ΘΑΛΑΣΣΙΝΑ ΤΟΠΙΑ – PAESAGGI DI MARE. Stratos Kalafatis & Stratis Vogiatzis
Dal 10 Aprile 2022 al 31 Maggio 2022
Lecce
Luogo: Museo Castromediano
Indirizzo: Viale Gallipoli
Orari: dal martedì al venerdì 19-21; il sabato dalle 16 alle 21 e domenica dalle 10 alle 21
Curatori: Afrodite Oikonomidou
Costo del biglietto: Ingresso gratuito su prenotazione e green pass
Telefono per informazioni: +39 0832.37.35.72
Sessantadue opere di due significativi artisti greci che lavorano con la fotografia, Stratos Kalafatise Stratis Vogiatzis, sono al centro del percorso proposto nella mostra PAESAGGI DI MARE - ΘΑΛΑΣΣΙΝΑ ΤΟΠΙΑ, curata da Afrodite Oikonomidou nel Museo Castromediano di Lecce.
La mostra è promossa dalla Presidenza del Consiglio Regionale pugliese, dal Polo biblio-museale di Lecce e dalla Fondazione Ellenica di Cultura in Italia e vede tra i partner la Grecìa Salentina, MIET - Fondazione Culturale della Banca Nazionale Greca, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Ellenica in Italia.
All’inaugurazione parteciperà la Presidente del consiglio regionale Loredana Caponee saranno presenti i due artisti.
In occasione dell’inaugurazione è previsto un evento musicale con due affermati e conosciuti artisti, la cantante greca Vasiliki Karakosta e l’italiano Claudio Prima con la sua BandAdriatica. Il concerto è incentrato sul dialogo musicale tra Grecia e Italia nel segno delle profonde relazioni tra i popoli e le terre che si affacciano sul mare Adriatico. Il programma è dedicato alle poesie musicate di Nikos Kavvadias, considerato il poeta greco del mare e dei marinai, un omaggio che si estende anche alle tradizioni e alla cultura musicale della Grecìa Salentina.
Metafora del viaggio, ma anche spazio di connessione tra terre e culture lontane, luogo poetico e politico: il mare è al centro dell’immaginario di artisti e intellettuali anche nella contemporaneità, come rivelano le opere in mostra dei due artisti selezionate per questo progetto, in stretta connessione con la sezione archeologica omonima – Paesaggi di mare– del Museo.
“Salentini dicti, quod in salo amicitiam fecerint”, ovvero: “Furono chiamati Salentini perché avevano suggellato legami di amicizia in mare”, sostiene Varrone. Per noi questa riflessione del letterato romano è un paradigma per indagare l’archeologia subacquea e il presente come spazi di connessione tra epoche e geografie e per evidenziare il ruolo del Salento quale luogo di accoglienze e partenze, culla di convivenze tra popoli e culture. Ieri come oggi. Si spiega così questa nuova mostra, che ancora una volta connette epoche e linguaggi, storia e storie, Salento e Grecia in un unico flusso che privilegia il dialogo come metodo primario di un percorso.
Stratos Kalafatis presenta il suo progetto Arcipelago, che gli è stato commissionato in occasione della partecipazione greca alla X Biennale di Architettura di Venezia. Curatori e artisti hanno basato la loro ricerca sulla convinzione dello storico Ruggiero Romano che l'Arcipelago sia una città galleggiante. Da questo concetto è stato ispirato il loro tentativo di visualizzare una città diffusa sull'acqua, di indagare l'esperienza di muoversi su strade acquatiche, oltre gli stereotipi architettonici.Fotografie di navi che scompaiono come punti, paesaggi spumeggianti che a volte bruciano dalla luce e a volte sfumano in un blu profondo, oblò che si aprono in una vista inaspettata oppure un gommone sugli scogli, simbolo di sopravvivenza ma anche di perdita in tempi turbolenti, condensano gli interrogativi e le preoccupazioni dietro l'obiettivo fotografico. Luoghi molteplici, microcosmi autosufficienti che si compenetrano nello spazio e nel tempo e rendono concettualmente l'Arcipelago un mondo archetipico.
Stratis Vogiatzis partecipa con uno dei suoi progetti più ambiziosi, la serie fotografica "People of the Sea". Uomini di Mare è un racconto per immagini della vita dei pescatori in nove paesi del Mediterraneo (Grecia, Italia, Egitto, Francia, Libano, Palestina, Spagna, Tunisia, Turchia) e vuole rendere omaggio a questo antico mestiere che sembra non essere cambiato nei secoli. Lavoro duro e noioso ma allo stesso tempo magico, ricco di avversità e rituali che lo trasformano in un'attività quasi sacra.Vogiatzis vive come un grande privilegio l'opportunità di conoscere i loro segreti, di vedere come domano i venti e le onde, di imparare come seguono le rotte del mare, di ascoltare le loro storie incredibili. Con la sua arte e la sua sensibilità, il fotografo trasmette questa esperienza unica in immagini eccellenti, semplici ma piene di energia.
Stratos Kalafatis
Nato nel 1966 a Kavala, nella Grecia settentrionale, Stratos Kalafatis si è laureato in Educazione Fisica all’Università Aristotele di Salonicco, nel 1987. Dal 1991 al 1993 ha studiato fotografia presso l'Istituto d'Arte di Philadelphia negli USA. Al suo ritorno in Grecia, dal 1993 al 1997 ha diretto il Circolo Fotografico di Salonicco con il quale ha organizzato una serie di seminari e mostre. Durante il periodo 1994 -1997 ha fatto parte del Comitato Consultivo per la fondazione del Museo della Fotografia di Salonicco. Nel 2000 è stato nominato Direttore amministrativo del Centro fotografico dell'isola di Skopelos.
Dal 1993 ha realizzato numerosi progetti fotografici che sono stati presentati in vari paesi Europei: Immagini archetipe, Diario 1998-2002, Saga, Arcipelago, Athos-I colori della fedeper i quali sono stati pubblicati i rispettivi volumi dalla casa editrice Agra. Ha ricevuto numerosi premi internazionali e ha partecipato a importanti mostre e manifestazioni culturali come la Biennale di Architettura di Venezia (2006). E’ stato selezionato a rappresentare la Grecia nella grande mostra collettiva Faces Now- il ritratto fotografico in Europa dal 1990 ad oggi. Stratos Kalafatis vive a Salonicco dove lavora come fotografo freelance, docente di fotografia creativa e organizzatore di workshop fotografici.
www.stratoskalafatis.com
Stratis Vogiatzis
Nato nel 1978 sull’isola di Chios, in Grecia, Stratis Vogiatzis ha studiato Economia e Scienze politiche all’Università di Salonicco e Antropologia Sociale ad Amsterdam, dove si è laureato con una tesi sull’infanzia e la violenza politica. Ha lavorato come insegnante in Palestina, come educatore nelle comunità zingare alla periferia di Salonicco e come ricercatore per una ONG di Nuova Delhi. Come fotografo freelance ha realizzato lavori commissionati in vari Paesi del mondo, tra cui Turchia, India, Vietnam, Tanzania, Kosovo, Marocco, Messico e Iran.
Dal 2005 ha deciso di dedicarsi a progetti sociali a lungo-termine. Dopo la sua partecipazione alla Photo Biennale di Salonicco nel 2010, il suo lavoro è stato presentato in una serie di mostre in giro per il mondo (New York, Washington DC, Istanbul, Torino, Trieste, Parigi, Stoccolma). Nel 2011 ha cominciato a produrre film documentari con i quali ha partecipato a vari festival internazionali. Nel 2014 è stato selezionato trai i 24 artisti che hanno rappresentato la Grecia alla grande mostra Nautilus, organizzata al Museo Bozar di Bruxelles in occasione dell’apertura del semestre di Presidenza Greca all’UE. Attualmente lavora alla realizzazione del Caravan Project, un viaggio a bordo di un camper nelle aree più remote della Grecia con lo scopo di documentare e svelare personaggi e storie personali di un mondo che sta scomparendo.
www.stratisvogiatzis.com
Inaugurazione 10 aprile, ore 18.30
La mostra è promossa dalla Presidenza del Consiglio Regionale pugliese, dal Polo biblio-museale di Lecce e dalla Fondazione Ellenica di Cultura in Italia e vede tra i partner la Grecìa Salentina, MIET - Fondazione Culturale della Banca Nazionale Greca, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Ellenica in Italia.
All’inaugurazione parteciperà la Presidente del consiglio regionale Loredana Caponee saranno presenti i due artisti.
In occasione dell’inaugurazione è previsto un evento musicale con due affermati e conosciuti artisti, la cantante greca Vasiliki Karakosta e l’italiano Claudio Prima con la sua BandAdriatica. Il concerto è incentrato sul dialogo musicale tra Grecia e Italia nel segno delle profonde relazioni tra i popoli e le terre che si affacciano sul mare Adriatico. Il programma è dedicato alle poesie musicate di Nikos Kavvadias, considerato il poeta greco del mare e dei marinai, un omaggio che si estende anche alle tradizioni e alla cultura musicale della Grecìa Salentina.
Metafora del viaggio, ma anche spazio di connessione tra terre e culture lontane, luogo poetico e politico: il mare è al centro dell’immaginario di artisti e intellettuali anche nella contemporaneità, come rivelano le opere in mostra dei due artisti selezionate per questo progetto, in stretta connessione con la sezione archeologica omonima – Paesaggi di mare– del Museo.
“Salentini dicti, quod in salo amicitiam fecerint”, ovvero: “Furono chiamati Salentini perché avevano suggellato legami di amicizia in mare”, sostiene Varrone. Per noi questa riflessione del letterato romano è un paradigma per indagare l’archeologia subacquea e il presente come spazi di connessione tra epoche e geografie e per evidenziare il ruolo del Salento quale luogo di accoglienze e partenze, culla di convivenze tra popoli e culture. Ieri come oggi. Si spiega così questa nuova mostra, che ancora una volta connette epoche e linguaggi, storia e storie, Salento e Grecia in un unico flusso che privilegia il dialogo come metodo primario di un percorso.
Stratos Kalafatis presenta il suo progetto Arcipelago, che gli è stato commissionato in occasione della partecipazione greca alla X Biennale di Architettura di Venezia. Curatori e artisti hanno basato la loro ricerca sulla convinzione dello storico Ruggiero Romano che l'Arcipelago sia una città galleggiante. Da questo concetto è stato ispirato il loro tentativo di visualizzare una città diffusa sull'acqua, di indagare l'esperienza di muoversi su strade acquatiche, oltre gli stereotipi architettonici.Fotografie di navi che scompaiono come punti, paesaggi spumeggianti che a volte bruciano dalla luce e a volte sfumano in un blu profondo, oblò che si aprono in una vista inaspettata oppure un gommone sugli scogli, simbolo di sopravvivenza ma anche di perdita in tempi turbolenti, condensano gli interrogativi e le preoccupazioni dietro l'obiettivo fotografico. Luoghi molteplici, microcosmi autosufficienti che si compenetrano nello spazio e nel tempo e rendono concettualmente l'Arcipelago un mondo archetipico.
Stratis Vogiatzis partecipa con uno dei suoi progetti più ambiziosi, la serie fotografica "People of the Sea". Uomini di Mare è un racconto per immagini della vita dei pescatori in nove paesi del Mediterraneo (Grecia, Italia, Egitto, Francia, Libano, Palestina, Spagna, Tunisia, Turchia) e vuole rendere omaggio a questo antico mestiere che sembra non essere cambiato nei secoli. Lavoro duro e noioso ma allo stesso tempo magico, ricco di avversità e rituali che lo trasformano in un'attività quasi sacra.Vogiatzis vive come un grande privilegio l'opportunità di conoscere i loro segreti, di vedere come domano i venti e le onde, di imparare come seguono le rotte del mare, di ascoltare le loro storie incredibili. Con la sua arte e la sua sensibilità, il fotografo trasmette questa esperienza unica in immagini eccellenti, semplici ma piene di energia.
Stratos Kalafatis
Nato nel 1966 a Kavala, nella Grecia settentrionale, Stratos Kalafatis si è laureato in Educazione Fisica all’Università Aristotele di Salonicco, nel 1987. Dal 1991 al 1993 ha studiato fotografia presso l'Istituto d'Arte di Philadelphia negli USA. Al suo ritorno in Grecia, dal 1993 al 1997 ha diretto il Circolo Fotografico di Salonicco con il quale ha organizzato una serie di seminari e mostre. Durante il periodo 1994 -1997 ha fatto parte del Comitato Consultivo per la fondazione del Museo della Fotografia di Salonicco. Nel 2000 è stato nominato Direttore amministrativo del Centro fotografico dell'isola di Skopelos.
Dal 1993 ha realizzato numerosi progetti fotografici che sono stati presentati in vari paesi Europei: Immagini archetipe, Diario 1998-2002, Saga, Arcipelago, Athos-I colori della fedeper i quali sono stati pubblicati i rispettivi volumi dalla casa editrice Agra. Ha ricevuto numerosi premi internazionali e ha partecipato a importanti mostre e manifestazioni culturali come la Biennale di Architettura di Venezia (2006). E’ stato selezionato a rappresentare la Grecia nella grande mostra collettiva Faces Now- il ritratto fotografico in Europa dal 1990 ad oggi. Stratos Kalafatis vive a Salonicco dove lavora come fotografo freelance, docente di fotografia creativa e organizzatore di workshop fotografici.
www.stratoskalafatis.com
Stratis Vogiatzis
Nato nel 1978 sull’isola di Chios, in Grecia, Stratis Vogiatzis ha studiato Economia e Scienze politiche all’Università di Salonicco e Antropologia Sociale ad Amsterdam, dove si è laureato con una tesi sull’infanzia e la violenza politica. Ha lavorato come insegnante in Palestina, come educatore nelle comunità zingare alla periferia di Salonicco e come ricercatore per una ONG di Nuova Delhi. Come fotografo freelance ha realizzato lavori commissionati in vari Paesi del mondo, tra cui Turchia, India, Vietnam, Tanzania, Kosovo, Marocco, Messico e Iran.
Dal 2005 ha deciso di dedicarsi a progetti sociali a lungo-termine. Dopo la sua partecipazione alla Photo Biennale di Salonicco nel 2010, il suo lavoro è stato presentato in una serie di mostre in giro per il mondo (New York, Washington DC, Istanbul, Torino, Trieste, Parigi, Stoccolma). Nel 2011 ha cominciato a produrre film documentari con i quali ha partecipato a vari festival internazionali. Nel 2014 è stato selezionato trai i 24 artisti che hanno rappresentato la Grecia alla grande mostra Nautilus, organizzata al Museo Bozar di Bruxelles in occasione dell’apertura del semestre di Presidenza Greca all’UE. Attualmente lavora alla realizzazione del Caravan Project, un viaggio a bordo di un camper nelle aree più remote della Grecia con lo scopo di documentare e svelare personaggi e storie personali di un mondo che sta scomparendo.
www.stratisvogiatzis.com
Inaugurazione 10 aprile, ore 18.30
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