Scritture di luce 2016 - Incontro con Piergiorgio Branzi. Il giro dell’occhio

Piergiorgio Branzi. Il giro dell’occhio

 

Dal 27 Febbraio 2016 al 27 Febbraio 2016

Firenze

Luogo: Libreria Brac

Indirizzo: via de Vagellai 18r

Orari: h 18

Curatori: Michelangelo Chiaramida, Sandro Bini

Telefono per informazioni: +39 055 0944877

E-Mail info: info@libreriabrac.net

Sito ufficiale: http://www.libreriabrac.net



Sabato 27 Febbraio alle ore 18 alla Libreria Brac terzo appuntamento della VIII Edizione di "Scritture di luce".
Ospite dell'incontro  PIERGIORGIO BRANZI che presenterà al pubblico il suo ultimo libro Il giro dell’occhio

Presentano Michelangelo Chiaramida e Sandro Bini  membri Deaphoto e curatori della Rassegna.

Il giro dell’occhio è libro che raccoglie le fotografie di Piergiorgio Branzi realizzate in più di cinquanta anni di sguardi sul mondo, anni di “osservazioni attive” di un grande interprete del nostro tempo.
Le sue immagini, suddivise e raccolte nel volume per serie spaziali e temporali, si intrecciano con le riflessioni, i ragionamenti e i ricordi di una stagione importante della fotografia e della cultura italiana.
Un insieme di temi che accompagna il racconto di una vita piena di meraviglie e di scoperte. Il volume, introdotto da un contributo di Alessandra Mauro e da un saggio di Branzi stesso in cui l’autore descrive il proprio rapporto con i “linguaggi dell’immagine”, è diviso in sei sezioni, che corrispondono ai diversi luoghi che l’autore ha fotografato nel corso degli anni.
Ogni sezione è introdotta da un suo breve testo.
Ed ecco che, pagina dopo pagina, il libro ci guida in un percorso che va dalle foto in bianco e nero degli anni Cinquanta realizzate nella sua Toscana (Chiaroscuro toscano) alle immagini che danno conto di uno sguardo complessivo sulla Penisola (Scoperta dell’Italia), fino ad arrivare alle fotografie che riguardano il Mediterraneo, per passare poi a Mosca dove Branzi ha vissuto cinque anni in quanto inviato per la Rai, e Parigi.
Il libro si chiude con la sezione Le forme, che contiene l’ultima produzione del fotografo, quella più sperimentale, e una breve nota autobiografica.


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