VANITAS. Emblemi per una riflessione
Dal 28 Gennaio 2023 al 28 Maggio 2023
Bologna
Luogo: Raccolta Lercaro
Indirizzo: Via Riva di Reno 57
Orari: martedì e mercoledì h 15-19 giovedì venerdì h10-13/15-19 sabato e domenica h10-13/15-19 ART WHITE NIGHT 4 febbraio 10-13/15-24.00
Enti promotori:
- Con il patrocinio dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo
Telefono per informazioni: +39 051 6566215
Sito ufficiale: http://www.fondazionelercaro.it
Lo stato melanconico della materia inerte, più conosciuto in pittura sotto il titolo di Natura morta o, meglio ancora, Vitasilente, come preferiva denominarla Giorgio De Chirico, dichiara uno stato d’animo contrapposto e notifica la negazione di un qualsivoglia possibile futuro, nell’affermazione di un memento mori.
I vizi capitali, che fanno da sfondo allo stato precario della vita umana, corrispondono alle passioni, agli istinti non disciplinati dell’intelletto e danno forma a un linguaggio artistico che guarda al tema della Vanitas come ad un monito, quasi una contrattura caricaturale che spegne ogni intento edificante dentro al ghigno della morte, e al suo principale testimone che l’arte esprime nella configurazione del teschio.
Il linguaggio dell’arte è uno dei pochi che sembra aver applicato allo spazio della rappresentazione un’estetica profondamente diversa. Un’estetica lineare in quanto l’artista è autorizzato a creare una situazione delimitata di «campo» dentro alla quale lo spettatore può riflettere se stesso nella fruizione dell’opera.
Di fatto ci troviamo dunque davanti a una vera e propria «azione», a un intervento compiuto nello spazio/scena, per una suddivisione concettuale dell’area agibile che si andrà ad occupare. Nello stesso contesto dobbiamo considerare l’occupazione di questo spazio come un progetto di stratificazioni orizzontali e verticali che tendono a sconvolgere la scena e a modificarne la visione.
In questa tessitura, le cinque opere della prestigiosa collezione Merlini, che il collezionista presenta a Bologna nell’occasione di Art City 2023, restano emblematiche per la costruzione di una mise en scéne affascinante e dentro alla quale si specchiano tutte le peculiarità della Vanitas.
Gli autori scelti per questa indagine: Franco Francese, Ennio Morlotti, Renato Guttuso e Gianfranco Ferroni, nelle differenti tipologie del linguaggio pittorico, organizzano una rappresentazione multipla che si snoda nei piani paralleli dello spazio/scena determinando una complessa rete di interpretazioni possibili.
ART WHITE NIGHT - 4 febbraio 2023
Performance di Massimo Tagliata - fisarmonica h 17 e h 18.30
I vizi capitali, che fanno da sfondo allo stato precario della vita umana, corrispondono alle passioni, agli istinti non disciplinati dell’intelletto e danno forma a un linguaggio artistico che guarda al tema della Vanitas come ad un monito, quasi una contrattura caricaturale che spegne ogni intento edificante dentro al ghigno della morte, e al suo principale testimone che l’arte esprime nella configurazione del teschio.
Il linguaggio dell’arte è uno dei pochi che sembra aver applicato allo spazio della rappresentazione un’estetica profondamente diversa. Un’estetica lineare in quanto l’artista è autorizzato a creare una situazione delimitata di «campo» dentro alla quale lo spettatore può riflettere se stesso nella fruizione dell’opera.
Di fatto ci troviamo dunque davanti a una vera e propria «azione», a un intervento compiuto nello spazio/scena, per una suddivisione concettuale dell’area agibile che si andrà ad occupare. Nello stesso contesto dobbiamo considerare l’occupazione di questo spazio come un progetto di stratificazioni orizzontali e verticali che tendono a sconvolgere la scena e a modificarne la visione.
In questa tessitura, le cinque opere della prestigiosa collezione Merlini, che il collezionista presenta a Bologna nell’occasione di Art City 2023, restano emblematiche per la costruzione di una mise en scéne affascinante e dentro alla quale si specchiano tutte le peculiarità della Vanitas.
Gli autori scelti per questa indagine: Franco Francese, Ennio Morlotti, Renato Guttuso e Gianfranco Ferroni, nelle differenti tipologie del linguaggio pittorico, organizzano una rappresentazione multipla che si snoda nei piani paralleli dello spazio/scena determinando una complessa rete di interpretazioni possibili.
ART WHITE NIGHT - 4 febbraio 2023
Performance di Massimo Tagliata - fisarmonica h 17 e h 18.30
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