L’universo poetico di Ketty La Rocca. Dalle parole ai gesti. Riflessioni a margine
![Ketty La Rocca, Le mie parole, e tu?, 1971, sequenza fotografica, 1 di 4 elementi. Archivio Ketty La Rocca di Michelangelo Vasta, (Firenze) Ketty La Rocca, Le mie parole, e tu?, 1971, sequenza fotografica, 1 di 4 elementi. Archivio Ketty La Rocca di Michelangelo Vasta, (Firenze)](http://www.arte.it/foto/600x450/dc/77315-12_Le_mie_parole_e_tu_1971_.jpg)
Ketty La Rocca, Le mie parole, e tu?, 1971, sequenza fotografica, 1 di 4 elementi. Archivio Ketty La Rocca di Michelangelo Vasta, (Firenze)
Dal 03 Maggio 2018 al 03 Maggio 2018
Ferrara
Luogo: IUSS-Istituto Universitario Studi Superiori di Ferrara
Indirizzo: Cs. Porta Mare 2
Orari: h 10.30
Telefono per informazioni: +39 0532 206233
E-Mail info: udi@udiferrara.it
Giovedì 3 maggio alle ore 10.30 presso la sede dello IUSS-Istituto Universitario Studi Superiori di Ferrara si terrà la Tavola rotonda organizzata dal Comitato Biennale Donna dell’UDI e dall’Università degli Studi di Ferrara. L’iniziativa si pone nel solco della mostra Ketty La Rocca 80. Gesture, Speech and Word, esposta presso il PAC -Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara fino al prossimo 3 giugno e curata da Francesca Gallo (Università La Sapienza di Roma) e Raffaella Perna (Università di Macerata).
Questa XVII edizione della Biennale Donna dedicata a Ketty La Rocca (La Spezia, 1938-Firenze, 1976) grazie all’apporto dell’Archivio Ketty La Rocca di Michelangelo Vasta, rappresenta, a oltre quindici anni dall’ultima antologica dell’artista in Italia, un significativo riconoscimento al suo lavoro, riletto alla luce anche di nuovi studi che hanno permesso di dipanare l’intera sua vicenda entro le dinamiche dei movimenti artistici sviluppatisi all’indomani del secondo dopoguerra e, in particolare, entro la soglia dei decenni Sessanta e Settanta, i più ricchi di pulsioni e di istanze sociali e culturali nella storia del Novecento.
La pratica del linguaggio verbo-visivo, nodo centrale dell’esperienza di Ketty La Rocca a partire dagli anni Sessanta quando è ormai a Firenze, dove si era trasferita nel 1956, ma anche la successiva declinazione del gesto che, acquisito soprattutto nella sua valenza antropologica, interesserà il prosieguo di questo decennio, costituiscono i due poli di attenzione sui quali si snoda il percorso espositivo della mostra.
Un percorso ricco di opere e documenti che svela anche l’interesse dell’artista a servirsi di svariati medium espressivi: dalla fotografia al video, dal disegno alla performance fino alla scultura, corpo tangibile posto in una speciale relazione tra il sé e l’altro da sé.
Sul filo di tali interessi, testimoni di un universo poetico ricco di sperimentazioni linguistiche, intende soffermarsi l’iniziativa di questa tavola rotonda nella quale saranno affrontati ulteriori momenti di riflessione.
Con le curatrici della mostra e alla presenza di Michelangelo Vasta interverranno Ada Patrizia Fiorillo (Università di Ferrara), Federica Muzzarelli (Università di Bologna), Caterina Iaquinta (Università Cattolica di Milano). Modera Anna Quarzi (Comitato Biennale Donna). All’incontro prenderà parte Elisa Leonini con gli studenti della classe 5a A del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, interpreti sotto la guida della docente, del gioco- performance In principio erat verbum, un progetto rimasto inedito fino ad oggi che sarà eseguito nel pomeriggio alle ore 16,00 presso la sede della mostra (Padiglione di Arte Contemporanea, Corso P.ta Mare 5), dove il perimetro dell’azione è allestito secondo la traccia disegnata dall’artista.
Si tratta di una sorta di esaedro racchiuso intorno ad un perno centrale, lungo il quale una corrente relazionale fatta di sguardi e di gesti unirà i partecipanti, sulle orme di quanto l’artista stessa aveva annotato: «I giovani possono scambiarsi di posto, passare cioè da una posizione isolata (spazio unico) a una posizione di contatto (spazio a due a tre) o viceversa seguendo i camminamenti».
La mostra della XVII Biennale Donna e le attività di approfondimento sono sostenute dal Comune di Ferrara e Regione Emilia Romagna, patrocinate dal Ministero alla Cultura, dal Dipartimento Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri, e sponsorizzate da Assicoop, Coop Alleanza 3.0 e Copma.
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