Francesca Biasetton. Variazioni Biasetton
Dal 19 Novembre 2014 al 08 Dicembre 2014
Genova
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Matteotti 9
Orari: 15-19; sabato, domenica e festivi 10-19; chiuso lunedì
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 010 5574065
E-Mail info: palazzoducale@palazzoducale.genova.it
Sito ufficiale: http://www.palazzoducale.genova.it
La ricerca artistica di Francesca Biasetton, avviatasi oltre vent’anni orsono, con la calligrafia formale, si è elaborata e rielaborata via via, a livello nazionale e internazionale, in relazione col e nell’indagine sui simboli liberati, “svuotati”, dalle loro proprietà semantiche, al fine di un’arte, quella appunto di Francesca Biasetton, in cui i simboli trasferiscono un messaggio attraverso il puro tratto. La memoria e la presenza del puro tratto è memoria e presenza dell’umanità, in una densa aspirazione alla bellezza. In questi segni-simboli si ritrova e si evidenzia un lungo e intenso rapporto dell’artista coi segni alfabetici e le loro diversificate declinazioni, oltreché interpretazioni, da segno-lettera a segno puro.
La mostra Variazioni Biasetton esplora così le affascinanti, nonché numerose varianti estetiche della scrittura a mano, dal suo valore di testo, in rapporto col contenuto semantico, a segno astratto, oltre la pura sintassi. All’interno della mostra sono esposti: Segni su carta, in tre differenti serie: Serie bianco/nero, per esplorare un simbolo calligrafico, non solo spogliato del suo significato, ma che “vive” anche la perdita delle connotazioni cromatiche. Serie beige/grigio, per ampliare la selezione cromatica, sia nel colore del supporto, sia del medium, conservando i toni “sottotono”, che non rubano la scena alle “tracce” sulla carta. Serie nero/rosso, per un ritorno al bianco/nero, su un supporto nero, in cui il contributo di un terzo colore, nel caso un rosso netto e delle sue nettezze, che sottolineano il rito di passaggio. Segni su tela: una selezione di tele che include l’inedita serie “Domino”, in base 20 centimetri e relativi multipli, serie nata come una composizione unica, eppure scomponibile e riassemblabile in molteplici combinazioni.
Libri d’artista: realizzati a mano in copia unica, contengono storie-non-storie e testi-non-testi, attraverso le pieghe/pagine che li costituiscono. Segni su oggetti: tessuti, precedentemente “lavorati” dall’artista, con segni e simboli, si trasformano anche in veri e propri abiti, su disegno sempre della stessa artista, abiti non indossabili, e, di conseguenza, portatori di un inedito messaggio, privo di stereotipi, mentre paralumi “segnati” dall’artista, divengono protagonisti di una installazione. Video: un breve viaggio tra la creazione e il “gioco” della serie Domino attraverso le immagini di Gianni Ansaldi.
La mostra Variazioni Biasetton esplora così le affascinanti, nonché numerose varianti estetiche della scrittura a mano, dal suo valore di testo, in rapporto col contenuto semantico, a segno astratto, oltre la pura sintassi. All’interno della mostra sono esposti: Segni su carta, in tre differenti serie: Serie bianco/nero, per esplorare un simbolo calligrafico, non solo spogliato del suo significato, ma che “vive” anche la perdita delle connotazioni cromatiche. Serie beige/grigio, per ampliare la selezione cromatica, sia nel colore del supporto, sia del medium, conservando i toni “sottotono”, che non rubano la scena alle “tracce” sulla carta. Serie nero/rosso, per un ritorno al bianco/nero, su un supporto nero, in cui il contributo di un terzo colore, nel caso un rosso netto e delle sue nettezze, che sottolineano il rito di passaggio. Segni su tela: una selezione di tele che include l’inedita serie “Domino”, in base 20 centimetri e relativi multipli, serie nata come una composizione unica, eppure scomponibile e riassemblabile in molteplici combinazioni.
Libri d’artista: realizzati a mano in copia unica, contengono storie-non-storie e testi-non-testi, attraverso le pieghe/pagine che li costituiscono. Segni su oggetti: tessuti, precedentemente “lavorati” dall’artista, con segni e simboli, si trasformano anche in veri e propri abiti, su disegno sempre della stessa artista, abiti non indossabili, e, di conseguenza, portatori di un inedito messaggio, privo di stereotipi, mentre paralumi “segnati” dall’artista, divengono protagonisti di una installazione. Video: un breve viaggio tra la creazione e il “gioco” della serie Domino attraverso le immagini di Gianni Ansaldi.
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