Arte, Media e Liberazione. Le carte da gioco come strumento di liberazione
Dal 16 Gennaio 2015 al 16 Gennaio 2015
Firenze
Luogo: Accademia di Belle Arti di Firenze
Indirizzo: via Ricasoli 66
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 215449 / 055 2398660
E-Mail info: ufficiostampa@accademia.firenze.it
Sito ufficiale: http://firenze.us9.list-manage2.com/track/click?u=637b63411e47e897228ed373a&id=784439e8c0&e=e53c9ff6d6
Si inaugura venerdì 16 gennaio (ore 11) con la conferenza "Le carte da gioco come strumento di liberazione" di Andrea Ricci e Nazario Renzoni, il ciclo d'incontri "Arte, Media e Liberazione" organizzato nell'ambito del corso di Teoria e Metodo dei Mass Media dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Gli appuntamenti, aperti al pubblico e in programma per tutto il mese di gennaio nell’Aula del Cenacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze (via Ricasoli, 66), vedranno protagonisti studiosi e scrittori, e soprattutto le loro testimonianze su un uso dei media e dell'arte finalizzato alla realizzazione di strategie di liberazione contro il fascismo, la mafia ed i poteri forti.
Attraverso una serie di proiezioni, Andrea Ricci e Nazario Renzoni ripercorreranno la nascita delle carte da gioco, dai presumibili primi casi nel X secolo in Cina, al loro approdo in Europa nel XIV secolo, fino al Novecento, mostrandone l'utilizzo a fini di liberazione che ne è stato fatto in determinati periodi storici (Rivoluzione Francese, Jacques-Luis David, Rivoluzione Russa...), e di come tale utilizzo sia stato soggetto a censure e persecuzioni di vario tipo.
Nazario Renzoni, laureato in matematica, è autore di una cinquantina fra volumi e articoli di matematica e informatica. Con Andrea Ricci - informatico, responsabile di sviluppo in un'azienda di informatica sanitaria - ha fondato nel 2008 l'Accademia de' Germini per riscoprire e valorizzare i “Germini” o “Minchiate Fiorentine”, un gioco e un mazzo di carte nati a Firenze all'inizio del XVI secolo. Sugli antichi giochi di carte hanno tenuto conferenze e seminari e hanno scritto il manuale “Il nobilissimo giuoco delle Minchiate Fiorentine” che può essere scaricato gratuitamente all'indirizzo web http://germini.altervista.org.
Il ciclo “Arte, Media e Liberazione” si propone come un percorso che, attraverso differenti pratiche e linguaggi artistici, indaga le lotte partigiane, il pacifismo, il cattolicesimo progressista, i movimenti di protesta, i collettivi e l'associazionismo di base, gli intellettuali, le riviste ed il giornalismo militante, fino alle attuali controculture digitali.
Un impiego dei mezzi di comunicazione di massa e dei nuovi media finalizzato a creare legami, prossimità e consapevolezze che abbiano come obiettivo il raggiungimento del bene comune e della liberazione individuale e collettiva.
La rassegna continua venerdì 23 gennaio con un doppio appuntamento: alle 11 Stefano Sansavini interverrà su “L'uso dei media nella lotta ai poteri forti” mentre Ferry Byte parlerà di “Utopie di liberazione contro l'oligarchia delle grandi potenze digitali”. Alle ore 16 Claudio Carabba su “Il pensiero di liberazione nel cinema del dopoguerra” e Don Andrea Bigalli su “Cinema e anti-mafia”.
Venerdì 30 gennaio (ore 16) saranno ospiti Aldo Bondi con la conferenza “Strumenti e messaggi di liberazione nella formazione di due giovani intellettuali della Firenze lapiriana, Alberto Scandone e Luciano Martini” e Severino Saccardi con “Se vuoi la pace prepara la pace: Ernesto Balducci e la rivista Testimonianze”.
Un secondo ciclo di incontri si terrà a febbraio. La rassegna è organizzata in collaborazione con il Centro studi politici e sociali Archivio storico "Il sessantotto" e Libera – Associazioni, nomi e numeri, contro le mafie.
Tutti gli incontri sono aperti al pubblico e ad ingresso gratuito.
Gli appuntamenti, aperti al pubblico e in programma per tutto il mese di gennaio nell’Aula del Cenacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze (via Ricasoli, 66), vedranno protagonisti studiosi e scrittori, e soprattutto le loro testimonianze su un uso dei media e dell'arte finalizzato alla realizzazione di strategie di liberazione contro il fascismo, la mafia ed i poteri forti.
Attraverso una serie di proiezioni, Andrea Ricci e Nazario Renzoni ripercorreranno la nascita delle carte da gioco, dai presumibili primi casi nel X secolo in Cina, al loro approdo in Europa nel XIV secolo, fino al Novecento, mostrandone l'utilizzo a fini di liberazione che ne è stato fatto in determinati periodi storici (Rivoluzione Francese, Jacques-Luis David, Rivoluzione Russa...), e di come tale utilizzo sia stato soggetto a censure e persecuzioni di vario tipo.
Nazario Renzoni, laureato in matematica, è autore di una cinquantina fra volumi e articoli di matematica e informatica. Con Andrea Ricci - informatico, responsabile di sviluppo in un'azienda di informatica sanitaria - ha fondato nel 2008 l'Accademia de' Germini per riscoprire e valorizzare i “Germini” o “Minchiate Fiorentine”, un gioco e un mazzo di carte nati a Firenze all'inizio del XVI secolo. Sugli antichi giochi di carte hanno tenuto conferenze e seminari e hanno scritto il manuale “Il nobilissimo giuoco delle Minchiate Fiorentine” che può essere scaricato gratuitamente all'indirizzo web http://germini.altervista.org.
Il ciclo “Arte, Media e Liberazione” si propone come un percorso che, attraverso differenti pratiche e linguaggi artistici, indaga le lotte partigiane, il pacifismo, il cattolicesimo progressista, i movimenti di protesta, i collettivi e l'associazionismo di base, gli intellettuali, le riviste ed il giornalismo militante, fino alle attuali controculture digitali.
Un impiego dei mezzi di comunicazione di massa e dei nuovi media finalizzato a creare legami, prossimità e consapevolezze che abbiano come obiettivo il raggiungimento del bene comune e della liberazione individuale e collettiva.
La rassegna continua venerdì 23 gennaio con un doppio appuntamento: alle 11 Stefano Sansavini interverrà su “L'uso dei media nella lotta ai poteri forti” mentre Ferry Byte parlerà di “Utopie di liberazione contro l'oligarchia delle grandi potenze digitali”. Alle ore 16 Claudio Carabba su “Il pensiero di liberazione nel cinema del dopoguerra” e Don Andrea Bigalli su “Cinema e anti-mafia”.
Venerdì 30 gennaio (ore 16) saranno ospiti Aldo Bondi con la conferenza “Strumenti e messaggi di liberazione nella formazione di due giovani intellettuali della Firenze lapiriana, Alberto Scandone e Luciano Martini” e Severino Saccardi con “Se vuoi la pace prepara la pace: Ernesto Balducci e la rivista Testimonianze”.
Un secondo ciclo di incontri si terrà a febbraio. La rassegna è organizzata in collaborazione con il Centro studi politici e sociali Archivio storico "Il sessantotto" e Libera – Associazioni, nomi e numeri, contro le mafie.
Tutti gli incontri sono aperti al pubblico e ad ingresso gratuito.
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