Tra collezionismo e mercato fino al 1914. Alessandro Imbert e la maiolica italiana
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Tra collezionismo e mercato fino al 1914. Alessandro Imbert e la maiolica italiana
Dal 28 Febbraio 2015 al 28 Febbraio 2015
Firenze
Luogo: Museo di Palazzo Davanzati
Indirizzo: via di Porta Rossa 13
Orari: h 11
Enti promotori:
- Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Costo del biglietto: ingresso con il biglietto del museo (intero € 2, ridotto € 1) fino ad esaurimento dei posti disponibili
Telefono per informazioni: +39 055 2388721
E-Mail info: museo.davanzati@polomuseale.firenze.it
Sito ufficiale: http://www.polomuseale.firenze.it
Sabato 28 febbraio alle ore 11.00 il museo di Palazzo Davanzati ospiterà la conferenza di Lucio Riccetti (Università degli Studi di Perugia): tra collezionismo e mercato fino al 1914. Alessandro Imbert e la maiolica italiana.
Lucio Riccetti, docente dell’ Università di Perugia, ha concentrato i suoi studi sugli aspetti storici, sociali e culturali del Medioevo e specialmente sulla cattedrale di Orvieto. Il suo lavoro di ricerca attuale mette a fuoco l’interesse del XIX secolo per il Medioevo, in particolare rispetto al formarsi del gusto che portò al collezionismo delle ceramiche medioevali. L’argomento è di grande interesse anche in relazione alla nascita del Museo della Casa Fiorentina Antica, voluto da Elia Volpi nel 1910, e alla presenza di numerosi esemplari di ceramica d’uso e maiolica nei suoi ambienti quale parte integrante dell’arredo domestico di una abitazione “ideale” del Rinascimento.
Lucio Riccetti, docente dell’ Università di Perugia, ha concentrato i suoi studi sugli aspetti storici, sociali e culturali del Medioevo e specialmente sulla cattedrale di Orvieto. Il suo lavoro di ricerca attuale mette a fuoco l’interesse del XIX secolo per il Medioevo, in particolare rispetto al formarsi del gusto che portò al collezionismo delle ceramiche medioevali. L’argomento è di grande interesse anche in relazione alla nascita del Museo della Casa Fiorentina Antica, voluto da Elia Volpi nel 1910, e alla presenza di numerosi esemplari di ceramica d’uso e maiolica nei suoi ambienti quale parte integrante dell’arredo domestico di una abitazione “ideale” del Rinascimento.
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