Carlo Guercio. New Code

Carlo Guercio. New Code, Associazione Quattro quarti, Alba
Dal 10 Ottobre 2014 al 20 Ottobre 2014
Alba | Cuneo
Luogo: Associazione Quattro quarti
Indirizzo: via Paruzza
Orari: da martedì a domenica 15.30-18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 340 3259472
E-Mail info: manuela.caracciolo@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.carloguercio.it/
Torna a proporre le proprie opere in una mostra personale, l’artista astigiano Carlo Guercio.
Questa volta la location sarà la sede dell’Associazione Quattro quarti di Via Paruzza ad Alba (CN) dal 10 al 20 ottobre.
Architetto, appassionato d’arte contemporanea, collezionista, personaggio eclettico e versatile, Carlo Guercio (Asti, 1960) intraprende intorno agli anni 2000 un percorso che lo porta alla sperimentazione di diverse forme artistiche : installazioni ambientali, opere gestuali e collage.
Curioso degli aspetti e delle potenzialità dell’utilizzo del linguaggio nell’arte, svolge negli ultimi anni un’indagine sulla dimensione sintattica e sulla metamorfosi in opera d’arte delle parole, che diventano segni e che comunicano idee.
Da una installazione ambientale nel 2010 che proponeva la doppia elica che rappresenta il codice del DNA nasce l’idea di utilizzare il codice morse , codice binario in cui le lettere sono codificate da una particolare sequenza di punti e linee.
Il fine rimane comunque quello di creare opere di valore estetico, in grado di catalizzare l’attenzione del fruitore sui dati sensoriali: la forma, il colore, la dimensione.
Ne sono scaturite alcune grandi tele monocrome, con una predisposizione per il colore bianco, rosso e nero sulle quali vengono applicati elementi lignei che rappresentano un punto ed una linea. Sono le parole che tradotte con il codice morse assumono sembianza di scultura e che pur sempre rimanendo astratte ed informali, possono essere morbide ed armoniose, in relazione al concetto che intendono trasmettere.
Sono seguite altre opere in cui protagonista è il “filo” intorno a cui si muovono le parole in codice morse. E’ in principio linea ferma a rappresentare i propositi “buoni” della vita di ognuno di noi, poi diventa filo incerto e ballerino, che si discosta dalla linea della rettitudine tracciata sulla tela, come spesso accade nel vivere quotidiano. E’ presente con 2 lavori
E’ presente nella collezione permanente del MIM Museum in Motion nel Castelllo di San Pietro in Cerro (PC).
Questa volta la location sarà la sede dell’Associazione Quattro quarti di Via Paruzza ad Alba (CN) dal 10 al 20 ottobre.
Architetto, appassionato d’arte contemporanea, collezionista, personaggio eclettico e versatile, Carlo Guercio (Asti, 1960) intraprende intorno agli anni 2000 un percorso che lo porta alla sperimentazione di diverse forme artistiche : installazioni ambientali, opere gestuali e collage.
Curioso degli aspetti e delle potenzialità dell’utilizzo del linguaggio nell’arte, svolge negli ultimi anni un’indagine sulla dimensione sintattica e sulla metamorfosi in opera d’arte delle parole, che diventano segni e che comunicano idee.
Da una installazione ambientale nel 2010 che proponeva la doppia elica che rappresenta il codice del DNA nasce l’idea di utilizzare il codice morse , codice binario in cui le lettere sono codificate da una particolare sequenza di punti e linee.
Il fine rimane comunque quello di creare opere di valore estetico, in grado di catalizzare l’attenzione del fruitore sui dati sensoriali: la forma, il colore, la dimensione.
Ne sono scaturite alcune grandi tele monocrome, con una predisposizione per il colore bianco, rosso e nero sulle quali vengono applicati elementi lignei che rappresentano un punto ed una linea. Sono le parole che tradotte con il codice morse assumono sembianza di scultura e che pur sempre rimanendo astratte ed informali, possono essere morbide ed armoniose, in relazione al concetto che intendono trasmettere.
Sono seguite altre opere in cui protagonista è il “filo” intorno a cui si muovono le parole in codice morse. E’ in principio linea ferma a rappresentare i propositi “buoni” della vita di ognuno di noi, poi diventa filo incerto e ballerino, che si discosta dalla linea della rettitudine tracciata sulla tela, come spesso accade nel vivere quotidiano. E’ presente con 2 lavori
E’ presente nella collezione permanente del MIM Museum in Motion nel Castelllo di San Pietro in Cerro (PC).
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