Contemporanea 2022
Dal 31 Luglio 2022 al 31 Dicembre 2022
Tagliacozzo | L'Aquila
Luogo: Palazzo Ducale Orsini – Colonna
Indirizzo: Via San Cosma
Orari: 10:30/12:30 – 16:30/19:30 (mese di agosto)
Curatori: Paolo De Grandis e Carlotta Scarpa
E-Mail info: contemporanea@comune.tagliacozzo.aq.it
Sito ufficiale: http://www.contemporanea-art.it
Il 31 luglio, nelle splendide sale del Palazzo Ducale Orsini – Colonna di Tagliacozzo, inaugura Contemporanea 2022, la nona edizione della rassegna di arti figurative contemporanee diretta dall’artista Emanuele Moretti, con le due mostre esperienziali, che si sviluppano in due distinti percorsi del Palazzo Ducale, “Invito a Palazzo. Mecenatismi” a cura di L. Pratesi e M. Bassan di Spazio Taverna, con gli artisti Alfredo Pirri, Eugenio Tibaldi, Alice Paltrinieri, Giulio Bensasson, Antonio Della Guardia; “Camere d’Artista” a cura di Arianna Sera di Spazio Hangar con gli artisti Emanuele Moretti, Gaia Scaramella, Elisa Selli, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila e l’esposizione delle opere selezionate degli studenti Serena Ciccone, Riccardo Ruffini, Satya Forte.
L’evento è promosso dal Comune della Città di Tagliacozzo, realizzato anche grazie al contributo dalla Regione Abruzzo, della Fondazione Carispaq e della BCC di Roma, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, Spazio Taverna e Spazio Hangar di Roma e l’Associazione Culturale ARTEiX. Rientra nel 38° Festival Internazionale di Mezza Estate (FIME), di Tagliacozzo.
Invito a Palazzo. Mecenatismi è un evento incentrato sulla riapertura dell’ala nord dell’edifico storico più importante della Città marsicana: il Palazzo Orsini-Colonna, ampliato in stile rinascimentale nel XV secolo su un preesistente edificio medievale, dal Conte Roberto Orsini, come residenza gentilizia della famiglia Orsini, passata poi ai Colonna. Il Conte, intorno al 1465, aggiunge il secondo piano e amplia il cortile d’onore e commissiona al pittore Lorenzo da Viterbo la decorazione ad affresco della cappellina e della loggia con i ritratti degli Uomini Illustri, su modello della omonima sala affrescata da Masolino da Panicale nel palazzo romano degli Orsini (purtroppo andata perduta), attualmente appunto Palazzo Taverna.
Il collegamento storico e simbolico tra le due residenze nobiliari (la romana e la tagliacozzese) è la motivazione principale dell’evento proposto, che rinsalda la pratica della committenza rinascimentale con il mecenatismo contemporaneo, promosso da Spazio Taverna.
Così, all’interno di un importante piano di recupero del Palazzo, promosso dal Sindaco della Città di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio edal Direttore artistico di Contemporanea Emanuele Moretti, l’ala artisticamente più rilevante viene restituita alla città per diventare sede del Museo civico, destinato ad accogliere, oltre che le memorie del luogo, anche opere d’arte contemporanee, installazioni, mostre personali o collettive.
In questo importante processo, la mostra Invito a Palazzo. Mecenatismi costituisce un momento privilegiato di confronto e di riflessione sul rapporto tra arte e committenza, conservazione e valorizzazione del monumento, inteso come spazio destinato, non solo a contemplare le opere d’arte del passato, ma piuttosto come luogo dove, grazie al confronto con i linguaggi artistici del presente, si possano generare nuovi significati e diverse letture della storia dell’arte.
Per l’occasione di Contemporanea 2022 è stato creato un percorso alternativo che, transitando per il Cortile d’Arme, arriva fino al secondo piano del Palazzo, attraversando il panoramico loggiato un tempo affrescato con la teoria degli uomini illustri, opera di Lorenzo da Viterbo. Questi affreschi, oggi rimossi, sono conservati nel museo del Castello di Celano, e sono un certo collegamento quattrocentesco tra la residenza romana e quella tagliacozzese poiché testimoniano un apparato iconografico comune, teso a celebrare le virtù politiche degli Orsini, stirpe di abili condottieri. Il pubblico che visiterà la mostra sarà dunque accolto negli ambienti del piano terreno, dove in un’unica sala saranno riunite le opere dei cinque artisti “che invitano” al Palazzo: Giulio Bensanson, Antonio Della Guardia, Alice Paltrinieri, Alfredo Pirri ed Eugenio Tibaldi.
Una volta saliti al primo piano, una sezione della mostra racconta il luogo, la sua storia e la sua evoluzione nel tempo, prima di entrare nell’opera di Alfredo Pirri, che ha costruito un passaggio tra passato e futuro. Si tratta di una sorta di soglia simbolica che permette al pubblico di osservare l’evoluzione del cantiere di restauro prima di accedere alla Cappella palatina, affrescata intorno al 1465 dal pittore rinascimentale Lorenzo da Viterbo, allievo di Piero della Francesca e vicino a Benozzo Gozzoli, che ha decorato il luogo su commissione del conte Roberto Orsini.
Alle pareti del piccolo ma prezioso ambiente sono raffigurate le Storie della Vergine, dove l’artista ha inserito, all’interno delle immagini sacre, una serie di dettagli legati alla storia del palazzo, sottolineati dallo storico dell’arte Gerardo de Simone, autore del testo pubblicato all’interno della guida alla mostra, distribuita gratuitamente ai visitatori.
Nella Cappella verranno presentati, tra il 25 luglio e il 31 ottobre, a rotazione, gli interventi dei quattro artisti: Giulio Bensansson, Alice Paltrinieri, Antonio della Guardia ed Eugenio Tibaldi, in relazione con l’apparato decorativo e l’atmosfera del Palazzo, per creare inedite e originali connessioni tra passato e presente.
Camere d’artista, invece, è il percorso espositivo che si sviluppa nell’ala sud del Palazzo Ducale con ingresso dal Cortile Nobile, curata da Arianna Sera di Spazio Hangar - Nuovo Laboratorio Sperimentale d’Arte. L’Ala sud, restaurata nei primi anni 2000, è stata riaperta al pubblico grazie alla lungimiranza del Direttore Artistico Emanuele Moretti per rendere vivibili, visitabili ed accessibili gli spazi, in pieno abbandono, del prestigioso edificio storico. Palazzo Ducale è la sede di Contemporanea, gestita dall’Associazione ARTEiX, da tre anni.
Contemporanea 22 Lab. si inserisce in un contesto urbano e culturale particolarmente stimolante, il cui palcoscenico, Palazzo Ducale, costituisce una sfida per gli artisti invitati. Nel panorama culturale moderno, caratterizzato dall’incontro tra l’antico e il contemporaneo, è fondamentale per gli artisti il connubio che si instaura tra le opere realizzate ex novo e i luoghi ospitanti. Il Palazzo, da tre edizioni, è protagonista indiscusso di dibattiti culturali e curatoriali, affrontando le sfide che il presente, nella sua totalità gli pone rendendo omaggio agli ambienti delle storiche famiglie che per secoli lo hanno abitato.
“Camere d’artista” è al contempo una collettiva e una personale, in cui gli artisti sono stati chiamati ad intervenire, senza un tema apparentemente decifrato, esponendo opere in parte site-specific in dialogo con la storicità del luogo che le ospita. Ogni stanza è una finestra dal quale poter sbirciare all’interno della mente dei singoli artisti; ogni finestra ha la sua angolazione e la sua visuale, in cui l’osservatore esterno può dedurre, capire o addirittura fraintendere le verità celate, una camera di decompressione mentale e spirituale. Le stanze sono studiate come grandi camere encefaliche, in cui l’artista ha piena libertà di movimento creativo includendo nella propria ricerca qualsiasi mezzo artistico.
Per arrivare a comprendere il pensiero, in particolar modo quello inconscio e irrazionale, è stato dato appositamente loro un lasso di tempo breve per la realizzazione dei lavori. Un esperimento sociale nel quale gli artisti sono diventati spettatori del grande palcoscenico filosofico di cui solitamente sono i registi. Il visitatore è perciò invitato ad attraversare lo spazio fisicamente, ma soprattutto sensorialmente.
L’invito che viene rivolto ad ogni spettatore non è quello di soffermarsi solo sul piano estetico dell’opera d’arte, trattandosi di opere intime e subconsce, ma soprattutto sulle impressioni che ogni singola stanza ha suscitato, nel pieno rispetto del pensiero ideologico e critico dell’artista coinvolto. “Camere d’artista” è un viaggio sensoriale, intimo e al contempo criptico, un unicum tra spettatore e artista. Si avrà la possibilità di entrare nelle camere di Gaia Sacaramella, Elisa Selli ed Emanuele Moretti.
Contemporanea 22 Lab. per questa nona edizione, collabora con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila e vede esposte le opere degli studenti Serena Ciccone, Riccardo Ruffini, Satya Forte.
La mostra, visitabile gratuitamente fino al 31 dicembre 2022, sarà accompagnata da un catalogo delle opere fotografate da Giorgio Benni, corredate dai testi del Sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio, del Direttore Artistico Emanuele Moretti, dei curatori Pratesi e Bassan di Spazio Taverna, della curatrice Arianna Sera di Spazio Hangar e della Prof.ssa Maria D'Alesio Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.
L’evento è promosso dal Comune della Città di Tagliacozzo, realizzato anche grazie al contributo dalla Regione Abruzzo, della Fondazione Carispaq e della BCC di Roma, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, Spazio Taverna e Spazio Hangar di Roma e l’Associazione Culturale ARTEiX. Rientra nel 38° Festival Internazionale di Mezza Estate (FIME), di Tagliacozzo.
Invito a Palazzo. Mecenatismi è un evento incentrato sulla riapertura dell’ala nord dell’edifico storico più importante della Città marsicana: il Palazzo Orsini-Colonna, ampliato in stile rinascimentale nel XV secolo su un preesistente edificio medievale, dal Conte Roberto Orsini, come residenza gentilizia della famiglia Orsini, passata poi ai Colonna. Il Conte, intorno al 1465, aggiunge il secondo piano e amplia il cortile d’onore e commissiona al pittore Lorenzo da Viterbo la decorazione ad affresco della cappellina e della loggia con i ritratti degli Uomini Illustri, su modello della omonima sala affrescata da Masolino da Panicale nel palazzo romano degli Orsini (purtroppo andata perduta), attualmente appunto Palazzo Taverna.
Il collegamento storico e simbolico tra le due residenze nobiliari (la romana e la tagliacozzese) è la motivazione principale dell’evento proposto, che rinsalda la pratica della committenza rinascimentale con il mecenatismo contemporaneo, promosso da Spazio Taverna.
Così, all’interno di un importante piano di recupero del Palazzo, promosso dal Sindaco della Città di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio edal Direttore artistico di Contemporanea Emanuele Moretti, l’ala artisticamente più rilevante viene restituita alla città per diventare sede del Museo civico, destinato ad accogliere, oltre che le memorie del luogo, anche opere d’arte contemporanee, installazioni, mostre personali o collettive.
In questo importante processo, la mostra Invito a Palazzo. Mecenatismi costituisce un momento privilegiato di confronto e di riflessione sul rapporto tra arte e committenza, conservazione e valorizzazione del monumento, inteso come spazio destinato, non solo a contemplare le opere d’arte del passato, ma piuttosto come luogo dove, grazie al confronto con i linguaggi artistici del presente, si possano generare nuovi significati e diverse letture della storia dell’arte.
Per l’occasione di Contemporanea 2022 è stato creato un percorso alternativo che, transitando per il Cortile d’Arme, arriva fino al secondo piano del Palazzo, attraversando il panoramico loggiato un tempo affrescato con la teoria degli uomini illustri, opera di Lorenzo da Viterbo. Questi affreschi, oggi rimossi, sono conservati nel museo del Castello di Celano, e sono un certo collegamento quattrocentesco tra la residenza romana e quella tagliacozzese poiché testimoniano un apparato iconografico comune, teso a celebrare le virtù politiche degli Orsini, stirpe di abili condottieri. Il pubblico che visiterà la mostra sarà dunque accolto negli ambienti del piano terreno, dove in un’unica sala saranno riunite le opere dei cinque artisti “che invitano” al Palazzo: Giulio Bensanson, Antonio Della Guardia, Alice Paltrinieri, Alfredo Pirri ed Eugenio Tibaldi.
Una volta saliti al primo piano, una sezione della mostra racconta il luogo, la sua storia e la sua evoluzione nel tempo, prima di entrare nell’opera di Alfredo Pirri, che ha costruito un passaggio tra passato e futuro. Si tratta di una sorta di soglia simbolica che permette al pubblico di osservare l’evoluzione del cantiere di restauro prima di accedere alla Cappella palatina, affrescata intorno al 1465 dal pittore rinascimentale Lorenzo da Viterbo, allievo di Piero della Francesca e vicino a Benozzo Gozzoli, che ha decorato il luogo su commissione del conte Roberto Orsini.
Alle pareti del piccolo ma prezioso ambiente sono raffigurate le Storie della Vergine, dove l’artista ha inserito, all’interno delle immagini sacre, una serie di dettagli legati alla storia del palazzo, sottolineati dallo storico dell’arte Gerardo de Simone, autore del testo pubblicato all’interno della guida alla mostra, distribuita gratuitamente ai visitatori.
Nella Cappella verranno presentati, tra il 25 luglio e il 31 ottobre, a rotazione, gli interventi dei quattro artisti: Giulio Bensansson, Alice Paltrinieri, Antonio della Guardia ed Eugenio Tibaldi, in relazione con l’apparato decorativo e l’atmosfera del Palazzo, per creare inedite e originali connessioni tra passato e presente.
Camere d’artista, invece, è il percorso espositivo che si sviluppa nell’ala sud del Palazzo Ducale con ingresso dal Cortile Nobile, curata da Arianna Sera di Spazio Hangar - Nuovo Laboratorio Sperimentale d’Arte. L’Ala sud, restaurata nei primi anni 2000, è stata riaperta al pubblico grazie alla lungimiranza del Direttore Artistico Emanuele Moretti per rendere vivibili, visitabili ed accessibili gli spazi, in pieno abbandono, del prestigioso edificio storico. Palazzo Ducale è la sede di Contemporanea, gestita dall’Associazione ARTEiX, da tre anni.
Contemporanea 22 Lab. si inserisce in un contesto urbano e culturale particolarmente stimolante, il cui palcoscenico, Palazzo Ducale, costituisce una sfida per gli artisti invitati. Nel panorama culturale moderno, caratterizzato dall’incontro tra l’antico e il contemporaneo, è fondamentale per gli artisti il connubio che si instaura tra le opere realizzate ex novo e i luoghi ospitanti. Il Palazzo, da tre edizioni, è protagonista indiscusso di dibattiti culturali e curatoriali, affrontando le sfide che il presente, nella sua totalità gli pone rendendo omaggio agli ambienti delle storiche famiglie che per secoli lo hanno abitato.
“Camere d’artista” è al contempo una collettiva e una personale, in cui gli artisti sono stati chiamati ad intervenire, senza un tema apparentemente decifrato, esponendo opere in parte site-specific in dialogo con la storicità del luogo che le ospita. Ogni stanza è una finestra dal quale poter sbirciare all’interno della mente dei singoli artisti; ogni finestra ha la sua angolazione e la sua visuale, in cui l’osservatore esterno può dedurre, capire o addirittura fraintendere le verità celate, una camera di decompressione mentale e spirituale. Le stanze sono studiate come grandi camere encefaliche, in cui l’artista ha piena libertà di movimento creativo includendo nella propria ricerca qualsiasi mezzo artistico.
Per arrivare a comprendere il pensiero, in particolar modo quello inconscio e irrazionale, è stato dato appositamente loro un lasso di tempo breve per la realizzazione dei lavori. Un esperimento sociale nel quale gli artisti sono diventati spettatori del grande palcoscenico filosofico di cui solitamente sono i registi. Il visitatore è perciò invitato ad attraversare lo spazio fisicamente, ma soprattutto sensorialmente.
L’invito che viene rivolto ad ogni spettatore non è quello di soffermarsi solo sul piano estetico dell’opera d’arte, trattandosi di opere intime e subconsce, ma soprattutto sulle impressioni che ogni singola stanza ha suscitato, nel pieno rispetto del pensiero ideologico e critico dell’artista coinvolto. “Camere d’artista” è un viaggio sensoriale, intimo e al contempo criptico, un unicum tra spettatore e artista. Si avrà la possibilità di entrare nelle camere di Gaia Sacaramella, Elisa Selli ed Emanuele Moretti.
Contemporanea 22 Lab. per questa nona edizione, collabora con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila e vede esposte le opere degli studenti Serena Ciccone, Riccardo Ruffini, Satya Forte.
La mostra, visitabile gratuitamente fino al 31 dicembre 2022, sarà accompagnata da un catalogo delle opere fotografate da Giorgio Benni, corredate dai testi del Sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio, del Direttore Artistico Emanuele Moretti, dei curatori Pratesi e Bassan di Spazio Taverna, della curatrice Arianna Sera di Spazio Hangar e della Prof.ssa Maria D'Alesio Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila.
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