Domenico Monteforte. Le Melodie del Colore
Dal 02 Luglio 2015 al 19 Luglio 2015
Greve in Chianti | Firenze
Luogo: Museo di San Francesco
Indirizzo: via S. Francesco 4
Curatori: Giammarco Puntelli
Enti promotori:
- RiccardoARTE
- Comune di Greve in Chianti
Telefono per informazioni: +39 328 7544996
E-Mail info: info@riccardoarte.it
Sito ufficiale: http://www.riccardoarte.it
Domenico Monteforte è un artista toscano che lavora tra Camaiore e Forte dei Marmi, in quella Versilia meta di italiani più o meno famosi che dai gloriosi anni ’60 popolano in estate quelle spiagge cariche di notevole suggestione.
Non dipinge all’aperto, ma si affida alla memoria ed alle sue emozioni, trasmettendole all’osservatore attraverso una tavolozza che contiene i colori toscani, con la loro solarità ed il loro calore. Sono dunque “paesaggi della memoria” quelli che l’artista fissa sulla tela, ed oggi su supporti diversi che vanno dalle carte ai documenti antichi, agli spartiti musicali.
Monteforte è un Pittore attivo, molto apprezzato dalla critica e dal pubblico, che vanta un gran numero di esposizioni personali in Gallerie e spazi pubblici. Non ultima una prestigiosa esposizione all’ Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, e poi Milano e Reggio Calabria.
Nei paesaggi di Monteforte regna la quiete, in mezzo a filari ordinati o nei campi di girasoli trapuntati da cespugli di lavanda; la presenza umana non è rappresentata ma è implicita nel lavoro compiuto dall’uomo, abitante di rustici e casolari seminati nelle campagne. Dalla tela si ode il rumore del mare quando l’Artista lo rappresenta da vedute in mezzi a pini mediterranei, e si avverte il vento che scuote le ginestre, e “tutto si trasfigura musicalmente, si traduce in bellezza grazie ad una tavolozza pura e ad un talento contrappuntistico capace di rappresentare il mondo in un’ alleanza figurativa e cromatica dove la vita è sogno”. [V. Sgarbi]
Se si volessero trovare degli ipotetici ispiratori della pittura di Monteforte, lo potremmo considerare un allievo di Michele Cascella, indiscusso maestro del colore, Carlo Mattioli, famoso per donare ad ogni sua opera una nota di sottile malinconia, ed Ottone Rosai, nei casi in cui i casolari quasi fiabeschi sono ritratti con cromatismi più delicati e garbati.
Pur essendo un pittore figurativo nel più ampio senso del termine, Monteforte è più volte tentato dalla sperimentazione informale; in alcune opere masse di colori accesi si sposano creando assonanze musicali e vibranti.
Come evidenziato dallo stesso Vittorio Sgarbi in un suo scritto recente, “Monteforte espone una sua invenzione di solarità e di silenzio che si richiama al paesaggio toscano, l'artista risolve le sue composizioni avvicinandosi più all'informale che ai risultati impressionistici di un plein air”.
“Domenico Monteforte è messaggero di un mondo paesaggistico rivisitato con uno sguardo di artista contemporaneo, che si anima emotivamente nell’ osservazione di un mondo squillante di colori, forse più vicino al desiderio ed al sogno che alla realtà. […] Opere quindi interiori: raffigurazioni nostalgiche nella bellezza intatta e, in definitiva, squillante inno alla vita” [P. Levi]
Recentemente Monteforte ha dato vita ad una serie di lavori realizzati su carte antiche, prevalentemente spartiti musicali. Il suo legame con la musica è molteplice, in quanto “ai primi di ottobre ha dipinto un grande quadro, “That’s Opera”, negli spazi del Teatro dell’Opera di San Francisco, […] raffigurando i più famosi interpreti che si sono esibiti su tale palcoscenico a partire da Caruso fino alla Callas, a Pavarotti e così via. Questa importante e impegnativa tela sarà collocata, con una cerimonia pubblica da tenersi nel settembre del 2015, in una sala del “San Francisco War Memorial House” dove il Giappone ha firmato il trattato di pace relativo alla Seconda Guerra Mondiale e dove sono state costituite le Nazioni Unite”. [Caprile]
Queste opere recenti, in Mostra a Greve in Chianti (Firenze) dal 2 al 19 luglio, fanno parte di un ciclo di nuovi lavori realizzati in acrilico e parte di essi hanno dato vita ad una Mostra realizzata al Teatro dei Dioscuri al Quirinale nel 2013. Monteforte accomuna nelle carte la musicalità del supporto alla sua spiccata sensibilità di Artista e di uomo, che dona nuova vita a vecchi documenti, fotografando paesaggi incontaminati e fissandoli sulle note musicali.
Una importante ed ampia Mostra personale dell’Artista è stata inaugurata l’ 11 giugno a Lucca, presso il Palazzo della Fondazione della Banca di Lucca. Nel catalogo della Mostra è presente un testo critico di Luciano Caprile.
Non dipinge all’aperto, ma si affida alla memoria ed alle sue emozioni, trasmettendole all’osservatore attraverso una tavolozza che contiene i colori toscani, con la loro solarità ed il loro calore. Sono dunque “paesaggi della memoria” quelli che l’artista fissa sulla tela, ed oggi su supporti diversi che vanno dalle carte ai documenti antichi, agli spartiti musicali.
Monteforte è un Pittore attivo, molto apprezzato dalla critica e dal pubblico, che vanta un gran numero di esposizioni personali in Gallerie e spazi pubblici. Non ultima una prestigiosa esposizione all’ Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, e poi Milano e Reggio Calabria.
Nei paesaggi di Monteforte regna la quiete, in mezzo a filari ordinati o nei campi di girasoli trapuntati da cespugli di lavanda; la presenza umana non è rappresentata ma è implicita nel lavoro compiuto dall’uomo, abitante di rustici e casolari seminati nelle campagne. Dalla tela si ode il rumore del mare quando l’Artista lo rappresenta da vedute in mezzi a pini mediterranei, e si avverte il vento che scuote le ginestre, e “tutto si trasfigura musicalmente, si traduce in bellezza grazie ad una tavolozza pura e ad un talento contrappuntistico capace di rappresentare il mondo in un’ alleanza figurativa e cromatica dove la vita è sogno”. [V. Sgarbi]
Se si volessero trovare degli ipotetici ispiratori della pittura di Monteforte, lo potremmo considerare un allievo di Michele Cascella, indiscusso maestro del colore, Carlo Mattioli, famoso per donare ad ogni sua opera una nota di sottile malinconia, ed Ottone Rosai, nei casi in cui i casolari quasi fiabeschi sono ritratti con cromatismi più delicati e garbati.
Pur essendo un pittore figurativo nel più ampio senso del termine, Monteforte è più volte tentato dalla sperimentazione informale; in alcune opere masse di colori accesi si sposano creando assonanze musicali e vibranti.
Come evidenziato dallo stesso Vittorio Sgarbi in un suo scritto recente, “Monteforte espone una sua invenzione di solarità e di silenzio che si richiama al paesaggio toscano, l'artista risolve le sue composizioni avvicinandosi più all'informale che ai risultati impressionistici di un plein air”.
“Domenico Monteforte è messaggero di un mondo paesaggistico rivisitato con uno sguardo di artista contemporaneo, che si anima emotivamente nell’ osservazione di un mondo squillante di colori, forse più vicino al desiderio ed al sogno che alla realtà. […] Opere quindi interiori: raffigurazioni nostalgiche nella bellezza intatta e, in definitiva, squillante inno alla vita” [P. Levi]
Recentemente Monteforte ha dato vita ad una serie di lavori realizzati su carte antiche, prevalentemente spartiti musicali. Il suo legame con la musica è molteplice, in quanto “ai primi di ottobre ha dipinto un grande quadro, “That’s Opera”, negli spazi del Teatro dell’Opera di San Francisco, […] raffigurando i più famosi interpreti che si sono esibiti su tale palcoscenico a partire da Caruso fino alla Callas, a Pavarotti e così via. Questa importante e impegnativa tela sarà collocata, con una cerimonia pubblica da tenersi nel settembre del 2015, in una sala del “San Francisco War Memorial House” dove il Giappone ha firmato il trattato di pace relativo alla Seconda Guerra Mondiale e dove sono state costituite le Nazioni Unite”. [Caprile]
Queste opere recenti, in Mostra a Greve in Chianti (Firenze) dal 2 al 19 luglio, fanno parte di un ciclo di nuovi lavori realizzati in acrilico e parte di essi hanno dato vita ad una Mostra realizzata al Teatro dei Dioscuri al Quirinale nel 2013. Monteforte accomuna nelle carte la musicalità del supporto alla sua spiccata sensibilità di Artista e di uomo, che dona nuova vita a vecchi documenti, fotografando paesaggi incontaminati e fissandoli sulle note musicali.
Una importante ed ampia Mostra personale dell’Artista è stata inaugurata l’ 11 giugno a Lucca, presso il Palazzo della Fondazione della Banca di Lucca. Nel catalogo della Mostra è presente un testo critico di Luciano Caprile.
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