Antonio Bettuelli. Color vibes
![Antonio Bettuelli, On the river side, 2022, acrilico e pastelli su tela, cm. 150x100 Antonio Bettuelli, On the river side, 2022, acrilico e pastelli su tela, cm. 150x100](http://www.arte.it/foto/600x450/f3/135895-Bettuelli_Antonio_On_the_river_side_2022_acrilico_e_pastelli_su_tela_cm_150x100.jpg)
Antonio Bettuelli, On the river side, 2022, acrilico e pastelli su tela, cm. 150x100
Dal 14 Gennaio 2023 al 28 Gennaio 2023
Genova
Luogo: SATURA Palazzo Stella
Indirizzo: Piazza Stella 5/1
Orari: dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00
Curatori: Flavia Motolese
Telefono per informazioni: +39 010 2468284
E-Mail info: info@satura.it
Sito ufficiale: http://www.satura.it
Sabato 14 gennaio 2023 alle ore 17:00, si apre, nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale di Antonio Bettuelli “Color vibes” a cura di Flavia Motolese.
Il gesto pittorico per Antonio Bettuelli è un’esigenza, un modo per relazionarsi al mondo, il desiderio incontenibile di collegare l’arte alla vita.
La sua ricerca, pur nelle sue variazioni, rimane incentrata sulle proprietà pittoriche della forma, del colore e dello spazio, evidenziando il valore "segno-luce-colore": elementi sottili materializzano linee di forza che coinvolgono la superficie del quadro in un’unica vibrazione, in reticoli trasparenti di strutture cromatiche sovrapposte o in stesure di colore incrociate.
L’arte sintetizza un’immagine che ha in sé elementi desunti dalla visione del reale, traslati, però, in una dimensione che la supera, toccando l’astrazione.
L’indagine artistica di Bettuelli prende spunto dal paesaggio, dalla cui visione scaturiscono suggestioni che si condensano in un caleidoscopio cromatico. La sua pittura si colloca in un luogo di contatto tra vero e immaginario: l’artista scompone analiticamente la luce che pervade paesaggi e vedute, in un sottile gioco di sovrapposizioni che rende l’evanescenza della luce materia visibile.
Piccoli tratti o filamenti di colore reiterati traducono in morbide cromie l’intenzione dell’artista di fissare il mobile, impermanente gioco di riflessione e rifrazione della luce.
Il tema lineare e quello iterativo - traslati dal disegno architettonico - vengono inseriti in una configurazione che evoca una struttura cartesiana, in cui Bettuelli inserisce l’elemento ritmico e dirompente delle linee intrecciate ai colori. Tuttavia, la vibrazione generata dalla distribuzione dei tratti di colore sulla superficie finisce per generare un effetto dinamico che magnetizza sottilmente la percezione ottica.
Questa stesura filamentosa della pittura, prossima alla sintassi divisionista, costruisce una struttura che crea una sensazione di spazio, mentre le iterazioni dei segni che si intersecano formano una trama cromatica palpitante, luminosa e penetrante in grado di emozionare.
Bettuelli lascia così emergere la componente energetica e vitale che è possibile percepire nel mondo oggettivo e l’idea della compresenza di elementi intangibili che si intrecciano nella realtà.
Il gesto pittorico per Antonio Bettuelli è un’esigenza, un modo per relazionarsi al mondo, il desiderio incontenibile di collegare l’arte alla vita.
La sua ricerca, pur nelle sue variazioni, rimane incentrata sulle proprietà pittoriche della forma, del colore e dello spazio, evidenziando il valore "segno-luce-colore": elementi sottili materializzano linee di forza che coinvolgono la superficie del quadro in un’unica vibrazione, in reticoli trasparenti di strutture cromatiche sovrapposte o in stesure di colore incrociate.
L’arte sintetizza un’immagine che ha in sé elementi desunti dalla visione del reale, traslati, però, in una dimensione che la supera, toccando l’astrazione.
L’indagine artistica di Bettuelli prende spunto dal paesaggio, dalla cui visione scaturiscono suggestioni che si condensano in un caleidoscopio cromatico. La sua pittura si colloca in un luogo di contatto tra vero e immaginario: l’artista scompone analiticamente la luce che pervade paesaggi e vedute, in un sottile gioco di sovrapposizioni che rende l’evanescenza della luce materia visibile.
Piccoli tratti o filamenti di colore reiterati traducono in morbide cromie l’intenzione dell’artista di fissare il mobile, impermanente gioco di riflessione e rifrazione della luce.
Il tema lineare e quello iterativo - traslati dal disegno architettonico - vengono inseriti in una configurazione che evoca una struttura cartesiana, in cui Bettuelli inserisce l’elemento ritmico e dirompente delle linee intrecciate ai colori. Tuttavia, la vibrazione generata dalla distribuzione dei tratti di colore sulla superficie finisce per generare un effetto dinamico che magnetizza sottilmente la percezione ottica.
Questa stesura filamentosa della pittura, prossima alla sintassi divisionista, costruisce una struttura che crea una sensazione di spazio, mentre le iterazioni dei segni che si intersecano formano una trama cromatica palpitante, luminosa e penetrante in grado di emozionare.
Bettuelli lascia così emergere la componente energetica e vitale che è possibile percepire nel mondo oggettivo e l’idea della compresenza di elementi intangibili che si intrecciano nella realtà.
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