Florilegio le Muse. La fotografia di Paola Acciarino in sinergia con la musica
Dal 09 Giugno 2015 al 15 Giugno 2015
Latina
Luogo: Auditorium Roffredo Caetani
Indirizzo: via Ezio 32
Orari: dal lunedì al sabato dalle 10,30 alle 19,30
Curatori: Fabio D'Achille
Enti promotori:
- MAD Museo d'Arte Diffusa
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 393.3242424
E-Mail info: eventi@madarte.it
Sito ufficiale: http://www.madarte.it
La Galleria Musicale d’Arte Contemporanea/Auditorium del Conservatorio di Latina accoglierà il vernissage di una mostra -a cura di Fabio D’Achille- che racconta la professionalità, la ricerca, lo sviluppo di un progetto fotografico di Paola Acciarino nato nel 2013 e articolato sino ad oggi con una passione mai travolgente ma trepidante, sospesa tra un’incertezza quasi schiva e un desiderio intimamente custodito di un trasporto sensoriale quasi estatico, delicato; uno sguardo, una mano, un gesto appena accennato di giovanissime figure eteree, immerse in una natura candida e amena, paiono anelare o forse sarebbe più esatto dire vivere un amore che poco ha a che vedere con l’oggetto del sentimento ma che piuttosto sembra aleggiare nell’evanescenza di sogni indefiniti eppure supportati dal contatto tra le giovanissime donne e i fiori, portatori forse di elementi simbolici legati al femminino e ai disparati significati che dalle culture più antiche e geograficamente distanti sono sempre stati attribuiti a rose, gerbere, anthurium, tulipani. Oppure, al di là di sovrastrutture simboliche, le istantanee dal carattere pittorico e dall’atmosfera intimista potrebbero suscitare interrogativi e dubbi su quella che comunemente viene definita realtà: l’artista, a proposito di questo lavoro che può essere concepito come un‘installazione fotografica nata per caso, parla di un “tempo idilliaco perduto, rarefatto, adolescenziale. E c’è sempre l’agguato della vita adulta”. Difficile stabilire se si tratti di un tempo travisato da ricordi sbiaditi, dal ruolo spesso ingannevole della memoria, da nostalgie illusorie. Negli scatti meno recenti i fiori sono gli unici protagonisti della scena dal fondale nero che insieme al trattamento luministico conferisce monumentalità, profondità e plasticità ai soggetti, dona loro spessore e imponente corporeità, che, nelle ultime opere, lascia il posto a un linguaggio più lirico, delicato; una dicotomia che rende difficile discernere a chi spetti il ruolo delle Muse, se ai fiori o alle donne, chi ispiri chi nell’atto della creazione, che forse scaturisce da un’interazione tra micro e macrocosmo e tra chi è dietro e chi davanti l’obiettivo. (Laura Cianfarani) I prossimi concerti, sempre in sinergia con “Florilegio le Muse” si svolgeranno giovedì 4, martedì 9 e giovedì 11 giugno.
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