Melotti guarda Melotti
Dal 02 Dicembre 2013 al 04 Gennaio 2014
Firenze
Luogo: Museo Marino Marini
Indirizzo: piazza San Pancrazio
Orari: 10-17; chiuso martedì, domenica e festivi
Costo del biglietto: intero € 4, ridotto € 2
Telefono per informazioni: +39 055 219432
E-Mail info: info@museomarinomarini.it
Sito ufficiale: http://www.museomarinomarini.it
Il Museo Marino Marini presenta sabato 30 novembre 2013, alle ore 19, Melotti guarda Melotti, un progetto che mette a confronto il ritratto di Fausto Melotti eseguito da Marino Marini del 1937, nella sua versione in cera, della collezione del museo fiorentino, e Teorema del 1971 di Fausto Melotti, una delle sue opere più leggere e trapunte d’aria, come scrive Fabrizio D’Amico nel testo che accompagna l’esposizione.
Poste una di fronte all’altra, nel sacello della cripta del Museo, le due opere stabiliscono un dialogo tra i due artisti escludendo, data la lontananza nel tempo delle due sculture, riferimenti filologici e caricando di fascino evocativo questo immaginifico dialogo.
Melotti guarda Melotti, grazie alla collaborazione con la Collezione Merlini, offre l’opportunità di iniziare a esplorare in maniera approfondita il rapporto tra i due artisti, permettendo agli studiosi di potersi soffermare grazie a indagini accurate su ciascuna delle due sculture.
L’esposizione si collega a The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee, un progetto annuale del Museo Marino Marini, curato dal direttore artistico Alberto Salvadori, dedicato a preziose collezioni private italiane e soprattutto alla passione che anima il collezionista nella continua ricerca e nella scelta delle opere, nella conoscenza dell’arte e degli artisti.
Il catalogo a cura di Alberto Salvadori con Mariella Gnani, curatrice e conservatrice della Collezione Merlini, edito da Silvana editoriale, è arricchito dall’introduzione di Alberto Salvadori, dal fondamentale approfondimento di congiunzione tra i due artisti di Fabrizio d’Amico, dal testo di Denis Viva incentrato sulla scultura di Melotti, da quello di Mattia Patti che sta continuando qui la sua proficua ricerca sugli anni ’30 di Marino Marini e dal testo di Mariella Gnani che verte su approfondite indagini esplorative sulle tecniche esecutive.
Poste una di fronte all’altra, nel sacello della cripta del Museo, le due opere stabiliscono un dialogo tra i due artisti escludendo, data la lontananza nel tempo delle due sculture, riferimenti filologici e caricando di fascino evocativo questo immaginifico dialogo.
Melotti guarda Melotti, grazie alla collaborazione con la Collezione Merlini, offre l’opportunità di iniziare a esplorare in maniera approfondita il rapporto tra i due artisti, permettendo agli studiosi di potersi soffermare grazie a indagini accurate su ciascuna delle due sculture.
L’esposizione si collega a The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee, un progetto annuale del Museo Marino Marini, curato dal direttore artistico Alberto Salvadori, dedicato a preziose collezioni private italiane e soprattutto alla passione che anima il collezionista nella continua ricerca e nella scelta delle opere, nella conoscenza dell’arte e degli artisti.
Il catalogo a cura di Alberto Salvadori con Mariella Gnani, curatrice e conservatrice della Collezione Merlini, edito da Silvana editoriale, è arricchito dall’introduzione di Alberto Salvadori, dal fondamentale approfondimento di congiunzione tra i due artisti di Fabrizio d’Amico, dal testo di Denis Viva incentrato sulla scultura di Melotti, da quello di Mattia Patti che sta continuando qui la sua proficua ricerca sugli anni ’30 di Marino Marini e dal testo di Mariella Gnani che verte su approfondite indagini esplorative sulle tecniche esecutive.
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