Giorgio Carluccio e Rita Fasano. La Materia, il Pensiero, la Forma
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Giorgio Carluccio e Rita Fasano. La Materia, il Pensiero, la Forma, La Casa del Turista, Brindisi
Dal 26 Luglio 2014 al 24 Agosto 2014
Brindisi
Luogo: La Casa del Turista
Indirizzo: lungomare Regina Margherita
Orari: da martedì a domenica 9-20.30
Enti promotori:
- Amministrazione Comunale di Brindisi
- Agenzia Generale di Brindisi
- Compagnia di Assicurazioni Generali-Ina Assitalia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 347 0080778 / 338 1404479
E-Mail info: lealidimirna@libero.it
Sito ufficiale: http://www.comune.brindisi.it
“La Materia, il Pensiero, la Forma” è il titolo della mostra d’Arte Contemporanea degli artisti Giorgio Carluccio e Rita Fasano che si inaugurerà sabato 26 Luglio 2014 alle ore 19 nelle sale espositive del sito istituzionale “La Casa del Turista” al lungomare Regina Margherita a Brindisi. L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale “Eterogenea” nell’ambito del progetto d’Arte “Le Ali di Mirna” di Mesagne. La presentazione critica è a cura del Prof. Mario Meo.
Giorgio Carluccio, già docente di Discipline Plastiche al Liceo Artistico di Brindisi, opera nel campo della pittura e della scultura dal 1965. Nei primi anni ’70 opera nell’ambito delle avanguardie, attratto dall’informale ed in particolare dall’espressionismo astratto e dai concetti spaziali di Lucio Fontana. L’artista nelle sue opere traduce emozioni, immagini della memoria, utilizza valori e simboli delle origini della sua cultura. I contenuti plastici, l’equilibrio compositivo misurato, configurano un’indagine estetica ove l’equilibrio classico della tradizione si fonde con l’esperienza contemporanea. Le sue opere figurano in collezioni private e istituti pubblici.
Le opere di Giorgio Carluccio, che matura lungo il suo andare per l’arte plastica, letture di natura espressionista-concettuale e, non a torto, ravvisa e configura anche una lettura sociologica, testimoniano le ben evidenti “tensioni, i disagi e le lacerazioni interiori che affliggono l’uomo contemporaneo”. La materia che Egli usa, le più materie, terracotta, ferro, corda, nella loro essenzialità sono elementi fondanti delle sue opere e “sollecitano l’osservatore a un gioco interpretativo che lo spinge a confrontarsi con ombre del sentire che fluttuano tra gli anfratti più reconditi dell’io”. (Mario Meo)
Rita Fasano vive ed opera a Mesagne (Br) dove è nata nel 1965. Dopo la Maturità artistica conclude gli studi nel 1988 presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, periodo in cui avvia la sua attività espositiva. La sua pittura in quegli anni è ancora legata all’esperienza figurativa, ma in seguito l’esasperazione anatomica del corpo umano sino alla sua dilatazione, la condurrà verso una espressione sempre più informale e sintetica, disciplinata soprattutto dalla tecnica dell’incisione con la quale tuttora si esprime. La sua attività artistica è pubblicata su varie riviste, cataloghi e annuari d’arte moderna contemporanea.
Le opere di Rita Fasano che, con la loro evidente presenza di una materia che, nel trovare forma, scava, solca e graffia con il risultato visivo di “pareti a fresco”, testimoniano momenti di grande riflessione e meditazione e denotano, proprio in quello spazio spogliato di qualunque elemento grafico, il “suggestivo simbolo di intimità con il silenzio della materia”. E tutto ciò non può che sollecitare, promuovere, far emergere, come occasione stimolante, finalmente ritrovata, la validità e la presenza attiva di un pensiero esistenziale che in un momento o in un altro ci prende tutti. E ben venga!
(Mario Meo)
Giorgio Carluccio, già docente di Discipline Plastiche al Liceo Artistico di Brindisi, opera nel campo della pittura e della scultura dal 1965. Nei primi anni ’70 opera nell’ambito delle avanguardie, attratto dall’informale ed in particolare dall’espressionismo astratto e dai concetti spaziali di Lucio Fontana. L’artista nelle sue opere traduce emozioni, immagini della memoria, utilizza valori e simboli delle origini della sua cultura. I contenuti plastici, l’equilibrio compositivo misurato, configurano un’indagine estetica ove l’equilibrio classico della tradizione si fonde con l’esperienza contemporanea. Le sue opere figurano in collezioni private e istituti pubblici.
Le opere di Giorgio Carluccio, che matura lungo il suo andare per l’arte plastica, letture di natura espressionista-concettuale e, non a torto, ravvisa e configura anche una lettura sociologica, testimoniano le ben evidenti “tensioni, i disagi e le lacerazioni interiori che affliggono l’uomo contemporaneo”. La materia che Egli usa, le più materie, terracotta, ferro, corda, nella loro essenzialità sono elementi fondanti delle sue opere e “sollecitano l’osservatore a un gioco interpretativo che lo spinge a confrontarsi con ombre del sentire che fluttuano tra gli anfratti più reconditi dell’io”. (Mario Meo)
Rita Fasano vive ed opera a Mesagne (Br) dove è nata nel 1965. Dopo la Maturità artistica conclude gli studi nel 1988 presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, periodo in cui avvia la sua attività espositiva. La sua pittura in quegli anni è ancora legata all’esperienza figurativa, ma in seguito l’esasperazione anatomica del corpo umano sino alla sua dilatazione, la condurrà verso una espressione sempre più informale e sintetica, disciplinata soprattutto dalla tecnica dell’incisione con la quale tuttora si esprime. La sua attività artistica è pubblicata su varie riviste, cataloghi e annuari d’arte moderna contemporanea.
Le opere di Rita Fasano che, con la loro evidente presenza di una materia che, nel trovare forma, scava, solca e graffia con il risultato visivo di “pareti a fresco”, testimoniano momenti di grande riflessione e meditazione e denotano, proprio in quello spazio spogliato di qualunque elemento grafico, il “suggestivo simbolo di intimità con il silenzio della materia”. E tutto ciò non può che sollecitare, promuovere, far emergere, come occasione stimolante, finalmente ritrovata, la validità e la presenza attiva di un pensiero esistenziale che in un momento o in un altro ci prende tutti. E ben venga!
(Mario Meo)
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