Le stanze della fantasia. Antonio Rubino e il mondo dell’infanzia
![Le stanze della fantasia. Antonio Rubino e il mondo dell’infanzia Le stanze della fantasia. Antonio Rubino e il mondo dell’infanzia](http://www.arte.it/foto/600x450/ca/39565-girogirotondo.jpg)
Le stanze della fantasia. Antonio Rubino e il mondo dell’infanzia
Dal 21 Novembre 2015 al 09 Aprile 2016
Genova
Luogo: Wolfsoniana - Musei di Nervi
Indirizzo: via Serra Gropallo 4
Enti promotori:
- Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
- Comune di Genova
- GenovaMusei
- Musei di Nervi
- regione Liguria
E-Mail info: webmastermusei@comune.genova.it
Sito ufficiale: http://www.museidigenova.it/
La mostra Le stanze della fantasia. Antonio Rubino e il mondo dell’infanzia è espressamente dedicata ai visitatori under 14.
È "a misura di bambino" nel senso che intende fare capire all’odierno pubblico infantile cosa significò essere bambini nei due decenni centrali della prima metà del Novecento, per quelle generazioni che nacquero all’indomani della fine del primo conflitto mondiale e che entrarono nell’età adulta allo scoppio del secondo e vissero in prima persona i tragici eventi ad esso correlati.
Le opere in mostra rappresentano quindi una selezione di ciò che accompagnò l’infanzia e la crescita dei bambini tra le due guerre mondiali, privilegiando quei materiali artistici intesi a stimolare la fantasia e la creatività, i sogni e le paure del pubblico infantile, con in più alcuni riferimenti alla propaganda del regime, ben consapevole di quanto l’educazione fosse importante nel forgiare il perfetto cittadino fascista.
Un’ampia varietà di materiali artistici accompagnano le stanze di Antonio Rubino e "Pinocchio".
Dal punto di vista grafico, le riviste e i libri portano le firme dei principali illustratori per l’infanzia dell’epoca.
Se Rubino si impone ancora con alcune delle sue creazioni più celebri - l’indimenticabile Viperetta (1920), Re
Bifè (1922), Bestie per bene e Caro e Cora (entrambi 1928 ca) - si segnalano almeno Bruno Angoletta, presente con "Giro Giro Tondo", il mensile e poi quindicinale fondato nel 1921 da Antonio Beltramelli per Mondadori e Duilio Cambellotti con I racconti di Sorella Orsetta (1920) di Térésah (pseudonimo di Corinna Teresa Gray Ubertis), il quale aveva una lunga esperienza nell’illustrazione per l’infanzia, avendo a lungo lavorato per le scuole dell’Agro Romano nel tentativo di strappare i figli dei contadini all’ignoranza e allo sfruttamento.
E poi ancora giochi, pupazzi, tessuti e un’originale altalena per due di produzione cecoslovacca in tubolare di acciaio cromato e legno dipinto, in cui uno dei giochi più antichi e comuni viene reinterpretato e modernizzato alla luce dello stile funzionalista che allora si stava imponendo.
La mostra, curata da Matteo Fochessati e Gianni Franzone, si avvale anche di alcuni prestiti provenienti dalla Galleria L’Image-Manifesti originali del XX secolo di Alassio e dall’Archivio Storico della Pubblicità di Genova.
Si ringraziano Alessandro Bellenda, Francesco Calaminici e Anna Zunino per l’amichevole collaborazione.
È "a misura di bambino" nel senso che intende fare capire all’odierno pubblico infantile cosa significò essere bambini nei due decenni centrali della prima metà del Novecento, per quelle generazioni che nacquero all’indomani della fine del primo conflitto mondiale e che entrarono nell’età adulta allo scoppio del secondo e vissero in prima persona i tragici eventi ad esso correlati.
Le opere in mostra rappresentano quindi una selezione di ciò che accompagnò l’infanzia e la crescita dei bambini tra le due guerre mondiali, privilegiando quei materiali artistici intesi a stimolare la fantasia e la creatività, i sogni e le paure del pubblico infantile, con in più alcuni riferimenti alla propaganda del regime, ben consapevole di quanto l’educazione fosse importante nel forgiare il perfetto cittadino fascista.
Un’ampia varietà di materiali artistici accompagnano le stanze di Antonio Rubino e "Pinocchio".
Dal punto di vista grafico, le riviste e i libri portano le firme dei principali illustratori per l’infanzia dell’epoca.
Se Rubino si impone ancora con alcune delle sue creazioni più celebri - l’indimenticabile Viperetta (1920), Re
Bifè (1922), Bestie per bene e Caro e Cora (entrambi 1928 ca) - si segnalano almeno Bruno Angoletta, presente con "Giro Giro Tondo", il mensile e poi quindicinale fondato nel 1921 da Antonio Beltramelli per Mondadori e Duilio Cambellotti con I racconti di Sorella Orsetta (1920) di Térésah (pseudonimo di Corinna Teresa Gray Ubertis), il quale aveva una lunga esperienza nell’illustrazione per l’infanzia, avendo a lungo lavorato per le scuole dell’Agro Romano nel tentativo di strappare i figli dei contadini all’ignoranza e allo sfruttamento.
E poi ancora giochi, pupazzi, tessuti e un’originale altalena per due di produzione cecoslovacca in tubolare di acciaio cromato e legno dipinto, in cui uno dei giochi più antichi e comuni viene reinterpretato e modernizzato alla luce dello stile funzionalista che allora si stava imponendo.
La mostra, curata da Matteo Fochessati e Gianni Franzone, si avvale anche di alcuni prestiti provenienti dalla Galleria L’Image-Manifesti originali del XX secolo di Alassio e dall’Archivio Storico della Pubblicità di Genova.
Si ringraziano Alessandro Bellenda, Francesco Calaminici e Anna Zunino per l’amichevole collaborazione.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
![](/public/img/mostre_su.png)
-
Dal 26 giugno 2024 al 22 settembre 2024 Siena | Santa Maria della Scala
Nino Migliori. LUMEN. Fonte Gaia
-
Dal 25 giugno 2024 al 01 settembre 2024 Roma | Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea
Luigi Bartolini incisore
-
Dal 25 giugno 2024 al 08 settembre 2024 Genova | Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Presenze dell’arte svizzera nella collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
-
Dal 22 giugno 2024 al 20 ottobre 2024 Firenze | Museo Novecento e Museo degli Innocenti
Louise Bourgeois In Florence
-
Dal 21 giugno 2024 al 15 settembre 2024 Roma | Galleria Borghese
Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria
-
Dal 20 giugno 2024 al 06 ottobre 2024 Urbino | Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna