Patria popolo scienza: Quirico Filopanti tra le carte della BUB
Dal 19 Ottobre 2012 al 24 Novembre 2012
Bologna
Luogo: Biblioteca Universitaria di Bologna
Indirizzo: via Zamboni 33/35
Orari: da lunedì a venerdì 10-17; sabato 9.30-13
Curatori: Biancastella Antonino, Rita DeTata, Patrizia Moscatelli
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 2088300
E-Mail info: pasti@bub.unibo.it
Sito ufficiale: http://www.bub.unibo.it
La Biblioteca Universitaria è lieta di partecipare alle celebrazioni promosse dall’INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna nel secondo centenario della nascita di Filopanti, riproponendo all’attenzione della città le “carte Filopanti” conservate nei suoi Fondi manoscritti e le molte opere edite che fanno parte del suo patrimonio e che già furono oggetto di una mostra realizzata nel 1995, per i cento anni dalla morte dell’eclettico professor Barilli, che aveva scelto come pseudonimo Quirico Filopanti.
Il percorso espositivo che è stato allestito, tuttavia, aggiorna quello del ‘95 con una nuova selezione di documenti, alcuni dei quali di recente acquisizione, ed esplora le ”carte Filopanti” e le opere a stampa seguendo due filoni d’interesse: da un lato il Filopanti “cavaliere dell’Ideale”, concretamente impegnato sul piano sociale e politico, dall’altro il Filopanti scienziato e la sua importante attività speculativa, che spesso si traduce in ritrovati tecnici destinati a migliorare la vita quotidiana delle masse, attuazione pratica di quell’amore per l’umanità che Giuseppe Barilli volle esprimere sempre, a partire dal nome nel quale, appunto, amò rispecchiarsi.
La maggior parte delle “carte Filopanti” della BUB è contenuta nelle 6 buste del manoscritto 4309, acquistate dalla libreria Banzi di Bologna nel 1970; si tratta di una miscellanea che contiene numerose lettere indirizzate al Nostro da personaggi del mondo politico e della cultura, assai utili per ricostruire la fitta trama di rapporti intessuta dallo studioso nei tanti campi nei quali instancabilmente si adoperò, dall’istruzione dei ceti popolari all’attività di patriota prima e poi di parlamentare dello Stato unitario.
Alle lettere si affiancano manoscritti che testimoniano l’attività speculativa e gli studi scientifici spesso finalizzati al progresso tecnico: citiamo come esempio il Progetto di un macchina a vapore per il lavoro nei campi (ms. 4309, I, 15) e la lettera del Ministero dei Lavori Pubblici del 1874 che testimonia gli ostacoli incontrati nell’applicazione pratica degli studi sul contenimento delle acque dei fiumi tramite l’uso delle paltelate (ms. 4309, V, 14).
La mostra dedica spazio anche alle molte pubblicazioni di questo autore poliedrico, illuminando i diversi aspetti della sua complessa personalità; ci accosteremo a Filopanti letterato ed erudito, rifletteremo sul pensatore che espone le proprie speculazioni scientifico-filosofiche e sull’infaticabile divulgatore appassionato di astronomia (L’Universo: lezioni popolari di filosofia enciclopedica e particolarmente di astronomia e di antropologia) e ammireremo il grande scienziato che formula nelle pagine di Miranda, l’importante teoria dei fusi orari, che basterebbe da sola ad affermare la modernità del suo pensiero e a fare del suo nome un vanto non solo locale.
Ci auguriamo che ripercorrere la vita e l’opera di Filopanti attraverso i materiali conservati dalla Biblioteca Universitaria contribuisca a richiamare l’attenzione del pubblico su un uomo che ha operato instancabilmente a beneficio del prossimo e che pure ha trovato poco spazio nella memoria collettiva, tanto che molti di noi non associano il suo nome neppure al sistema dei fusi orari, che fu ingiustamente attuato, nel 1883, come “sistema americano”.
Il percorso espositivo che è stato allestito, tuttavia, aggiorna quello del ‘95 con una nuova selezione di documenti, alcuni dei quali di recente acquisizione, ed esplora le ”carte Filopanti” e le opere a stampa seguendo due filoni d’interesse: da un lato il Filopanti “cavaliere dell’Ideale”, concretamente impegnato sul piano sociale e politico, dall’altro il Filopanti scienziato e la sua importante attività speculativa, che spesso si traduce in ritrovati tecnici destinati a migliorare la vita quotidiana delle masse, attuazione pratica di quell’amore per l’umanità che Giuseppe Barilli volle esprimere sempre, a partire dal nome nel quale, appunto, amò rispecchiarsi.
La maggior parte delle “carte Filopanti” della BUB è contenuta nelle 6 buste del manoscritto 4309, acquistate dalla libreria Banzi di Bologna nel 1970; si tratta di una miscellanea che contiene numerose lettere indirizzate al Nostro da personaggi del mondo politico e della cultura, assai utili per ricostruire la fitta trama di rapporti intessuta dallo studioso nei tanti campi nei quali instancabilmente si adoperò, dall’istruzione dei ceti popolari all’attività di patriota prima e poi di parlamentare dello Stato unitario.
Alle lettere si affiancano manoscritti che testimoniano l’attività speculativa e gli studi scientifici spesso finalizzati al progresso tecnico: citiamo come esempio il Progetto di un macchina a vapore per il lavoro nei campi (ms. 4309, I, 15) e la lettera del Ministero dei Lavori Pubblici del 1874 che testimonia gli ostacoli incontrati nell’applicazione pratica degli studi sul contenimento delle acque dei fiumi tramite l’uso delle paltelate (ms. 4309, V, 14).
La mostra dedica spazio anche alle molte pubblicazioni di questo autore poliedrico, illuminando i diversi aspetti della sua complessa personalità; ci accosteremo a Filopanti letterato ed erudito, rifletteremo sul pensatore che espone le proprie speculazioni scientifico-filosofiche e sull’infaticabile divulgatore appassionato di astronomia (L’Universo: lezioni popolari di filosofia enciclopedica e particolarmente di astronomia e di antropologia) e ammireremo il grande scienziato che formula nelle pagine di Miranda, l’importante teoria dei fusi orari, che basterebbe da sola ad affermare la modernità del suo pensiero e a fare del suo nome un vanto non solo locale.
Ci auguriamo che ripercorrere la vita e l’opera di Filopanti attraverso i materiali conservati dalla Biblioteca Universitaria contribuisca a richiamare l’attenzione del pubblico su un uomo che ha operato instancabilmente a beneficio del prossimo e che pure ha trovato poco spazio nella memoria collettiva, tanto che molti di noi non associano il suo nome neppure al sistema dei fusi orari, che fu ingiustamente attuato, nel 1883, come “sistema americano”.
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