Frank Gaudlitz. Casa Mare, “il salotto buono” dell’Europa sud-orientale

Frank Gaudlitz. Casa Mare, “il salotto buono” dell’Europa sud-orientale
Dal 12 Gennaio 2013 al 02 Marzo 2013
Genova
Luogo: VisionQuesT gallery
Indirizzo: piazza Invrea 4r
Orari: da mercoledì a sabato 15.30-19.30 e su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 010 2468771/ 339 7534993
E-Mail info: info@visionquest.it
Sito ufficiale: http://www.visionquest.it/
La mostra è il frutto dei viaggi tra il 2006 e il 2008 di Frank Gaudlitz nelle regioni Dobrugia, Transilvania e
Maramure? in Romania, nella Turchia Sveva in Ungheria, nella Voivodina in Serbia e nella Repubblica Moldova,
paesi da sempre abitati da diversi gruppi etnici. Il fotografo ha intenzionalmente scelto i suoi modelli tra
persone di diversa etnia, religione, età e ambiente sociale, sia dei villaggi che delle zone urbane.
Casa mare, che in romeno significa appunto “il salotto buono”, presenta le persone in ambienti di casa: a
Gaudlitz, che fa indossare alle persone i loro abiti da festa, viene aperto il salone di casa, la stanza riservata
solo a determinate occasioni e cerimonie ufficiali. Gaudlitz non usa luce artificiale e i soggetti devono, proprio
come una volta, rimanere immobili in posa e attendere l’attimo dello scatto. Lo sfondo è un angolo della stanza
che viene addobbato in base agli indumenti indossati dai modelli. Il fotografo usa una macchina fotografica
medio formato analogica e non elabora digitalmente le immagini.
Casa mare presenta anche ambienti interni vuoti, senza la presenza dell’uomo. Queste fotografie offrono
una visuale sulla quotidianità della gente, la loro estetica personale nell’arredare casa, la loro cultura del ricordo,
la loro religiosità.
Casa mare non raffigura solo il salotto buono, ma anche un ampio spazio geo-culturale che tollera la diversità.
Rappresenta dunque un grande stimolo creativo per l’Europa.
Casa Mare ha due sedi espositive: a Castello D'Albertis sono esposti prevalentemente i ritratti; alla Vision-
QuesT gallery sono esposti prevalentemente gli interni.
Questa mostra è un progetto del Coordinamento per la parte orientale dell’Europa Centrale e Meridionale,
presso il Museo delle Culture Europee di Berlino.
Frank Gaudlitz nasce nel 1958 in Germania a Vetschau. Studia fotografia con Arno Fischer al’Accademia
delle Arti grafiche e librarie di Lipsia. Dal 1990 al 1994 lavora a un progetto fotografico dedicato al ritiro delle
truppe russe dalla Germania, progetto che viene poi pubblicato come Die Russen gehen (I Russi se ne vanno,
Basisdruck Verlag 1999). Ha lavorato principalmente in Russia ed altri paesi Europei dell’Est. vincendo
numerosi premi per il suo lavoro. Ha al suo attivo numerose mostre personali e ha partecipato a molte grandi
mostre quali fall wall fall (cadi muro cadi, Martin-Gropius-Bau, Berlin 1995) e Berlin-Moskau / Moskau-Berlin
1950-2000 (Berlin 2005, St. Petersburg e Nishni Novgorod 2004, Krasnoyarsk 2012). Le sue opere sono
presenti in numerose collezioni fra cui quelle del Werkbundarchiv Berlin, la collezione fotografica della Berlinische
Galerie, e del Museo di Storia Tedesca (Deutsch Historisches Museum). Il suo ultimo libro, Warten
auf Europa (Aspettando L'Europa, Deutsches Kulturforum östliches Europa 2007), presenta ritratti di persone
incontrate lungo il Danubio. I ritratti sono raccolti in una mostra itinerante che sta girando l’Europa.
Maramure? in Romania, nella Turchia Sveva in Ungheria, nella Voivodina in Serbia e nella Repubblica Moldova,
paesi da sempre abitati da diversi gruppi etnici. Il fotografo ha intenzionalmente scelto i suoi modelli tra
persone di diversa etnia, religione, età e ambiente sociale, sia dei villaggi che delle zone urbane.
Casa mare, che in romeno significa appunto “il salotto buono”, presenta le persone in ambienti di casa: a
Gaudlitz, che fa indossare alle persone i loro abiti da festa, viene aperto il salone di casa, la stanza riservata
solo a determinate occasioni e cerimonie ufficiali. Gaudlitz non usa luce artificiale e i soggetti devono, proprio
come una volta, rimanere immobili in posa e attendere l’attimo dello scatto. Lo sfondo è un angolo della stanza
che viene addobbato in base agli indumenti indossati dai modelli. Il fotografo usa una macchina fotografica
medio formato analogica e non elabora digitalmente le immagini.
Casa mare presenta anche ambienti interni vuoti, senza la presenza dell’uomo. Queste fotografie offrono
una visuale sulla quotidianità della gente, la loro estetica personale nell’arredare casa, la loro cultura del ricordo,
la loro religiosità.
Casa mare non raffigura solo il salotto buono, ma anche un ampio spazio geo-culturale che tollera la diversità.
Rappresenta dunque un grande stimolo creativo per l’Europa.
Casa Mare ha due sedi espositive: a Castello D'Albertis sono esposti prevalentemente i ritratti; alla Vision-
QuesT gallery sono esposti prevalentemente gli interni.
Questa mostra è un progetto del Coordinamento per la parte orientale dell’Europa Centrale e Meridionale,
presso il Museo delle Culture Europee di Berlino.
Frank Gaudlitz nasce nel 1958 in Germania a Vetschau. Studia fotografia con Arno Fischer al’Accademia
delle Arti grafiche e librarie di Lipsia. Dal 1990 al 1994 lavora a un progetto fotografico dedicato al ritiro delle
truppe russe dalla Germania, progetto che viene poi pubblicato come Die Russen gehen (I Russi se ne vanno,
Basisdruck Verlag 1999). Ha lavorato principalmente in Russia ed altri paesi Europei dell’Est. vincendo
numerosi premi per il suo lavoro. Ha al suo attivo numerose mostre personali e ha partecipato a molte grandi
mostre quali fall wall fall (cadi muro cadi, Martin-Gropius-Bau, Berlin 1995) e Berlin-Moskau / Moskau-Berlin
1950-2000 (Berlin 2005, St. Petersburg e Nishni Novgorod 2004, Krasnoyarsk 2012). Le sue opere sono
presenti in numerose collezioni fra cui quelle del Werkbundarchiv Berlin, la collezione fotografica della Berlinische
Galerie, e del Museo di Storia Tedesca (Deutsch Historisches Museum). Il suo ultimo libro, Warten
auf Europa (Aspettando L'Europa, Deutsches Kulturforum östliches Europa 2007), presenta ritratti di persone
incontrate lungo il Danubio. I ritratti sono raccolti in una mostra itinerante che sta girando l’Europa.
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