Questioni di famiglia. Vivere e rappresentare la famiglia oggi
Dal 13 Marzo 2014 al 20 Luglio 2014
Firenze
Luogo: Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Fondazione Palazzo Strozzi
Indirizzo: piazza Strozzi
Orari: da martedì a domenica 10-20; giovedì 10-23
Curatori: Franziska Nori, Riccardo Lami
Enti promotori:
- Comune di Firenze
- Provincia di Firenze
- Camera di Commercio di Firenze
- Associazione Partners Palazzo Strozzi - Regione Toscana - Ataf
- Unicoop Firenze
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 4, ridotto € 3, ingresso gratuito giovedì 18-23
Telefono per informazioni: +39 055 2776461
E-Mail info: news@strozzina.org
Sito ufficiale: http://www.strozzina.org
Questioni di famiglia. Vivere e rappresentare la famiglia oggi propone opere di undici artisti internazionali (Guy Ben-Ner, Sophie Calle, Jim Campbell, John Clang, Nan Goldin, Courtney Kessel, Ottonella Mocellin+Nicola Pellegrini, Trish Morrissey, Hans Op de Beeck, Chrischa Oswald, Thomas Struth) che permettono di investigare immagini, dinamiche e strutture che definiscono il concetto di famiglia nel mondo contemporaneo.
La riflessione della mostra è dedicata a due fronti principali, da una parte l’analisi di quelle dinamiche che caratterizzano una famiglia, dall’altra una ricognizione sull’immagine della famiglia e su ciò che si nasconde dietro di essa. I video, le fotografie e le installazioni in mostra affrontano e decostruiscono questo concetto, unendo la soggettività autobiografica di ciascun artista a una ricerca di significato collettivo e riflettendo su quei legami culturali, morali, etici, biologici che definiscono e individuano una famiglia. Parlare di questo tema significa riflettere sulla contraddizione tra l’individualismo dell’uomo contemporaneo e la persistenza di modelli sociali ed esigenze relazionali che trovano nella famiglia il nucleo fondamentale. Allo stesso tempo, la disputa su “cosa è famiglia” si accompagna alla vasta riflessione sociologica che ha individuato la famiglia come luogo primario di socializzazione ed educazione, ma anche come luogo di disuguaglianza.
Ogni individuo ha una propria personale esperienza di famiglia, ma quando andiamo a cercare una definizione condivisa che cosa intendiamo con questo termine? La sua apparente naturalezza trova un proprio fondamento nell’articolo 29 della Costituzione italiana, dove si afferma che “la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio”. Tuttavia, come provocatoriamente afferma la sociologa Chiara Saraceno, “non vi è nulla di meno naturale della famiglia”. Questo concetto si è trasformato nel corso dei secoli, sempre ponendosi come specchio ma anche come strumento attivo delle trasformazioni della società: dalla familia latina al concetto di stirpe nobiliare, fino alla famiglia borghese dell’Ottocento. Negli ultimi decenni, stiamo vivendo una ulteriore e decisiva evoluzione di questo concetto. Fenomeni come la bassa natalità, la secolarizzazione, la crisi dell’istituto del matrimonio, il nuovo ruolo della donna, l’affermazione sociale e politica delle unioni omosessuali hanno aperto dibattiti e riflessioni in una re-definizione dell’immagine e del funzionamento stesso della famiglia.
Il catalogo bilingue (italiano/inglese) che accompagna la mostra è pubblicato da Mandragora e contiene, tra gli altri, testi critici dello storico Paul Ginsborg (Università degli Studi di Firenze) e della sociologa Chiara Saraceno (honorary fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino; già professore presso l’Università di Torino e il Centro di ricerca sociale di Berlino).
In contemporanea a Palazzo Strozzi si svolge Pontormo e Rosso Fiorentino. Le divergenti vie della “maniera” (Palazzo Strozzi, Firenze, 8 marzo-20 luglio 2014) a cura di Antonio Natali e Carlo Falciani, che vede riuniti per la prima volta i capolavori dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione.
La riflessione della mostra è dedicata a due fronti principali, da una parte l’analisi di quelle dinamiche che caratterizzano una famiglia, dall’altra una ricognizione sull’immagine della famiglia e su ciò che si nasconde dietro di essa. I video, le fotografie e le installazioni in mostra affrontano e decostruiscono questo concetto, unendo la soggettività autobiografica di ciascun artista a una ricerca di significato collettivo e riflettendo su quei legami culturali, morali, etici, biologici che definiscono e individuano una famiglia. Parlare di questo tema significa riflettere sulla contraddizione tra l’individualismo dell’uomo contemporaneo e la persistenza di modelli sociali ed esigenze relazionali che trovano nella famiglia il nucleo fondamentale. Allo stesso tempo, la disputa su “cosa è famiglia” si accompagna alla vasta riflessione sociologica che ha individuato la famiglia come luogo primario di socializzazione ed educazione, ma anche come luogo di disuguaglianza.
Ogni individuo ha una propria personale esperienza di famiglia, ma quando andiamo a cercare una definizione condivisa che cosa intendiamo con questo termine? La sua apparente naturalezza trova un proprio fondamento nell’articolo 29 della Costituzione italiana, dove si afferma che “la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio”. Tuttavia, come provocatoriamente afferma la sociologa Chiara Saraceno, “non vi è nulla di meno naturale della famiglia”. Questo concetto si è trasformato nel corso dei secoli, sempre ponendosi come specchio ma anche come strumento attivo delle trasformazioni della società: dalla familia latina al concetto di stirpe nobiliare, fino alla famiglia borghese dell’Ottocento. Negli ultimi decenni, stiamo vivendo una ulteriore e decisiva evoluzione di questo concetto. Fenomeni come la bassa natalità, la secolarizzazione, la crisi dell’istituto del matrimonio, il nuovo ruolo della donna, l’affermazione sociale e politica delle unioni omosessuali hanno aperto dibattiti e riflessioni in una re-definizione dell’immagine e del funzionamento stesso della famiglia.
Il catalogo bilingue (italiano/inglese) che accompagna la mostra è pubblicato da Mandragora e contiene, tra gli altri, testi critici dello storico Paul Ginsborg (Università degli Studi di Firenze) e della sociologa Chiara Saraceno (honorary fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino; già professore presso l’Università di Torino e il Centro di ricerca sociale di Berlino).
In contemporanea a Palazzo Strozzi si svolge Pontormo e Rosso Fiorentino. Le divergenti vie della “maniera” (Palazzo Strozzi, Firenze, 8 marzo-20 luglio 2014) a cura di Antonio Natali e Carlo Falciani, che vede riuniti per la prima volta i capolavori dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione.
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