Pinuccio Sciola. Madre Pietra, la natura, la scultura, la città
Dal 13 Maggio 2021 al 03 Ottobre 2021
Cagliari
Luogo: Castello di San Michele
Indirizzo: Via Sirai
Curatori: Simona Campus e Tiziana Ciocca
Costo del biglietto: intero 6 euro, ridotto 4 euro
“Sono nato da una pietra, sono amante della terra, dell’acqua, dei fiori, del sole”: queste parole amava dire di sé Pinuccio Sciola, artista autorevole nel panorama contemporaneo internazionale, che in Sardegna, tra XX e XXI secolo, più di ogni altro ha indagato in maniera costante, originale, poetica il rapporto tra arte e natura.
A tale rapporto, elaborato con estrema coerenza attraverso i decenni, supportato da un’instancabile vena creativa e progettuale, è dedicata la mostra Madre Pietra, la natura, la scultura, la città, allestita a Cagliari, al Castello di San Michele a cinque anni dalla scomparsa dello scultore e visitabile fino al 3 ottobre, nei limiti imposti dalle restrizioni anti COVID.
L’esposizione, curata da Simona Campus e Tiziana Ciocca, in collaborazione con Maria Sciola, enuclea gli sviluppi di una costante ricerca condotta sulle potenzialità espressive dei materiali e delle loro prerogative primordiali, nell’orizzonte del tempo senza tempo, delle origini del mondo e dei suoi infiniti cicli.
Madre Pietra, la natura, la scultura, la città, realizzata grazie al partenariato con la Fondazione Sciola, rientra nell’ambito della programmazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari.
“A cinque anni dalla scomparsa dell’Artista, la Fondazione Sciola ha accolto con grande entusiasmo l’iniziativa di rendere, insieme a tutta la Città di Cagliari, un omaggio così importante a Pinuccio Sciola. La mostra, per completezza e varietà di opere esposte, rappresenta una grande occasione per conoscere ancora più a fondo uno degli Artisti sardi più noti del panorama artistico contemporaneo” (Chiara Sciola Presidente Fondazione Sciola)
Grazie ad un corpus di materiali, alcuni del tutto inediti, la mostra, che sarà arricchita da attività didattiche dedicate ai gruppi e al pubblico libero di tutte le età, costituisce anche una preziosa occasione per richiamare l’attenzione sul legame dello scultore con la città di Cagliari.
L’allestimento è a cura di Salvatore Campus.
Giuseppe Sciola, noto Pinuccio, nasce a San Sperate nel 1942 da una famiglia di contadini. Conseguito il diploma di maturità artistica a Cagliari, perfeziona i suoi studi a Firenze e a Salisburgo dove segue i corsi di Oskar Kokoschka, Emilio Vedova ed entra in contatto con diverse personalità artistiche. Nel 1967 è all’Università della Moncloa a Madrid, mentre l’anno successivo si trova a Parigi, in coincidenza del maggio francese. Dalla
fine degli anni Sessanta intraprende l’opera di trasformazione di San Sperate in un autentico Paese Museo. Nel 1973, a città del Messico, lavora con il grande muralista Alfaro Siqueiros; nel 1976 è alla Biennale di Venezia “Ambiente, partecipazione, strutture culturali”. Gli anni Ottanta sono costellati di riconoscimenti, con importanti esposizioni in Italia e all’estero. Nel 1994 conferma la sua poetica di un’intima e stretta relazione tra arte e natura, esponendo nel parco del castello di Ooidonk in Belgio; nel 1995 partecipa alla III Biennale di Arte Natura di Niederlausitz nei pressi di Berlino. Dell’anno successivo sono la personale “Coeur de pierre” nel parco del Trianon Palace di Versailles e la mostra nel parco del Kunst Project di Barendorf, a Vienna. La sua incessante curiosità e la voglia di conoscere e confrontarsi in un contesto dal respiro internazionale, lo portano a viaggiare spesso per il mondo. Nascono le Pietre sonore, suonate per la prima volta nel 1996 al Festival Time in Jazz di Berchidda. Nel 2002 Renzo Piano fa collocare un grande basalto nel giardino prospiciente il nuovo Auditorium della Musica a Roma. Nel 2003, dopo ventisette anni, Sciola torna alla Biennale di Venezia. Nel 2010 è nominato Presidente della commissione regionale per il Paesaggio e la qualità architettonica. Il 20 febbraio 2012, in occasione della visita a Cagliari del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, vengono inaugurati di fronte alla Stazione Marittima tre monoliti, rispettivamente in granito, calcare e basalto, simboli della Sardegna e del tricolore. Il 12 giugno dello stesso anno Napolitano nomina l’artista “Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana”.
Pinuccio Sciola muore il 13 maggio 2016: San Sperate si veste di bianco, con lenzuola e drappi appesi ovunque alle finestre e ai balconi, per ricordare quella rivoluzione artistica iniziata proprio dai muri candidi dell’amato paese. A San Sperate si trovano oggi la casa-studio, dove ha sede la Fondazione, e il Giardino Sonoro, il museo all’aperto dell’artista, luogo nel quale l’unione tra arte e natura raggiunge la sua massima espressione.
A tale rapporto, elaborato con estrema coerenza attraverso i decenni, supportato da un’instancabile vena creativa e progettuale, è dedicata la mostra Madre Pietra, la natura, la scultura, la città, allestita a Cagliari, al Castello di San Michele a cinque anni dalla scomparsa dello scultore e visitabile fino al 3 ottobre, nei limiti imposti dalle restrizioni anti COVID.
L’esposizione, curata da Simona Campus e Tiziana Ciocca, in collaborazione con Maria Sciola, enuclea gli sviluppi di una costante ricerca condotta sulle potenzialità espressive dei materiali e delle loro prerogative primordiali, nell’orizzonte del tempo senza tempo, delle origini del mondo e dei suoi infiniti cicli.
Madre Pietra, la natura, la scultura, la città, realizzata grazie al partenariato con la Fondazione Sciola, rientra nell’ambito della programmazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari.
“A cinque anni dalla scomparsa dell’Artista, la Fondazione Sciola ha accolto con grande entusiasmo l’iniziativa di rendere, insieme a tutta la Città di Cagliari, un omaggio così importante a Pinuccio Sciola. La mostra, per completezza e varietà di opere esposte, rappresenta una grande occasione per conoscere ancora più a fondo uno degli Artisti sardi più noti del panorama artistico contemporaneo” (Chiara Sciola Presidente Fondazione Sciola)
Grazie ad un corpus di materiali, alcuni del tutto inediti, la mostra, che sarà arricchita da attività didattiche dedicate ai gruppi e al pubblico libero di tutte le età, costituisce anche una preziosa occasione per richiamare l’attenzione sul legame dello scultore con la città di Cagliari.
L’allestimento è a cura di Salvatore Campus.
Giuseppe Sciola, noto Pinuccio, nasce a San Sperate nel 1942 da una famiglia di contadini. Conseguito il diploma di maturità artistica a Cagliari, perfeziona i suoi studi a Firenze e a Salisburgo dove segue i corsi di Oskar Kokoschka, Emilio Vedova ed entra in contatto con diverse personalità artistiche. Nel 1967 è all’Università della Moncloa a Madrid, mentre l’anno successivo si trova a Parigi, in coincidenza del maggio francese. Dalla
fine degli anni Sessanta intraprende l’opera di trasformazione di San Sperate in un autentico Paese Museo. Nel 1973, a città del Messico, lavora con il grande muralista Alfaro Siqueiros; nel 1976 è alla Biennale di Venezia “Ambiente, partecipazione, strutture culturali”. Gli anni Ottanta sono costellati di riconoscimenti, con importanti esposizioni in Italia e all’estero. Nel 1994 conferma la sua poetica di un’intima e stretta relazione tra arte e natura, esponendo nel parco del castello di Ooidonk in Belgio; nel 1995 partecipa alla III Biennale di Arte Natura di Niederlausitz nei pressi di Berlino. Dell’anno successivo sono la personale “Coeur de pierre” nel parco del Trianon Palace di Versailles e la mostra nel parco del Kunst Project di Barendorf, a Vienna. La sua incessante curiosità e la voglia di conoscere e confrontarsi in un contesto dal respiro internazionale, lo portano a viaggiare spesso per il mondo. Nascono le Pietre sonore, suonate per la prima volta nel 1996 al Festival Time in Jazz di Berchidda. Nel 2002 Renzo Piano fa collocare un grande basalto nel giardino prospiciente il nuovo Auditorium della Musica a Roma. Nel 2003, dopo ventisette anni, Sciola torna alla Biennale di Venezia. Nel 2010 è nominato Presidente della commissione regionale per il Paesaggio e la qualità architettonica. Il 20 febbraio 2012, in occasione della visita a Cagliari del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, vengono inaugurati di fronte alla Stazione Marittima tre monoliti, rispettivamente in granito, calcare e basalto, simboli della Sardegna e del tricolore. Il 12 giugno dello stesso anno Napolitano nomina l’artista “Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana”.
Pinuccio Sciola muore il 13 maggio 2016: San Sperate si veste di bianco, con lenzuola e drappi appesi ovunque alle finestre e ai balconi, per ricordare quella rivoluzione artistica iniziata proprio dai muri candidi dell’amato paese. A San Sperate si trovano oggi la casa-studio, dove ha sede la Fondazione, e il Giardino Sonoro, il museo all’aperto dell’artista, luogo nel quale l’unione tra arte e natura raggiunge la sua massima espressione.
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