Una certa idea dell’inverno…Opere di Anita D’Orazio e Massimo Turlinelli
![Massimo Turlinelli, 2015, 50x50 cm., tecnica mista Massimo Turlinelli, 2015, 50x50 cm., tecnica mista](http://www.arte.it/foto/600x450/cb/70187-MASSIMO_TURLINELLI_128_50x50_tecnica_mista_2015.jpg)
Massimo Turlinelli, 2015, 50x50 cm., tecnica mista
Dal 18 Ottobre 2017 al 28 Ottobre 2017
Firenze
Luogo: Merlino Bottega d’Arte
Indirizzo: via delle Vecchie Carceri
Orari: Tutti i giorni 17.30/20.00
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.merlinobottegadarte.com
S’incontrano là dove la tela o il muro fanno da supporto all’espressione pittorica: luoghi del segno sacro e plebeo, vita oltre la parola. Sono le opere di Anita D’Orazio e Massimo Turlinelli, due artisti attenti, meticolosi e molto diversi nella loro espressività. Entrambi poeti di immagini, infiniti costruttori del bello che procedano su strade personalissime per dare forma alle idee, ai desideri.
Si inaugura domani, martedì 17 ottobre alle ore 18.00 presso la Merlino Bottega d’Arte delle Murate a Firenze, questa doppia personale in cui il sentiero di Anita D’Orazio volge verso le cime innevate dei monti, mentre quello di Massimo Turlinelli si snoda fra alberi e campi colorati.
“Una certa idea dell’inverno…” è il titolo della mostra che vuole essere il pretesto per porre a dialogo l’interpretazione dell’inverno dell’artista belga Anita D’Orazio e le pazienti opere a matita policroma di Massimo Turlinelli, nato a Fermo ma a Firenze da più di quarant’anni.
Un dialogo inconsueto dunque, a partire da domani presso la Merlino Bottega d’Arte delle Murate “…per offrirci una pausa silenziosa fatta d’armonia e perfezione d’intenti – spiega Giovanna Cardini, direttrice artistica della galleria - una pausa dove tutto torna, dove niente è lasciato al caso né dimenticato”.
La mostra è a ingresso libero e proseguirà fino al 28 ottobre: un’occasione unica per fermarsi a guardare e per lasciarsi rapire dal loro modo unico di sentire, di sognare, di disegnare e di procedere attraverso le stagioni e il tempo che inesorabilmente passa lasciando segni e tracce indelebili.
ANITA D’ORAZIO è nata a Charleroi in Belgio e si forma nel clima culturale francese. Vive nel Lussemburgo fino al 1978 per poi studiare all’Accademia di Belle arti di Urbino e di Firenze. Espone le sue opere a partire dal 1981 e da alcuni anni vive e lavora a Pisa dove oggi ha un Atelier. Le sue specializzazioni sono in Arti grafiche speciali come le “Incisioni su zinco e rame” ottenute presso l’Istituto per l’Arte e il restauro di Firenze, in tecniche affreschistiche presso l’Istituto per l’Arte e il Restauro di Firenze con la professoressa Bona Baraldi Dini e dell’uso delle sostanze organiche nella pittura murale del ‘400 presso la Fondazione Piero della Francesca di San Sepolcro.
MASSIMO TURLINELLI nasce a Fermo e fin da piccolo si dimostra appassionato di arte pittorica impostando in quella direzione il suo percorso formativo. Inizia gli studi presso l’Istituto d’Arte “Preziotti” di Fermo dove Giuseppe Pende è il Maestro che lo coinvolgerà ancora di più al disegno e alla pittura; nel 1974 si diploma in Arte Applicata nello stesso Istituto. Termina i suoi studi a Firenze dove si laurea in Architettura nel 1981 presso l’Università degli Studi della stessa città. Dal 1990 Massimo Turlinelli insegna presso il Liceo Artistico Leon Battista Alberti a Firenze, città dove vive e lavora.
Massimo Turlinelli è uno dei pochi artisti che lavora a matita policroma, facendo del disegno rigoroso l’architettura di tutta la sua opera. Con matite esclusivamente rosse, gialle e blu, l’artista segna i rapporti tra forme e spazio; mentre i colori, talmente intensi che l’occhio talvolta li percepisce come dipinti, cambiano per come sono accostati o sovrapposti. Occorre molto tempo per realizzare queste complesse raffigurazioni in cui spesso Turlinelli sembra voler richiamare la nostra attenzione/riflessione su eventi che accompagnano l’esistenza di ognuno.
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