Salento scrivendo un saggio per favorire l’intercultura dal titolo “La linea e il colore simboli universali del linguaggio visuale”. Sempre per l’intercultura, dopo il grande sbarco d’immigrati dall’Albania, nel 2000 ha realizzato una mostra dal titolo “Cerniere” che simboleggiava l’unione e l’accoglienza tra culture. Da sempre la sua pittura parla della donna (prostituzione, violenza, emarginazione conseguenze derivanti da guerre e povertà). Prima dell’undici settembre (assalto alle torri gemelle a New York) ha realizzato undici Crocifissioni esposte successivamente, con il permesso del Vaticano, nella Basilica di Santa Croce a Lecce. La mostra “Countdown”, nel 2002, realizzata anche con il patrocinio del Senato, settore dei Diritti Umani, denunciava con dipinti, fotografie e testimonianze scritte gli orrori della guerra in Iraq. Alcune sue opere erano presenti a Nassiriya mentre si consumava la strage dei nostri carabinieri il 12 novembre 2003. Ha collaborato con Amnesty International ed Emergency di Gino Strada donando opere per fini umanitari. La mostra “Anime di carta” del 2012 è stata dedicata alle donne che subiscono violenza la cui anima si deforma come un foglio di carta stropicciato. La mostra del 2014 “Nero Cavo” ha visto la collaborazione di Stefano Donno con la sua raccolta di poesie e dell’orafo Gianni De Benedittis in collaborazione con la Maison Gattinoni e del Regista Ferzan Ozpetek. Le sue opere sono state esposte in varie città italiane e all’estero (tra cui nel Museo di Ankara in Turchia e alla Broadway Gallery di New York). Tra il 2016 e il 2018 si è dedicata alla realizzazione di libri d’artista, affiancando le sue immagini alle poesie di autori internazionali tra cui il poeta indiano premio nobel Rabindranath Tagore del quale è grande appassionata.
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