Voto e Libertà. Il movimento delle suffragette inglesi
Dal 08 Marzo 2016 al 15 Marzo 2016
Sabaudia | Latina
Luogo: Sala espositiva del Museo Emilio Greco
Indirizzo: piazza del Comune
Curatori: Alessandro Luigi Perna
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura Turismo e Spettacolo - Comune di Sabaudia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0773 514258-259
E-Mail info: cultura@comune.sabaudia.latina.it
Martedì 8 marzo 2016 alle ore 17.00, in occasione della giornata dedicata alle donne, apre al Museo “Emilio Greco” di Sabaudia la mostra “Voto e Libertà – Il movimento delle suffragette inglesi”. In programma fino al 15 marzo, organizzata dall’Assessorato alla Cultura Turismo e Spettacolo del Comune di Sabaudia nella persona dell'Assessore Marilena Gelardi, l’esposizione racconta la parabola storica del movimento femminile inglese tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 attraverso rare immagini provenienti dagli archivi inglesi Heritages Images, Mary Evans e Top Foto, distribuiti in Italia dall’agenzia giornalistica fotografica A.G.F. di Roma. Prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose e curata da Alessandro Luigi Perna, la mostra “Voto e Libertà”, lungi dall’essere esaustiva sull’argomento, vuole però mostrare tutta la passione e la drammaticità di quella che fu la lotta delle donne inglesi per ottenere il diritto a votare. Composta da circa 40 fotografie, l’esposizione è stata realizzata nell’ambito di History & Photography, un progetto che ha come obiettivi raccontare con la fotografia la storia delle società contemporanee e valorizzare e rendere fruibili al grande pubblico e ai più giovani, anche attraverso foto proiezioni in scuole e università, i tantissimi archivi fotografici storici italiani e internazionali che, pur conservando immagini di grande valore artistico e documentale, sono spesso sconosciuti perfino agli addetti ai lavori.
“E' con grande soddisfazione – afferma l'Assessore – che quest'anno proponiamo un'attività culturale che sottolinea l'impegno civile e politico di un gruppo di donne che con il loro coraggio hanno segnato la strada che ha permesso a tutto il mondo femminile di avere un diritto civile assolutamente imprescindibile per un paese che voglia definirsi civile e democratico”.
Il termine “suffragette” fu coniato per la prima volta dal giornale inglese Daily Mail come etichetta denigratoria delle militanti del movimento femminile che tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 chiedeva il suffragio, cioè il diritto di voto, anche per le donne. Ma invece di respingerlo, le militanti se ne fregiarono e presero a riferirsi alle loro compagne negli stessi termini. A chiedere uguaglianza nei diritti politici con gli uomini erano soprattutto donne provenienti dalla media borghesia, sempre più emancipate culturalmente ma frustrate dalla loro condizione economica e sociale. Alla richiesta del voto infatti affiancavano anche la rivendicazione di pari diritti civili e la possibilità di svolgere le stesse professioni degli uomini. Il movimento si sviluppò velocemente in tutti i paesi di cultura anglosassone e in particolare in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Ma se in America il movimento ebbe sempre caratteri pacifici, in Inghilterra si radicalizzò e assunse forma anche violente. Assistendo spesso alla repressione fisica delle loro manifestazioni con cariche della polizia e arresti, le suffragette inglesi passarono infatti a forme di protesta più cruente danneggiando, durante la cosiddetta “Guerra delle Vetrine” del 1912, moltissimi negozi di Londra con sassi, spranghe e perfino piccoli ordigni esplosivi. Nel 1913 il movimento inglese delle suffragette ebbe anche la sua prima martire: la giovane Emily Davinson, che fu travolta e uccisa da un cavallo di Re Giorgio V mentre cercava di afferrarne le redini durante una manifestazione al Derby di Epsom. Le militanti in carcere, a seguito di quell’episodio, iniziarono uno sciopero della fame che scosse il Paese, anche per le violenze che subirono durante i tentativi di alimentazione forzata imposti alle prigioniere dalle autorità inglesi. Le suffragette vinsero la loro guerra 5 anni più tardi: nel 1918 il Parlamento britannico approvò infatti la proposta di diritto di voto limitato alle mogli dei capifamiglia al di sopra dei 30 anni. E infine il 2 luglio 1928 il suffragio fu esteso a tutte le donne.
Alessandro Luigi Perna (www.alessandroluigiperna.com) è un giornalista e un consulente che dedica molta della sua attività professionale alla fotografia storica e contemporanea. È specializzato nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. In curriculum ha alcuni volumi fotografici e decine di mostre realizzate con enti pubblici e privati. È stato co-ideatore e co-curatore delle prime tre edizioni di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Torino e Biella, curatore della sezione fotografica del festival Urbana di Biella e ideatore, curatore e co-produttore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano. Da qualche anno con il progetto History & Photography, realizzato in partnership con Eff&Ci – Facciamo Cose, racconta la storia della fotografia e del mondo contemporaneo sia al grande pubblico che ai ragazzi delle scuole con mostre e foto-proiezioni.
Orari:
Dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalle 10 .00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
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