Rita Mele. Seguendo un incantesimo
![Rita Mele. Seguendo un incantesimo, Villa Comunale, Frosinone Rita Mele. Seguendo un incantesimo, Villa Comunale, Frosinone](http://www.arte.it/foto/600x450/72/15457-mele.jpg)
Rita Mele. Seguendo un incantesimo, Villa Comunale, Frosinone
Dal 28 Aprile 2013 al 08 Maggio 2013
Frosinone
Luogo: Villa Comunale
Indirizzo: via Marco Tullio Cicerone 22
Orari: tutti i giorni 9-13/ 15-19
Curatori: Loredana Rea
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura del Comune di Frosinone
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0775 874141
E-Mail info: art.rea@libero.it
Sito ufficiale: http://www.comune.frosinone.it/
Sabato 27 aprile 2013, alle ore 18,00 a Frosinone, presso la Villa Comunale, si inaugura la personale di Rita Mele Seguendo un incantesimo, curata da Loredana Rea nell’ambito del ciclo espositivo progettato e diretto da Alfio Borghese.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Frosinone, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia, rimarrà aperta fino all’8 maggio.
Per questa esposizione Rita Mele propone al pubblico una selezione di lavori recenti, in cui a dominare è l’equilibrio tra l’esuberanza della materia cromatica, sapientemente tenuta sotto registro da una gestualità contenuta ma emotivamente carica, e l’urgenza di un racconto costruito su immagini elementari eppure evocative. Il risultato è una mescolanza sapiente tra persistenze figurative e istanze di matrice informale. Non a caso la sua prassi operativa si presenta come multiforme e sempre pronta ad accogliere stimoli diversi, che la rendono complessa e ricca di produttivi ripensamenti.
Le tele e le carte, di grandi e piccole dimensioni, catturano lo sguardo per la sapiente stratificazione della materia, che si addensa e poi si dirada seguendo il ritmo di pennellate sempre differenti per intensità e spessore, ma anche per l’inaspettata presenza di figure appena suggerite che prendono corpo accanto a parole, a frammenti di pensieri e poesie. L’intento è costruire un racconto visivo e al tempo stesso verbale in cui i pensieri rubati alla quotidianità si mescolano alle immagini di una realtà sognata o anche solo recuperata attraverso il ricordo, per seguire un incantesimo fatto di pittura ed emozioni profonde.
Infatti, come scrive Loredana Rea nel testo critico, è “sul filo sottile di un incanto, intessuto di brevi, impercettibili istanti capaci di sospendere il tempo, che Rita Mele ha costruito questa sua mostra, a raccogliere opere recenti, che tracciano i confini fluttuanti di un territorio di ricerca, in cui la pittura rappresenta il nucleo germinante di un immaginario fecondo e metamorfico, sempre pronto a riportare a sé gli stimoli di una quotidianità vissuta con l’avida leggerezza di chi sa della fragilità delle cose”.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Frosinone, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia, rimarrà aperta fino all’8 maggio.
Per questa esposizione Rita Mele propone al pubblico una selezione di lavori recenti, in cui a dominare è l’equilibrio tra l’esuberanza della materia cromatica, sapientemente tenuta sotto registro da una gestualità contenuta ma emotivamente carica, e l’urgenza di un racconto costruito su immagini elementari eppure evocative. Il risultato è una mescolanza sapiente tra persistenze figurative e istanze di matrice informale. Non a caso la sua prassi operativa si presenta come multiforme e sempre pronta ad accogliere stimoli diversi, che la rendono complessa e ricca di produttivi ripensamenti.
Le tele e le carte, di grandi e piccole dimensioni, catturano lo sguardo per la sapiente stratificazione della materia, che si addensa e poi si dirada seguendo il ritmo di pennellate sempre differenti per intensità e spessore, ma anche per l’inaspettata presenza di figure appena suggerite che prendono corpo accanto a parole, a frammenti di pensieri e poesie. L’intento è costruire un racconto visivo e al tempo stesso verbale in cui i pensieri rubati alla quotidianità si mescolano alle immagini di una realtà sognata o anche solo recuperata attraverso il ricordo, per seguire un incantesimo fatto di pittura ed emozioni profonde.
Infatti, come scrive Loredana Rea nel testo critico, è “sul filo sottile di un incanto, intessuto di brevi, impercettibili istanti capaci di sospendere il tempo, che Rita Mele ha costruito questa sua mostra, a raccogliere opere recenti, che tracciano i confini fluttuanti di un territorio di ricerca, in cui la pittura rappresenta il nucleo germinante di un immaginario fecondo e metamorfico, sempre pronto a riportare a sé gli stimoli di una quotidianità vissuta con l’avida leggerezza di chi sa della fragilità delle cose”.
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