Picasso e la modernità spagnola
Dal 20 Settembre 2014 al 25 Gennaio 2015
Firenze
Luogo: Fondazione Palazzo Strozzi
Indirizzo: piazza Strozzi 1
Orari: Tutti i giorni (inclusi i festivi) 10-20; giovedì 10-23. Solo su prenotazione per gruppi 9-10
Curatori: Eugenio Carmona
Enti promotori:
- Fondazione Palazzo Strozzi
- Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8.50 / € 7.50 / € 4, famiglie € 20
Telefono per informazioni: +39 055 2645155
E-Mail info: info@fondazionepalazzostrozzi.it
Sito ufficiale: http://www.palazzostrozzi.org
Dal 20 settembre 2014 Palazzo Strozzi a Firenze riporta l’attenzione sull’arte moderna con un nuovo importante evento dedicato a uno dei più grandi maestri della pittura del XX secolo: Pablo Picasso.
La mostra presenta un’ampia selezione di opere del grande maestro dell’arte moderna che permette di riflettere sulla sua influenza e sul confronto con importanti artisti spagnoli come Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González: l’arte che riflette sull’arte e sul rapporto tra realtà e surrealtà, l’impegno dell’artista nella tragedia storica, l’emergere del mostro dal volto umano, e la metafora del desiderio erotico come fonte privilegiata di creazione e visione del mondo.
Picasso e la modernità spagnola accoglie circa 90 opere della produzione di Picasso e di altri artisti tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e una ripresa cinematografica, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Tra le opere esposte sono presenti celebri capolavori come il Ritratto di Dora Maar, la Testa di cavallo e Il pittore e la modella di Picasso, Siurana, il sentiero di Miró e inoltre i disegni, le incisioni e i dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica, mai esposti in numero così elevato fuori dalla Spagna.
Con opere scelte nelle collezioni del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, la mostra Picasso e la modernità spagnola vuole offrire approcci differenti alle poetiche e ai fondamenti plastici che sono stati determinanti per gli apporti di Picasso e degli altri artisti spagnoli all’evolversi dell’arte moderna.
Non si tratta solo di spiegare l’influenza di Picasso sull’arte moderna spagnola, ma soprattutto di presentare le novità più originali e significative che Picasso e i maestri spagnoli hanno ap portato al panorama artistico internazionale.
Per farlo, la mostra si propone di riferirsi al destino di Picasso come mito e come artista, suggerendo l’idea di “variazione” quale elemento differenziatore del suo concetto di modernità, e seguendo il modo in cui Picasso ha affrontato il trasferimento di significati, figure e simboli nella rappresentazione del Mostro e nella rappresentazione della Tragedia, fino a giungere alla realizzazione di Guernica.
Inoltre, e sempre partendo da Picasso, o dalla relazione di Picasso con Gris, Miró, Dalí, Domínguez o Tàpies, la mostra vuole presentare, da un lato, il singolare – e poco noto – contributo spagnolo all’arte della forma costruita, concreta e analitica e, dall’altro, il “nuovo lirismo” definito nella pittura del segno e della superficie, e nella scultura del disegno nello spazio. La mostra cerca anche di comprendere la peculiare dialettica della creazione spagnola tra realtà e soprarealtà e si addentra, con un differente registro creativo, nella fondamentale relazio ne tra natura e cultura come espressione di identità, fondata da artisti vernacolari o radicati nelle proprie origini. La mostra si conclude, infine, considerando i percorsi attraverso i quali i creatori spagnoli hanno affrontato la svolta verso un’altra nozione di modernità, nell’apertura cronologica ed estetica del presente. Alcuni di queste maniere di interpretare e collegare gli apporti della modernità plastica spagnola sono presentati per la prima volta in una mostra e sono frutto del lavoro di comprensione e recupero della modernità spagnola compiuti negli ultimi decenni.
Il curatore
La mostra presenta un’ampia selezione di opere del grande maestro dell’arte moderna che permette di riflettere sulla sua influenza e sul confronto con importanti artisti spagnoli come Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González: l’arte che riflette sull’arte e sul rapporto tra realtà e surrealtà, l’impegno dell’artista nella tragedia storica, l’emergere del mostro dal volto umano, e la metafora del desiderio erotico come fonte privilegiata di creazione e visione del mondo.
Picasso e la modernità spagnola accoglie circa 90 opere della produzione di Picasso e di altri artisti tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e una ripresa cinematografica, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid. Tra le opere esposte sono presenti celebri capolavori come il Ritratto di Dora Maar, la Testa di cavallo e Il pittore e la modella di Picasso, Siurana, il sentiero di Miró e inoltre i disegni, le incisioni e i dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica, mai esposti in numero così elevato fuori dalla Spagna.
Con opere scelte nelle collezioni del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, la mostra Picasso e la modernità spagnola vuole offrire approcci differenti alle poetiche e ai fondamenti plastici che sono stati determinanti per gli apporti di Picasso e degli altri artisti spagnoli all’evolversi dell’arte moderna.
Non si tratta solo di spiegare l’influenza di Picasso sull’arte moderna spagnola, ma soprattutto di presentare le novità più originali e significative che Picasso e i maestri spagnoli hanno ap portato al panorama artistico internazionale.
Per farlo, la mostra si propone di riferirsi al destino di Picasso come mito e come artista, suggerendo l’idea di “variazione” quale elemento differenziatore del suo concetto di modernità, e seguendo il modo in cui Picasso ha affrontato il trasferimento di significati, figure e simboli nella rappresentazione del Mostro e nella rappresentazione della Tragedia, fino a giungere alla realizzazione di Guernica.
Inoltre, e sempre partendo da Picasso, o dalla relazione di Picasso con Gris, Miró, Dalí, Domínguez o Tàpies, la mostra vuole presentare, da un lato, il singolare – e poco noto – contributo spagnolo all’arte della forma costruita, concreta e analitica e, dall’altro, il “nuovo lirismo” definito nella pittura del segno e della superficie, e nella scultura del disegno nello spazio. La mostra cerca anche di comprendere la peculiare dialettica della creazione spagnola tra realtà e soprarealtà e si addentra, con un differente registro creativo, nella fondamentale relazio ne tra natura e cultura come espressione di identità, fondata da artisti vernacolari o radicati nelle proprie origini. La mostra si conclude, infine, considerando i percorsi attraverso i quali i creatori spagnoli hanno affrontato la svolta verso un’altra nozione di modernità, nell’apertura cronologica ed estetica del presente. Alcuni di queste maniere di interpretare e collegare gli apporti della modernità plastica spagnola sono presentati per la prima volta in una mostra e sono frutto del lavoro di comprensione e recupero della modernità spagnola compiuti negli ultimi decenni.
Il curatore
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