What would happen if? The choice of build an alternative future

What would happen if? The choice of build an alternative future

 

Dal 19 Febbraio 2021 al 17 Marzo 2021

Genova

Luogo: Canali web CreArt, Genova Creativa e Palazzo Ducale

Indirizzo: online

Curatori: Pietro Della Giustina

Enti promotori:

  • Comune di Genova

Sito ufficiale: http://creart2-eu.org


Il 19 febbraio a Genova nei prestigiosi spazi di Palazzo Ducale prende il via la mostra What would happen if? The choice of build an alternative futureIn esposizione le opere di 15 giovani fra artisti e collettivi selezionati nell’ambito del progetto europeo CreArt e che offrirà, data la situazione pandemica attuale, una visita guidata online.

Alla mostra collettiva What would happen if? The choice of build an alternative future” (Cosa accadrebbe se? La scelta di costruire un futuro alternativo ”) che dopo Aveiro (Portogallo)  e Genova raggiungerà Skopje (Macedonia), prendono parte artisti di tutte le città partner, scelti dal Curatore, Pietro Della Giustina, selezionato da una rosa di Curatori della rete CreArt.
 
Alla vista del visitatore, dopo un primo impatto con le due installazionisulle vetrate verso piazza Matteotti e di Ducale Spazio Aperto, si apre lo spazio del Munizioniere che si presenta come un variegato ambiente creativo, dove le opere visive degli artisti raccontano ipotetici scenari futuri o momenti di rottura con il passato ma che in qualche modo influenzano il nostro vivere contemporaneo.
 
Con questa mostra itinerante, si legge sulla prefazione al catalogo dell’Assessore alle Politiche culturali, Politiche dell'Istruzione, Politiche per i Giovani del Comune di Genova Barbara Grosso, - Genova assume un ruolo attivo nell’ambito del progetto europeo CreArt, una delle azioni previste, realizzata assieme alle due città partner del progetto, Aveiro (Portogallo) e Skopje (Macedonia), dimostrando così la propria vocazione transnazionale e aprendo le porte di alcuni prestigiosi spazi cittadini dedicati alla cultura, ai giovani e ai nuovi linguaggi contemporanei. E’ uno stimolo importante per i giovani, ma anche per l’industria creativa a cui la città dimostra grande apertura-.
 
La mostra rimarrà allestita fino al 17 marzo 2021, e sarà possibile vederla online sui canali del progetto CreArt, Genova Creativa e Palazzo Ducale.
 
Accoglie le opere di Aiste Ambrazeviciute (Lituania), Forest TherapyAnti-cool (Inghilterra), LUNA, un progetto realizzato con il sostegno dell'Arts Council England; Jorge Peligro (Spagna), Metropolis, con la collaborazione di Stefano Bucciero; Serena Grassi (Italia), PrivateSzymon Popielec (Polonia), Świątynia (Temple)Vesna Salamon (Croazia), Extreme Planet MakeoverRodrigo Malvar (Portogallo), Jungle CourageBernard (Francia)Une ville sans habitantPolymorphe (Francia)Entre tempsValentine Traverse & Sarah Vigier (Francia), Miette et poussièreJean Roméo Kamptchouang (Francia) On arriveDarko Aleksovski (Macedionia del Nord), Home RevisitedOPA (Obsessive Possessive Aggression) (Macedonia del Nord), ContraContraBeaconStefano Serretta (Italia), Relapse.
 
Questa edizione di CreArt ha ulteriormente contribuito all’innovazione sociale, alla crescita economica e all’immagine internazionale di quelle città che hanno preso parte al progetto che oltre a Genova sono: Valladolid, Zagabria, Clermont-Ferrand, Katowice, Rouen, Lublin, Skopje, Lecce, Liverpool, Kaunas e Aveiro attraversomostre e workshop a cui hanno partecipato numerosi artisti, grazie all’importante mobilità messa in atto dal progetto europeo. 
 
In tale contesto  ricordiamo la mostra Connessioni, che ha ripercorso alcune delle tappe del progetto europeo, il seminario La creatività e lo spazio: l'esperienza e il futuro di Sala Dogana (spazio del Comune di Genova a Palazzo Ducale dedicato ai giovani e alla creatività)il seminarioMusei del futuro: nuove competenze digitali per cambiamento e innovazione culturalee laGiornata Europea Creatività  con ilseminario Tra pubblico e privato - buone pratiche di curatela, dedicato ai giovani curatori che hanno risposto alle call di CreArt.

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