Le pagine di Dante - chicche dantesche della donazione Angelucci
Dal 02 Ottobre 2021 al 31 Dicembre 2021
Longiano | Forlì-Cesena
Luogo: Chiesa Madonna di Loreto
Indirizzo: Piazza Malatestiana 1
Orari: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Curatori: Carlo Pulsoni e Flaminio Balestra
Costo del biglietto: compresa nel biglietto d’ingresso della collezione Balestra
Telefono per informazioni: +39 0547 665850
E-Mail info: info@fondazionetitobalestra.org
Tutto pronto alla Fondazione Tito Balestra situata all'interno del Castello Malatestiano di Longiano per la mostra “Le pagine di dante – chicche dantesche della donazione Angelucci” che verrà inaugurata sabato 2 ottobre alle ore 18.00 alla presenza dei curatori, Carlo Pulsoni e Flaminio Balestra e dalle autorità locali.
Longiano ha un forte legame con Dante Aligheri infatti il primo dei Malatesti a governare e a dimorare nella residenza di Longiano fu Giovanni, detto Gianciotto (1245ca-1304), tristemente noto per l’assassinio del fratello Paolo e della moglie Francesca da Polenta, vicenda resa immortale da Dante Alighieri nel Canto V dell’Inferno. Un’altra traccia dantesca a Longiano è la targa posta all’ingresso della Corte del Castello Malatestiano, che ricorda «Federigo Tignoso e sua brigata». Nel canto XIV del Purgatorio, Guido del Duca, a rampogna della Romagna contemporanea, rievoca con malinconia personaggi della Romagna antica, dove fioriva «amore e cortesia»: tra essi, nel v. 106, figura appunto tale Federico Tignoso, nobile longianese, che nel 1199 guidò i suoi concittadini a giurare fedeltà alla città di Rimini.
Oltre a questo nel 2019 la Fondazione Tito Balestra ha ricevuto una importante donazione da parte di Giuseppe Angelucci, Sottufficiale in congedo dell'Aeronautica Militare, collezionista e amante dell'opera dantesca, residente a Cesena. La donazione, in virtù del suo amore per Longiano, consta edizioni della Divina Commedia e altre opere raccolte negli anni Novanta tramite il mercato antiquario. Opere singolari di non facile reperimento, opere che troveranno nei prossimi mesi una collocazione permanente all'interno delle sale espositive del castello Malatestiano.
E’stato naturale quindi pensare ad una mostra per il 700 anniversario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna, suo luogo d'esilio, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321. L'esposizione è allestita nella deliziosa chiesetta della Madonna di Loreto adiacente al castello e si svilupperà in quattro sezioni: Dante per immagini: dagli illustratori dell'800 a Cochrane; Dante in Romagna; Dante nella storia: dalle cinquecentine ai giorni nostri; le celebrazioni dantesche del 1865, 1921 e 1965, la donazione Angelucci edizioni rare della Divina Commedia e memorabilia dantesche. Il percorso ci arricchisce con alcuni prestiti della biblioteca classense e della biblioteca Lelio Pasolini di Longiano.
In mostra si potranno ammirare tra gli altri una edizione del 1542 della Divina Commedia, un rarissimo menabò di incisioni realizzate da Luigi Nuti su disegno di Giovanni Flaxman, varie edizioni ottocentesche e dei primi del novecento, documenti e memorie dei centenari danteschi. Ma girando per le sale si potrà visivamente gustare una vera e propria chicca la Divina Commedia interamente trascritta a mano ed illustrata in graphic novel style dall'artista newyorkese George Cochrane, grazie alla collaborazione con Facsimile Finder, frutto di sette anni di lavoro, che si pone l'intento di racchiudere settecento anni di arte ispirata alla Commedia, da Michelangelo a Gustave Doré, da Sandro Botticelli a William Blake, ma che guardi al futuro delle nuove generazioni, in uno stile fresco e accessibile a tutti, dagli studiosi ai lettori più inesperti. Oltre che anche una sezione dedicata alla traduzioni della Divina Commedia in lingua romagnola, realizzata grazie alla collaborazione dell’istituto Friedrich Schurr, che si occupa della salvaguardia del dialetto, e dello scrittore e studioso Giuseppe Bellosi, ospite in una prossima serata di approfondimento su Dante in Romagna.
La Fondazione Tito Balestra Onlus continua nel suo lavoro di ricerca e di divulgazione a corredo della mostra e lo fa con quattro appuntamenti intitolati La Fondazione Tito Balestra Incontra Dante Alighieri; da Dante in dialetto, al cinema, alla musica fino al fumetto
Gli appuntamenti tutti ad ingresso gratuito – consigliata la prenotazione- daranno modo al pubblico di conoscere ed apprezzare sfumature, ogni volta diverse, dell'universo dantesco.
Si inizia sabato 6 con la Divina Commedia in dialetto a cura dello studioso e poeta Giuseppe Bellosi che racconterà e reciterà del rapporto tra i romagnoli e il sommo poeta. Gli incontri proseguono sabato 27 novembre con l’interessantissimo docufilm di Fabio melelli e Michele Patucca “ Dante e la commedia nella storia del cinema” nel documentario viene analizzata la ricca filmografia ispirata a Dante e alla Divina Commedia, dagli anni del Muto fino ai giorni nostri.
Attesissimo l'appuntamento di sabato 4 dicembre con l’illustratore americano George Cochrane che presenterà il suo prezioso manoscritto miniato e illustrato della Divina Commedia edito da facsimile finder.
Venerdì 10 dicembre L'ultimo appuntamento e tanto per rimanere in tema di chicche è curato dal maestro internazionale Piero Bonaguri che presenterà “o donna a cui la mia speranza vige un percorso tra musica e testi danteschi con Piero Bonaguri alla chitarra e Paola Contini voce recitante, Lo spettacolo propone un itinerario originale attraverso alcuni testi danteschi (scelti da “La Vita Nuova” e dalla Divina Commedia), itinerario che potrebbe essere sintetizzato dall'espressione “Dante salvato dall’amore di Beatrice”.
Longiano ha un forte legame con Dante Aligheri infatti il primo dei Malatesti a governare e a dimorare nella residenza di Longiano fu Giovanni, detto Gianciotto (1245ca-1304), tristemente noto per l’assassinio del fratello Paolo e della moglie Francesca da Polenta, vicenda resa immortale da Dante Alighieri nel Canto V dell’Inferno. Un’altra traccia dantesca a Longiano è la targa posta all’ingresso della Corte del Castello Malatestiano, che ricorda «Federigo Tignoso e sua brigata». Nel canto XIV del Purgatorio, Guido del Duca, a rampogna della Romagna contemporanea, rievoca con malinconia personaggi della Romagna antica, dove fioriva «amore e cortesia»: tra essi, nel v. 106, figura appunto tale Federico Tignoso, nobile longianese, che nel 1199 guidò i suoi concittadini a giurare fedeltà alla città di Rimini.
Oltre a questo nel 2019 la Fondazione Tito Balestra ha ricevuto una importante donazione da parte di Giuseppe Angelucci, Sottufficiale in congedo dell'Aeronautica Militare, collezionista e amante dell'opera dantesca, residente a Cesena. La donazione, in virtù del suo amore per Longiano, consta edizioni della Divina Commedia e altre opere raccolte negli anni Novanta tramite il mercato antiquario. Opere singolari di non facile reperimento, opere che troveranno nei prossimi mesi una collocazione permanente all'interno delle sale espositive del castello Malatestiano.
E’stato naturale quindi pensare ad una mostra per il 700 anniversario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna, suo luogo d'esilio, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321. L'esposizione è allestita nella deliziosa chiesetta della Madonna di Loreto adiacente al castello e si svilupperà in quattro sezioni: Dante per immagini: dagli illustratori dell'800 a Cochrane; Dante in Romagna; Dante nella storia: dalle cinquecentine ai giorni nostri; le celebrazioni dantesche del 1865, 1921 e 1965, la donazione Angelucci edizioni rare della Divina Commedia e memorabilia dantesche. Il percorso ci arricchisce con alcuni prestiti della biblioteca classense e della biblioteca Lelio Pasolini di Longiano.
In mostra si potranno ammirare tra gli altri una edizione del 1542 della Divina Commedia, un rarissimo menabò di incisioni realizzate da Luigi Nuti su disegno di Giovanni Flaxman, varie edizioni ottocentesche e dei primi del novecento, documenti e memorie dei centenari danteschi. Ma girando per le sale si potrà visivamente gustare una vera e propria chicca la Divina Commedia interamente trascritta a mano ed illustrata in graphic novel style dall'artista newyorkese George Cochrane, grazie alla collaborazione con Facsimile Finder, frutto di sette anni di lavoro, che si pone l'intento di racchiudere settecento anni di arte ispirata alla Commedia, da Michelangelo a Gustave Doré, da Sandro Botticelli a William Blake, ma che guardi al futuro delle nuove generazioni, in uno stile fresco e accessibile a tutti, dagli studiosi ai lettori più inesperti. Oltre che anche una sezione dedicata alla traduzioni della Divina Commedia in lingua romagnola, realizzata grazie alla collaborazione dell’istituto Friedrich Schurr, che si occupa della salvaguardia del dialetto, e dello scrittore e studioso Giuseppe Bellosi, ospite in una prossima serata di approfondimento su Dante in Romagna.
La Fondazione Tito Balestra Onlus continua nel suo lavoro di ricerca e di divulgazione a corredo della mostra e lo fa con quattro appuntamenti intitolati La Fondazione Tito Balestra Incontra Dante Alighieri; da Dante in dialetto, al cinema, alla musica fino al fumetto
Gli appuntamenti tutti ad ingresso gratuito – consigliata la prenotazione- daranno modo al pubblico di conoscere ed apprezzare sfumature, ogni volta diverse, dell'universo dantesco.
Si inizia sabato 6 con la Divina Commedia in dialetto a cura dello studioso e poeta Giuseppe Bellosi che racconterà e reciterà del rapporto tra i romagnoli e il sommo poeta. Gli incontri proseguono sabato 27 novembre con l’interessantissimo docufilm di Fabio melelli e Michele Patucca “ Dante e la commedia nella storia del cinema” nel documentario viene analizzata la ricca filmografia ispirata a Dante e alla Divina Commedia, dagli anni del Muto fino ai giorni nostri.
Attesissimo l'appuntamento di sabato 4 dicembre con l’illustratore americano George Cochrane che presenterà il suo prezioso manoscritto miniato e illustrato della Divina Commedia edito da facsimile finder.
Venerdì 10 dicembre L'ultimo appuntamento e tanto per rimanere in tema di chicche è curato dal maestro internazionale Piero Bonaguri che presenterà “o donna a cui la mia speranza vige un percorso tra musica e testi danteschi con Piero Bonaguri alla chitarra e Paola Contini voce recitante, Lo spettacolo propone un itinerario originale attraverso alcuni testi danteschi (scelti da “La Vita Nuova” e dalla Divina Commedia), itinerario che potrebbe essere sintetizzato dall'espressione “Dante salvato dall’amore di Beatrice”.
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