Viviana Buttarelli/ Antonella Gandini

Viviana Buttarelli/ Antonella Gandini, Biblioteca Queriniana, Brescia

 

Dal 21 Settembre 2013 al 17 Ottobre 2013

Brescia

Luogo: Biblioteca Queriniana

Indirizzo: via Mazzini 1

Orari: da martedì a venerdì 8.45-18; sabato 8.30-12.30

Telefono per informazioni: +39 030 2978200

E-Mail info: queriniana@comune.brescia.it

Sito ufficiale: http://www.comune.brescia.it/NR/exeres/F64E59DD-3308-4B7A-AC09-E1F7429C12D1.htm?NRMODE=Published&NRORIGINALURL=%2fEventi%2fServizi%2bal%2bCittadino%2fvivere%2btempo%2blibero%2be%2bcultura%2fbiblioteche%2fdefault&NRNODEGUID=%7b9AFF31D5-9C75-42D4-A49B-4AB0ABDB8638%7d&NRCACHEHINT=Guest


Il titolo invita a una condivisione di sentimenti o forse di visione nei confronti delle cose.
Molto spesso l'attitudine melanconica e individualista della nostra epoca produce un impotenza paralizzante. Nel nostro caso la “redenzione” sta nell’impossessarsi dell’oggetto o nell’adeguarlo alla personale interpretazione della realtà. 
Il mondo che viviamo, luogo comune e indistinto dove “consumiamo” la nostra esistenza accumulando oggetti e confondendoci con essi, non ci aiuta ad uscire dal soggettivismo , spesso costatiamo che ci viene attribuito lo stesso valore di numero e di merce delle cose che possediamo. 
L’aspetto drammatico e nello stesso tempo interessante di questa omologazione, riguarda la nostra capacità percettiva. 
Compromessa dalle nuove tecnologie, la distinzione tra reale e virtuale risulta confusa. In alcuni casi il mondo virtuale sostituisce la realtà perché appare più affascinante, più intrigante e convincente della stessa. 
La mostra “Complicità”di Viviana Buttarelli e Antonella Gandini , nasce dall’”ammiccamento” all’oggetto che diviene ponte fra passato e presente, memoria e attualità contaminata dalla parola scritta o suggerita. 
La Biblioteca Queriniana, luogo deputato alla lettura e conservazione di preziosi testi, diviene, in chiave contemporanea, campo di confronto fra due modi distinti di operare, che hanno una stessa matrice. Il dialogo tra opera e ambiente risulta intrigante. Le opere condividono il medesimo spazio per integrarsi e confrontarsi con l’architettura del luogo e con gli elementi circostanti. L’esposizione, ripropone l’oggetto, nell’aspetto meno usuale che dotato di proprie prerogative proietta nel mondo la sua forma sensibile, applicandola a nuove strategie per la sua esposizione. L’oggetto artistico attiva rituali dello sguardo che ci catturano. Curiosi e intransigenti nel voler capire al di là del suo aspetto,riteniamo la concretezza sensibile, a cui fiduciosi accordiamo il carattere dell’immutabilità, la forma più “attendibile” della realtà. 

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