TIEPOLO A VEROLANUOVA

Giambattista Tiepolo, Sacrificio di Melchisedec, 1745 circa (dettaglio) I Ph. Virginio Gilberti
Dal 25 Febbraio 2023 al 04 Giugno 2023
Verolanuova | Brescia
Luogo: Basilica di San Lorenzo
Indirizzo: Piazza Malvestiti
Curatori: Davide Dotti
Dal 25 febbraio al 4 giugno 2023, la Basilica di San Lorenzo a Verolanuova (BS), comune situato a pochi chilometri a sud di Brescia, ospita un evento espositivo, curato da Davide Dotti, che presenta i due dipinti di più ampio formato mai realizzati da Giambattista Tiepolo, freschi di restauro.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Verolanuova, consente ai visitatori di ammirare i due capolavori a pochi centimetri di distanza, seguendo un percorso che li porta a otto metri di altezza, grazie a una struttura costruita appositamente per l’occasione.
Le due monumentali tele, alte dieci metri per cinque di larghezza, conservate sulle pareti laterali della cappella del Santissimo Sacramento, sono state dipinte a olio intorno alla metà degli anni quaranta del Settecento su commissione della nobile famiglia Gambara, e sono caratterizzate da una straordinaria qualità pittorica e fervida creatività compositiva.
I soggetti delle opere - Il sacrificio di Melchisedec e La raccolta della manna - richiamano il tema eucaristico per la presenza del pane e del vino - offerti da Melchisedec, re e sacerdote di Salem, antico nome di Gerusalemme, ad Abramo - e dalla manna, il “cibo degli angeli”, disceso per volere di Dio sul deserto per la salvezza degli israeliti dopo l'uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto.
Gli interventi di restauro sono stati coordinati a livello scientifico e organizzativo da Davide Dotti, realizzati dagli studi di restauro Monica Abeni-Paola Guerra di Brescia e Antonio Zaccaria di Bergamo sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, sono promossi dalla Fondazione della Comunità Bresciana.
L’iniziativa, organizzata dal Comune di Verolanuova, consente ai visitatori di ammirare i due capolavori a pochi centimetri di distanza, seguendo un percorso che li porta a otto metri di altezza, grazie a una struttura costruita appositamente per l’occasione.
Le due monumentali tele, alte dieci metri per cinque di larghezza, conservate sulle pareti laterali della cappella del Santissimo Sacramento, sono state dipinte a olio intorno alla metà degli anni quaranta del Settecento su commissione della nobile famiglia Gambara, e sono caratterizzate da una straordinaria qualità pittorica e fervida creatività compositiva.
I soggetti delle opere - Il sacrificio di Melchisedec e La raccolta della manna - richiamano il tema eucaristico per la presenza del pane e del vino - offerti da Melchisedec, re e sacerdote di Salem, antico nome di Gerusalemme, ad Abramo - e dalla manna, il “cibo degli angeli”, disceso per volere di Dio sul deserto per la salvezza degli israeliti dopo l'uscita e la liberazione dalla schiavitù in Egitto.
Gli interventi di restauro sono stati coordinati a livello scientifico e organizzativo da Davide Dotti, realizzati dagli studi di restauro Monica Abeni-Paola Guerra di Brescia e Antonio Zaccaria di Bergamo sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, sono promossi dalla Fondazione della Comunità Bresciana.
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