Antonio Berti (1904-1990)
Dal 28 Febbraio 2016 al 31 Maggio 2016
Sesto Fiorentino | Firenze
Luogo: Centro Antonio Berti / La Soffitta Spazio delle Arti
Indirizzo: via Bernini / piazza Rapisardi 6
Enti promotori:
- Comune di Sesto Fiorentino
- La Soffitta Spazio delle Arti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 442203
Sesto Fiorentino ha tributato un grande successo all'evento che racconta la vita di uno dei suoi “figli” più celebri del XX secolo, l'artista Antonio Berti.
Domenica 28 febbraio il centro espositivo che porta il nome proprio di Berti è stato “invaso” dagli appassionati d'arte che si sono riuniti per il taglio del nastro della mostra.
L'iniziativa è organizzata dal Comune di Sesto Fiorentino e da “La Soffitta Spazio delle Arti”, con la collaborazione della “Fondazione per la scultura Antonio Berti”, e rientra nella VI edizione di “Alto Basso”, il progetto che veicola rassegne d'arte in due spazi espositivi: il “Centro Antonio Berti” di via Bernini e “La Soffitta Spazio delle Arti” all'Unione Operaia di Colonnata.
Nel primo ambiente – a pochi metri dallo studio dell'artista che è in fase di restauro – sono esposte le sculture più belle della produzione di Berti dagli anni Trenta agli anni Ottanta, mentre a “La Soffitta” si può fare un viaggio fra le creazioni più intimistiche dell'autore (schizzi, disegni, bozzetti, dipinti) arricchiti da documenti fotografici e corrispondenze con grandi personaggi del secolo scorso; il tutto grazie a un'approfondita ricerca in collaborazione con la famiglia Berti.
Premiato, dunque, l'intenso lavoro svolto dall'organizzatore dell'evento, Francesco Mariani, dal curatore di mostra e catalogo, Domenico Viaggiano, e dalla Fondazione Berti. Molto apprezzati anche i testi critici in catalogo di Giulia Ballerini e Susanna Ragionieri.
“E' un onore per noi vedere quasi 500 persone accalcarsi all'ingresso della mostra – ha sottolineato Francesco Mariani –. Abbiamo lavorato per nove mesi a questo progetto e ci teniamo a riportare all'attenzione del grande pubblico e soprattutto dei giovani un artista che ha conosciuto e lavorato per tanti personaggi del Novecento, dai papi ai politici, dai big dell'arte a quelli dell'industria. E l'esordio è stato meraviglioso”.
“Berti è stato un artista a tutto tondo – ha raccontato Domenico Viggiano –. Da ogni suo studente riusciva a far emergere le qualità migliori, così come in ogni opera era capace di mettere l'essenza delle persone che ritraeva. Ed è una gioia poter dire di essergli stato accanto in tanti giorni di ricerca artistica”.
Il figlio di Antonio, Giovanni Berti, ha rimarcato come “questa mostra porta a galla le qualità di mio padre anche come pittore e disegnatore oltre che come scultore. Lui, infatti, aveva un vero amore per il disegno che gli aveva instillato il suo maestro, Libero Andreotti. Ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando per il restauro dello studio del babbo che racconta la sua quotidianità e può diventare, in futuro, un luogo idoneo per insegnare l'arte ai giovani”.
“Per l'amministrazione comunale di Sesto Fiorentino questa mostra è l'occasione di colmare almeno parzialmente un debito nei confronti di un artista che ha messo radici nella nostra città – ha detto il responsabile del servizio cultura del Comune, Enio Bruschi –. Dopo la mostra del 1989 a San Piero a Sieve, suo paese natale, Berti era stato un po' dimenticato, ma negli ultimi anni a Sesto sono nate prima la Fondazione per la scultura Antonio Berti, poi l'Associazione Antonio Berti e ora, grazie anche al loro stimolo, ecco la mostra che riporta in primo piano questo straordinario artista svelandone anche gli aspetti meno noti”.
La mostra resterà aperta fino al 31 maggio con orari 16-19 dal martedì al sabato e 10-12 / 16-19 la domenica; lunedì chiuso.
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