Bruno Zoppetti. Delle mani, i calli. Tributo alla canzone di lotta

Bruno Zoppetti. Delle mani, i calli. Tributo alla canzone di lotta

 

Dal 31 Marzo 2017 al 01 Maggio 2017

Cedegolo | Brescia

Luogo: Musil - Museo dell'energia idroelettrica di Valle Camonica

Indirizzo: via Roma 48

Enti promotori:

  • Provincia di Brescia
  • Comune di Cedegolo
  • Comunità Montana di Valle Camonica

Telefono per informazioni: +39 030 3750663

E-Mail info: cedegolo@musilbrescia.it

Sito ufficiale: http://www.musilbrescia.it



Dal 1° aprile al 1° maggio 2017 il Musil - Museo dell'energia idroelettrica di Valle Camonica (in via Roma 48 a Cedegolo) ospiterà la mostra personale di Bruno Zoppetti "Delle mani, i calli. Tributo alla canzone di lotta", rassegna di ritratti in omaggio ai cantori del Novecento.

Tra giovani in fuga all'estero, migranti che cercano un futuro nel nostro Paese, disoccupazione, precariato, il lavoro è al centro di una crisi che ripropone tematiche antiche.
In occasione della ricorrenza del 1° maggio, il progetto 'Delle mani, i calli. Tributo alla canzone di lotta' celebra il valore del lavoro e dei diritti civili e offre uno sguardo al passato per far riflettere sul presente.L'esposizione è un documentario in pittura dedicato al Novecento; un racconto intenso e a tratti doloroso sui lavoratori sfruttati, dall'America all'Europa, e sui musicisti che hanno dato loro voce e inneggiato a un mondo libero e senza confini, pagando in alcuni casi con la vita l'impegno sociale.
Da Joe Hill - fulcro dell'esposizione, uno dei più grandi cantori sindacali di ogni tempo - a Pete Seeger, Phil Ochs, Joan Baez, Victor Jara, Mercedes Sosa, Lead Belly, Skip James, fino agli italiani Giovanna Daffini e Ivan Della Mea e ai contemporanei e più conosciuti Bob Dylan e Bruce Springsteen. Accanto a loro, i protagonisti senza nome della mostra: minatori con i visi sporchi di carbone, giovani mondine dalle braccia robuste e migranti dei primi del Novecento.Una carrellata di oltre 50 ritratti potenti e poetici realizzati in pittura con tecniche miste, il cui apice è rappresentato da un polittico di 19 tele.
Il progetto è frutto di una ricerca durata tre anni e ha tratto ispirazione dalle fotografie di Lewis Hine, sociologo e fotografo statunitense che usò la macchina fotografica come strumento per denunciare le condizioni dei lavoratori e promuovere riforme sociali, in particolare nell'ambito del lavoro minorile.
L'esposizione è corredata da un catalogo delle opere che può diventare un omaggio per dipendenti, clienti e appassionati di arte e storia.

L'inaugurazione si terrà venerdì 31 marzo alle ore 19:00 e vedrà l'intervento di Pier Paolo Poggio, direttore del Museo dell'Industria e del Lavoro e della Fondazione Luigi Micheletti di Brescia; dello storico Mimmo Franzinelli; del jazzista Boris Savoldelli. Nel corso della serata sarà proiettato il video inedito 'Una canzone di protesta disarmonica', firmato dalla voce di Savoldelli con la collaborazione del produttore e sound designer Marco Tuppo e la regia di Stefano Malosso.

Nell'ambito della mostra si terranno due concerti:
Sabato 1° aprile alle 17:30 Alessio Lega si esibirà in "Canti dal profondo un viaggio musicale fra miniere, mare e confini"; Sabato 22 aprile, sempre alle 17.30, Sandra Boninelli con Angelo Bonfanti e Michele Dal Lago proporranno "Canti dei campi e delle miniere", canzoni della depressione americana degli anni '20 e canti di ricerca legati al tema della miniera". L'allestimento del Musil di Cedegolo è la prima tappa della mostra. Nel corso del 2017 il progetto sarà proposto in diversi musei lombardi.
 
Orario: ven - sab - dom e giorni festivi 14-18 
 

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