Midnight
Dal 25 Luglio 2024 al 29 Settembre 2024
Follonica | Grosseto
Luogo: Pinacoteca Civica
Indirizzo: Piazza del Popolo ½
Curatori: Street Levels Gallery
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.streetlevelsgallery.com
L’individuo, inteso come l’essere Io, con le sue complessità e le sue molteplici identità in bilico tra visibile e invisibile, è il tema sul quale si sviluppa la mostra Midnight di Nian e Bifido, in esposizione alla Pinacoteca Civica di Follonica da giovedì 25 luglio a domenica 29 settembre 2024. Curata dalla galleria fiorentina Street Levels Gallery, la mostra è il frutto di un progetto collaborativo tra i due artisti, una pittrice e un fotografo. Le loro opere prendono vita attraverso la fusione tra due diverse tecniche artistiche, la pittura e la fotografia, per creare opere che vanno oltre i confini delle forme d'arte tradizionali, e per instaurare un dialogo unico e coinvolgente con lo spettatore.
Dopo anni di collaborazione e sperimentazione artistica, Nian e Bifido realizzano nelle opere fortemente poetiche di Midnight la loro ricerca sull’identità e sul rapporto fra visibile e invisibile, concentrandosi sul sogno e tutto ciò che, pur non avendo né nome né forma, spesso indirizza l’esistenza di un individuo.
Il processo creativo inizia con i ritratti fotografici realizzati da Bifido, scatti che mostrano il contingente, catturando le espressioni e le caratteristiche uniche delle persone che posano davanti all’obiettivo. Interviene poi Nian, che inserisce, ricava e arricchisce le immagini dipingendo un invisibile non dichiarato, elementi o animali che trovano dimora nei volti ritratti, emergendo grazie alla dimensione notturna. Un gioco di forme e sovrapposizioni crea un effetto visivo e simbolico suggestivo, trasformando i volti quasi in delle maschere: metafore delle diverse sfaccettature e identità che coesistono nell’Io.
Le opere di Midnight accompagnano lo spettatore in un’atmosfera onirica e crepuscolare, che permette la libera manifestazione anche ai lati più oscuri e meno manifesti di ogni individuo. Le opere, veri e propri manufatti ibridi, si sviluppano seguendo due filoni rappresentativi: nel primo i volti si popolano di animali e figure fantastiche, creature che abitano gli individui e contribuiscono a realizzare l’unicum della nostra identità. Sono tratti dell’inconscio e della nostra sfera invisibile, ai quali la pittura dà forma e concretezza. La seconda serie di opere suggerisce una lettura diversa: qui la pittura disgrega il soggetto sciogliendo ogni forma in un magma cromatico e materico. L’inconscio svela la materia grezza dell’essere umano, che si manifesta in una forma di caos primordiale in uno stato di perenne potenza creatrice.
Midnight cattura l'attenzione dello spettatore, invitandolo a esplorare le profondità e le sfaccettature dell’individuo attraverso l'incontro tra la realtà fotografica e l'espressività della pittura.
Nian
Classe 1990, Nian è una giovane artista poliedrica che opera sul territorio nazionale. Dopo aver studiato Pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze, attualmente frequenta un percorso di studi in Arte Terapia, implementando il suo lavoro attraverso diversi progetti: dal dipinto all’illustrazione, dal collage agli interventi murali. Inoltre, da qualche anno, organizza laboratori per bambini sul tema del riciclo creativo e di pittura murale. Il suo lavoro si distingue per la ricerca continua di un possibile futuro sostenibile, in equilibrio con la natura e i suoi ritmi.
Bifido
Nato nel sud Italia, tra un vulcano e il mare, ha avuto la letteratura come prima fidanzata e quando ha deciso di iscriversi all’università, l’ha fatto per amore di essa.
L'amore per le lettere continua ancora oggi (soprattutto la C e la Z), ma si sente più a suo agio con le immagini, e cerca di utilizzare la fotografia per scrivere le sue poesie.
In realtà, la tecnica fotografica in sé non l'ha veramente conquistato fino a quando non ha iniziato a stampare e utilizzare i suoi ritratti in strada. Da questo punto di vista, il suo rapporto con la fotografia è in continua metamorfosi. La foto in strada, come tutta l’arte fatta nello spazio pubblico, è una deviazione nella vita delle persone, un incidente che interrompe la quotidianità dello sguardo imponendo un mutamento di prospettiva.
Non importa cosa pensa chi si imbatte in un suo lavoro per strada, ma è più importante che quel soggetto che ha di fronte si imponga come una domanda.
Fare arte e farla in strada è il suo modo di giocare, con la vita e con il mondo, le sue convinzioni e convenzioni.
Quello che fa è un'esigenza. Crescere è inevitabile, ma dimenticarsi di giocare è un destino a cui l'artista non si rassegna e l'arte è il suo modo per non smettere. Quello che fa ha qualcosa di infantile, animato da un istinto di gioco, come un costruttore di castelli di sabbia in riva al mare: lui crea, il mare distrugge, lui di nuovo crea.
Dopo anni di collaborazione e sperimentazione artistica, Nian e Bifido realizzano nelle opere fortemente poetiche di Midnight la loro ricerca sull’identità e sul rapporto fra visibile e invisibile, concentrandosi sul sogno e tutto ciò che, pur non avendo né nome né forma, spesso indirizza l’esistenza di un individuo.
Il processo creativo inizia con i ritratti fotografici realizzati da Bifido, scatti che mostrano il contingente, catturando le espressioni e le caratteristiche uniche delle persone che posano davanti all’obiettivo. Interviene poi Nian, che inserisce, ricava e arricchisce le immagini dipingendo un invisibile non dichiarato, elementi o animali che trovano dimora nei volti ritratti, emergendo grazie alla dimensione notturna. Un gioco di forme e sovrapposizioni crea un effetto visivo e simbolico suggestivo, trasformando i volti quasi in delle maschere: metafore delle diverse sfaccettature e identità che coesistono nell’Io.
Le opere di Midnight accompagnano lo spettatore in un’atmosfera onirica e crepuscolare, che permette la libera manifestazione anche ai lati più oscuri e meno manifesti di ogni individuo. Le opere, veri e propri manufatti ibridi, si sviluppano seguendo due filoni rappresentativi: nel primo i volti si popolano di animali e figure fantastiche, creature che abitano gli individui e contribuiscono a realizzare l’unicum della nostra identità. Sono tratti dell’inconscio e della nostra sfera invisibile, ai quali la pittura dà forma e concretezza. La seconda serie di opere suggerisce una lettura diversa: qui la pittura disgrega il soggetto sciogliendo ogni forma in un magma cromatico e materico. L’inconscio svela la materia grezza dell’essere umano, che si manifesta in una forma di caos primordiale in uno stato di perenne potenza creatrice.
Midnight cattura l'attenzione dello spettatore, invitandolo a esplorare le profondità e le sfaccettature dell’individuo attraverso l'incontro tra la realtà fotografica e l'espressività della pittura.
Nian
Classe 1990, Nian è una giovane artista poliedrica che opera sul territorio nazionale. Dopo aver studiato Pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze, attualmente frequenta un percorso di studi in Arte Terapia, implementando il suo lavoro attraverso diversi progetti: dal dipinto all’illustrazione, dal collage agli interventi murali. Inoltre, da qualche anno, organizza laboratori per bambini sul tema del riciclo creativo e di pittura murale. Il suo lavoro si distingue per la ricerca continua di un possibile futuro sostenibile, in equilibrio con la natura e i suoi ritmi.
Bifido
Nato nel sud Italia, tra un vulcano e il mare, ha avuto la letteratura come prima fidanzata e quando ha deciso di iscriversi all’università, l’ha fatto per amore di essa.
L'amore per le lettere continua ancora oggi (soprattutto la C e la Z), ma si sente più a suo agio con le immagini, e cerca di utilizzare la fotografia per scrivere le sue poesie.
In realtà, la tecnica fotografica in sé non l'ha veramente conquistato fino a quando non ha iniziato a stampare e utilizzare i suoi ritratti in strada. Da questo punto di vista, il suo rapporto con la fotografia è in continua metamorfosi. La foto in strada, come tutta l’arte fatta nello spazio pubblico, è una deviazione nella vita delle persone, un incidente che interrompe la quotidianità dello sguardo imponendo un mutamento di prospettiva.
Non importa cosa pensa chi si imbatte in un suo lavoro per strada, ma è più importante che quel soggetto che ha di fronte si imponga come una domanda.
Fare arte e farla in strada è il suo modo di giocare, con la vita e con il mondo, le sue convinzioni e convenzioni.
Quello che fa è un'esigenza. Crescere è inevitabile, ma dimenticarsi di giocare è un destino a cui l'artista non si rassegna e l'arte è il suo modo per non smettere. Quello che fa ha qualcosa di infantile, animato da un istinto di gioco, come un costruttore di castelli di sabbia in riva al mare: lui crea, il mare distrugge, lui di nuovo crea.
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