Squali e Abissi, predatori perfetti in una terra aliena
Dal 10 Febbraio 2024 al 30 Giugno 2024
Bologna
Luogo: Palazzo Pallavicini
Indirizzo: Via San Felice 24
Orari: da Giovedì a Domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso ore 19)
Costo del biglietto: Da Lunedì a Venerdì: 14.50€ - ridotto 9€ - minori di 4 anni ingresso gratuito Sabato, Domenica e Festivi: 16.50€ - ridotto 10€ - minori di 4 anni ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 331 387 9377
E-Mail info: info@squaliabissi.it
Sito ufficiale: http://www.squaliabissi.it
A pochi passi dalle Due Torri simbolo di Bologna e da Piazza Maggiore, Palazzo Pallavicini ospita dal 10 febbraio al 30 giugno 2024 nelle sue meravigliose sale Squali e Abissi, predatori perfetti in una terra aliena, la prima mostra completa dedicata al mondo sottomarino e ai suoi abitanti.
L’esposizione invita lo spettatore in un viaggio sottomarino dove si possono incontrare incredibili forme gelatinose e scoprire più di 30 esemplari di squali: dal grande squalo bianco lungo 6 metri, allo squalo tigre, al martello, al volpe, al leucas, fino al più piccolo esistente, lo squalo pigmeo. Gli squali sono predatori che popolano i mari da 450 milioni di anni, ben prima della comparsa dei vertebrati e sono rimasti quasi immutati nel corso del tempo. Visitando Squali e Abissi, si ha la possibilità di immergersi negli oceani, nei caldi mari tropicali e nelle fredde acque abissali per conoscere tutte le strane creature marine che li popolano e che sono per lo più sconosciute.
Squali e abissi, predatori perfetti in una terra aliena permette anche di conoscere le incredibili forme di vita che si trovano negli abissi più profondi e che sono state plasmate dal buio assoluto e dal gelo delle acque più basse; è proprio in questa profondità abissale che gli organismi utilizzano come loro unico strumento di comunicazione le luci chimiche che producono, andando a illuminare questi spazi inospitali e sconosciuti.
All’interno delle splendide sale affrescate di Palazzo Pallavicini si possono ammirare da vicino le ricostruzioni a grandezza naturale degli squali più spettacolari provenienti da mari e oceani di tutto il mondo, compiendo un viaggio alla scoperta della loro anatomia interna attraverso l’uso di modelli, video e pannelli descrittivi, insieme a sculture in bassorilievo tattili. La mostra presenta inoltre una sezione dedicata alla salvaguardia delle specie, sottolineando come il più temibile dei predatori sia diventato in tempi moderni una preda, e come la sopravvivenza sua e di molte altre specie sia sull'orlo dell'estinzione.
Durante tutto il percorso sono presenti materiali educativi e documentari esclusivi sul legame tra questi animali e la cultura di molti popoli che vivono sul mare, come quella Maori, che hanno divinizzato gli squali tanto da ricoprire i propri corpi con amuleti e tatuaggi che li rappresentano, come offerta in onore degli dei del mare.
“Con l’esposizione a Palazzo Pallavicini vogliamo mostrare le meraviglie che ci circondano portandole in superficie ed educare, sia i bambini sia gli adulti, sul mondo quasi sconosciuto degli abissi” dichiara Gianluca Salvadori, curatore della mostra Squali e Abissi e co-founder di Naturaliter. “Questo territorio è infatti meno conosciuto di Marte ed è abitato da esemplari che, come fantasmi, appaiono e scompaiono attraverso i piccoli fari luminosi dei sommergibili che ogni tanto squarciano il buio abissale. Grazie alla ricostruzione a grandezza naturale di oltre 30 esemplari di squali e di altri abitanti del mare, il percorso porta a scoprire non solo l’anatomia di queste creature che nuotano quasi immutati negli oceani da più di 13 milioni di anni e sono in via di estinzione a causa di uno sterminio incontrollato”.
“Con piacere l’Ordine dei Biologi della Lombardia ha accolto l’idea di patrocinare questa mostra, in quanto l'affascinante mondo della biologia marina ci accompagna nella conoscenza dell'ecosistema sommerso, non trascurando una panoramica sulle minacce che gravano sul mare e sulla sua biodiversità” afferma Marzia Bedoni, Vice Presidente dell'Ordine dei Biologi della Lomabrdia. “L’obiettivo condiviso è di sensibilizzare la conoscenza, la divulgazione e l’importanza della salvaguardia dell’intero sistema, che è importante ed è fortemente legato alla nostra sopravvivenza”.
Prosegue Rudy Rossetto, Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia: “Il nostro vivere sulla Terra è fortemente influenzato da queste immense distese blu che sul nostro pianeta generano più del 60% dell’ossigeno che respiriamo. Visitare questa mostra permette, oltre ad esaminare e vivere da vicino Squali e Abissi, di sviluppare una maggior consapevolezza sul ruolo importante che tutti noi abbiamo nella protezione dai danni e nella conduzione di una vita nel rispetto di tutto ciò che ci circonda”.
Interviene infine anche il Professor Marcello Itri, Biologo Ambientale ed esperto di ecosistemi: “Sebbene gli squali siano animali molto antichi, comparsi sul pianeta più di 400 milioni da anni fa, essi sono in realtà animali poco resilienti a causa della loro biologia. Questo li rende animali vulnerabili e fragili di fronte agli effetti che i cambiamenti climatici hanno anche sui mari e sugli oceani, come l'aumento della temperatura, l’ipossigenazione e l'acidificazione delle acque”.
L’esposizione invita lo spettatore in un viaggio sottomarino dove si possono incontrare incredibili forme gelatinose e scoprire più di 30 esemplari di squali: dal grande squalo bianco lungo 6 metri, allo squalo tigre, al martello, al volpe, al leucas, fino al più piccolo esistente, lo squalo pigmeo. Gli squali sono predatori che popolano i mari da 450 milioni di anni, ben prima della comparsa dei vertebrati e sono rimasti quasi immutati nel corso del tempo. Visitando Squali e Abissi, si ha la possibilità di immergersi negli oceani, nei caldi mari tropicali e nelle fredde acque abissali per conoscere tutte le strane creature marine che li popolano e che sono per lo più sconosciute.
Squali e abissi, predatori perfetti in una terra aliena permette anche di conoscere le incredibili forme di vita che si trovano negli abissi più profondi e che sono state plasmate dal buio assoluto e dal gelo delle acque più basse; è proprio in questa profondità abissale che gli organismi utilizzano come loro unico strumento di comunicazione le luci chimiche che producono, andando a illuminare questi spazi inospitali e sconosciuti.
All’interno delle splendide sale affrescate di Palazzo Pallavicini si possono ammirare da vicino le ricostruzioni a grandezza naturale degli squali più spettacolari provenienti da mari e oceani di tutto il mondo, compiendo un viaggio alla scoperta della loro anatomia interna attraverso l’uso di modelli, video e pannelli descrittivi, insieme a sculture in bassorilievo tattili. La mostra presenta inoltre una sezione dedicata alla salvaguardia delle specie, sottolineando come il più temibile dei predatori sia diventato in tempi moderni una preda, e come la sopravvivenza sua e di molte altre specie sia sull'orlo dell'estinzione.
Durante tutto il percorso sono presenti materiali educativi e documentari esclusivi sul legame tra questi animali e la cultura di molti popoli che vivono sul mare, come quella Maori, che hanno divinizzato gli squali tanto da ricoprire i propri corpi con amuleti e tatuaggi che li rappresentano, come offerta in onore degli dei del mare.
“Con l’esposizione a Palazzo Pallavicini vogliamo mostrare le meraviglie che ci circondano portandole in superficie ed educare, sia i bambini sia gli adulti, sul mondo quasi sconosciuto degli abissi” dichiara Gianluca Salvadori, curatore della mostra Squali e Abissi e co-founder di Naturaliter. “Questo territorio è infatti meno conosciuto di Marte ed è abitato da esemplari che, come fantasmi, appaiono e scompaiono attraverso i piccoli fari luminosi dei sommergibili che ogni tanto squarciano il buio abissale. Grazie alla ricostruzione a grandezza naturale di oltre 30 esemplari di squali e di altri abitanti del mare, il percorso porta a scoprire non solo l’anatomia di queste creature che nuotano quasi immutati negli oceani da più di 13 milioni di anni e sono in via di estinzione a causa di uno sterminio incontrollato”.
“Con piacere l’Ordine dei Biologi della Lombardia ha accolto l’idea di patrocinare questa mostra, in quanto l'affascinante mondo della biologia marina ci accompagna nella conoscenza dell'ecosistema sommerso, non trascurando una panoramica sulle minacce che gravano sul mare e sulla sua biodiversità” afferma Marzia Bedoni, Vice Presidente dell'Ordine dei Biologi della Lomabrdia. “L’obiettivo condiviso è di sensibilizzare la conoscenza, la divulgazione e l’importanza della salvaguardia dell’intero sistema, che è importante ed è fortemente legato alla nostra sopravvivenza”.
Prosegue Rudy Rossetto, Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia: “Il nostro vivere sulla Terra è fortemente influenzato da queste immense distese blu che sul nostro pianeta generano più del 60% dell’ossigeno che respiriamo. Visitare questa mostra permette, oltre ad esaminare e vivere da vicino Squali e Abissi, di sviluppare una maggior consapevolezza sul ruolo importante che tutti noi abbiamo nella protezione dai danni e nella conduzione di una vita nel rispetto di tutto ciò che ci circonda”.
Interviene infine anche il Professor Marcello Itri, Biologo Ambientale ed esperto di ecosistemi: “Sebbene gli squali siano animali molto antichi, comparsi sul pianeta più di 400 milioni da anni fa, essi sono in realtà animali poco resilienti a causa della loro biologia. Questo li rende animali vulnerabili e fragili di fronte agli effetti che i cambiamenti climatici hanno anche sui mari e sugli oceani, come l'aumento della temperatura, l’ipossigenazione e l'acidificazione delle acque”.
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