Alberto Gianfreda. Mirabilia
Dal 26 Luglio 2020 al 31 Agosto 2020
Gallipoli | Lecce
Luogo: Museo Civico “Emanuele Barba”
Indirizzo: via Antonietta De Pace 108
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 / dalle 17 alle 24
Curatori: Lorenzo Madaro
Dopo l’inaugurazione della “Collezione Ravenna”, a partire dal 26 luglio il Museo Civico “Emanuele Barba” ospita la mostra “Mirabilia” dell’artista Alberto Gianfreda, curata da Lorenzo Madaro, criticod’arte e docente di Storia dell’arte all’Accademia di belle arti di Lecce.
L’Amministrazione Comunale di Gallipoli rafforza così la programmazione culturale per la stagione estiva, puntando su progetti di qualità e sul coinvolgimento diretto dei contenitori culturali e del centro storico.
Ad introdurre il progetto, Lorenzo Madaro il quale spiega che “il progetto espositivo dedicato ad Alberto Gianfreda intende creare studiati cortocircuiti visivi e temporali tra la straordinaria collezione delle “meraviglie” del Museo Civico di Gallipoli e l’arte contemporanea, grazie all’allestimento delle sue opere – vasi in ceramica ‘frantumati’ e ricomposti grazie all’ausilio di catene di ferro – a stretto contatto con la collezione del museo.
“L’arte contemporanea progetta il passato”, l’assunto teorizzato da Achille Bonito Oliva è il punto di partenza per una riflessione a maglie larghe che non coinvolge soltanto la collezione in senso stretto, ma anche l’idea contemporanea del museo, piattaforma sempre più orientata verso un confronto dialettico tra le epoche storiche e culturali, economiche e sociali. Inoltre un progetto di questa consistenza potrà certamente rivitalizzare l’afflusso turistico del museo, anche grazie a una comunicazione mirata sulle riviste d’arte contemporanea italiane.
Il fine è il confronto, il dialogo dialettico tra epoche e mondi differenti, che hanno nel display espositivo – e quindi nell’allestimento – un comune denominatore.”
Rispettando totalmente la natura e l’impostazione della collezione e quindi dell’allestimento attuale del museo, il progetto di Gianfreda si pone proprio come attività tesa alla sua stessa valorizzazione, mediante i processi, le pratiche e le visioni della sua ricerca.
Ad ospitare il progetto il Museo Civico inteso come nuova infrastruttura sociale di una realtà che considera la valorizzazione dei beni culturali e ambientali non solo come elemento di attrattività, ma anche come motore di innovazione e crescita interna e soprattutto di coesione sociale.
“Ospitiamo volentieri il progetto dell’artista Alberto Gianfreda perché grazie alla sua arte la nostra città acquisisce un valore inestimabile. L’attuale Amministrazione abbraccia tutti i progetti di qualità, in particolare questo progetto dona alla programmazione estiva della cittò un plus significativo in termini artistici e culturali. Invito i cittadini gallipolini, visitatori e turisti a visitare il nostro museo e a scoprire questa straordinaria esposizione: una squisita occasione di crescita collettiva” dichiara il Sindaco Stefano Minerva.
Alberto Gianfreda nasce a Desio (MB) nel 1981. Nel 2003 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si specializza nel 2005 in Arti e Antropologia del Sacro, per completare la formazione al TAM sotto la direzione di Nunzio Di Stefano. Dal 2005 collabora con l’Accademia di Belle arti di Brera di Milano presso la quale è attualmente docente di Tecniche per la scultura.
Gianfreda dedica studio e ricerca al linguaggio della scultura, indagando le connessioni tra i temi della resilienza e dell’identità. Cerca nella capacità di adattamento della materia, attraverso sistemi di assemblaggio mobili, irripetibili variazioni formali che rendono la scultura unica in uno specifico momento. La medesima capacità di adattamento della forma si ripropone in una scala più ampia che declina e verifica il linguaggio stesso della scultura con contesti differenti, fisici e tematici che vanno dallo spazio pubblico al sistema dell’arte, dallo spazio del sacro a quello dell’impresa. Negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione all’individuazione di strumenti che permettono dialoghi disciplinari. Le due recenti pubblicazioni Sculpture Architecture, metodologie incrociate per il territorio e Open Source, mobilita, moltiplicazioni, inserimenti indagano i temi del dialogo tra discipline per l’impiego della scultura nei processi di pianificazione urbana, proponendo una riflessione inedita sulla funzione pubblica dell’arte.
Tra le personali Open Source / mobilità, moltiplicazione, inserimenti presso la Casa Museo Messina a Milano e Sculpture_Détour a Lugano da Perlartecontemporanea. Nel 2014 Earthquake presso il Museo Canova di Possagno e la sede milanese di Banca Sistema. Da segnalare inoltre Scultura, paesaggio e architettura allo spazio Heart di Vimercate nel 2012 e Frequenze presso la Leo Galleries di Monza nel 2010. Da segnalare tra le collettive la mostra/workshop nel 2009 Realpresence 8 al Castello di Rivoli, nel 2010 la Biennale internazionale di Scultura della Regione Piemonte. Nello stesso anno vince OPEN 13 che lo porta ad ArteLaguna alle Nappe dell’Arsenale sempre a Venezia. Nel 2014 è presente nella collettiva SmartRiso a Palazzo Riso di Palermo e nel 2015 alla Fondazione Orestiadi di Gibellina nella mostra Resilienza Italiana. Nello stesso anno è invitato alla Biennale giovani di Monza e vince il premio Giovani all’Accademia Nazionale di San Luca.
Tra le opere pubbliche recenti Tavola di condivisione attualmente collocata a Palazzo Lombardia, Milano e l’altare e l’ambone per la chiesa dei Tolentini a Venezia e altre conservate al MIC (Museo Internazionale della Ceramica di Faenza) e Palazzo delle Paure (Museo Arte contemporanea di Lecco). Nel 2014 fonda assieme ad un gruppo di altri artisti e la curatrice Ilaria Bignotti il movimento Resilienza italiana.
L’inaugurazione della mostra è prevista il 26 luglio alle ore 19.30
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