La Natività. Sentire e vedere l'Admirabile signum
Dal 01 Dicembre 2023 al 16 Gennaio 2024
Firenze
Luogo: Palazzo Medici Riccardi
Indirizzo: Via Cavour 3
Orari: 9:00 - 19:00, mercoledì chiuso
Enti promotori:
- Città Metropolitana
Telefono per informazioni: +39 055 276 0552
E-Mail info: info@palazzomediciriccardi.it
Sito ufficiale: http://www.palazzomediciriccardi.it
Arriva a Palazzo Medici Riccardi per il periodo dell’Avvento “La Natività. Sentire e vedere l'Admirabile signum”, cammeo espositivo che presenterà al pubblico una terracotta invetriata della bottega di Giovanni Della Robbia raffigurante la Natività e proveniente dalla sagrestia antica del Convento San Francesco di Fiesole. Il prezioso manufatto rimarrà esposto dal 1° dicembre al 16 gennaio 2024 all’interno della Sala del Caminetto, ambiente del percorso museale dedicato alle Madonne con Bambino. L’esposizione - promossa da Città Metropolitana e organizzata da MUS.E in collaborazione con la Provincia di San Francesco Stimmatizzato dei Frati Minori di Toscana - sarà presentata venerdì 1 dicembre alle 17 alla presenza di Letizia Perini, Delegata alla cultura Città Metropolitana di Firenze, Maria Federica Giuliani, Assessora ai rapporti con le confessioni religiose del Comune di Firenze, Valentina Zucchi, referente scientifico di Palazzo Medici Riccardi e fra Matteo Brena, Commissario di Terra Santa di Toscana che si confronteranno sul tema della natività e del presepe.
L’appuntamento si colloca all’interno del calendario delle celebrazioni per gli otto secoli dalla prima raffigurazione della Natività, che Francesco di Assisi realizzò a Greccio, una cittadina a pochi chilometri da Rieti. Nel 1223, infatti, il Santo patrono d’Italia si fermò nella valle del Reatino, probabilmente di ritorno da Roma, dove il 29 novembre aveva ricevuto da Papa Onorio III la conferma della sua Regola. Le grotte esistenti nei pressi di Greccio gli ricordavano quelle che aveva visto in Terra Santa e, in modo particolare, lo scenario di Betlemme. Due settimane prima di Natale, raccontano le fonti, Francesco chiamò un uomo di nome Giovanni e gli chiese di aiutarlo a realizzare il suo Presepe per il 25 dicembre, alla presenza di molti frati e la popolazione di Greccio. Da quella esperienza, grazie alla predicazione dei francescani, il Presepe si è diffuso capillarmente tra le case e le piazze di tutto il mondo, giungendo fino ai giorni nostri.
La terracotta invetriata esposta per l’occasione a Palazzo Medici Riccardi e riferita al primo Cinquecento, testimonia l'attenzione artistica e devozionale che la bottega Della Robbia riservò al tema della Natività e manifesta, nella struttura narrativa asciutta e nella gamma di colori contenuta, un'essenzialità speciale rispetto alla ricchezza decorativa, cromatica e compositiva propria di altre opere dello stesso artista. La sala in cui è esposta custodisce pregevoli sculture e dipinti quattro-cinquecenteschi di soggetto mariano. In dialogo ideale con l'opera robbiana si pone poi la cappella dei Magi, che nella nascita di Gesù trova il fulcro dell'intera raffigurazione, presentando ancor oggi sull'altare il dipinto della bottega di Filippo Lippi con Maria adorante, meta del suggestivo viaggio dei Magi affrescato sulle pareti dell'ambiente.
L’appuntamento si colloca all’interno del calendario delle celebrazioni per gli otto secoli dalla prima raffigurazione della Natività, che Francesco di Assisi realizzò a Greccio, una cittadina a pochi chilometri da Rieti. Nel 1223, infatti, il Santo patrono d’Italia si fermò nella valle del Reatino, probabilmente di ritorno da Roma, dove il 29 novembre aveva ricevuto da Papa Onorio III la conferma della sua Regola. Le grotte esistenti nei pressi di Greccio gli ricordavano quelle che aveva visto in Terra Santa e, in modo particolare, lo scenario di Betlemme. Due settimane prima di Natale, raccontano le fonti, Francesco chiamò un uomo di nome Giovanni e gli chiese di aiutarlo a realizzare il suo Presepe per il 25 dicembre, alla presenza di molti frati e la popolazione di Greccio. Da quella esperienza, grazie alla predicazione dei francescani, il Presepe si è diffuso capillarmente tra le case e le piazze di tutto il mondo, giungendo fino ai giorni nostri.
La terracotta invetriata esposta per l’occasione a Palazzo Medici Riccardi e riferita al primo Cinquecento, testimonia l'attenzione artistica e devozionale che la bottega Della Robbia riservò al tema della Natività e manifesta, nella struttura narrativa asciutta e nella gamma di colori contenuta, un'essenzialità speciale rispetto alla ricchezza decorativa, cromatica e compositiva propria di altre opere dello stesso artista. La sala in cui è esposta custodisce pregevoli sculture e dipinti quattro-cinquecenteschi di soggetto mariano. In dialogo ideale con l'opera robbiana si pone poi la cappella dei Magi, che nella nascita di Gesù trova il fulcro dell'intera raffigurazione, presentando ancor oggi sull'altare il dipinto della bottega di Filippo Lippi con Maria adorante, meta del suggestivo viaggio dei Magi affrescato sulle pareti dell'ambiente.
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